RESOCONTI DI VIAGGIO

16/marzo/2024: A Forlì si inaugura “Colazione al museo”

La mostra “Preraffaelliti: Rinascimento Moderno” presso i Musei San Domenico è un’occasione straordinaria per immergersi nell’arte dei preraffaelliti, un movimento artistico che ha rivoluzionato il panorama artistico del XIX secolo. I preraffaelliti, fondati in Inghilterra nel 1848, erano un gruppo di artisti che si ispiravano all’arte precedente al Rinascimento, rifiutando gli ideali accademici dell’epoca e cercando una maggiore sincerità e spiritualità nelle loro opere.

La mostra offre una visione completa della ricchezza e della varietà delle opere preraffaellite, presentando dipinti, sculture, disegni e altro ancora. Grazie alla modalità di fruizione innovativa chiamata “Colazione al museo”, i visitatori possono vivere un’esperienza unica. Ogni appuntamento inizia con una colazione conviviale, durante la quale la guida introduce l’esposizione e fornisce spunti di analisi e approfondimento. Successivamente, i partecipanti si spostano nei Musei San Domenico per continuare l’esplorazione delle opere.

Il percorso tematico proposto offre diversi punti di vista sulla pittura preraffaellita, consentendo ai visitatori di sviluppare una comprensione più approfondita dei temi, delle tecniche e delle influenze di questo movimento. Attraverso un dialogo disteso e condiviso, si crea uno spazio per la discussione e l’interpretazione personale delle opere.

Il Centro Diego Fabbri, in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, promuove questa iniziativa come parte del suo progetto “Scuola dello Spettatore”, che mira a rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico ampio e diversificato. L’obiettivo è abbattere le barriere e offrire a tutti la possibilità di sviluppare una propria visione critica e di interagire con il mondo culturale in modi innovativi.

Se sei interessato a partecipare all’esperienza “Colazione al museo” e visitare la mostra, puoi contattare il Centro Diego Fabbri per ulteriori informazioni e prenotazioni. Sia che tu sia un appassionato d’arte o semplicemente curioso di esplorare nuovi orizzonti culturali, questa mostra offre un’opportunità unica per immergerti nell’affascinante mondo dei preraffaelliti e scoprire il loro impatto duraturo sull’arte.

Il costo complessivo dell’esperienza, che include colazione, ingresso alla mostra e visita guidata, è di 20 €, ridotto a 15€ per i possessori della tessera “Io Sostengo la Cultura 2023/24″. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Centro Diego Fabbri al numero 328 2435950 (anche tramite WhatsApp) o all’indirizzo email info@centrodiegofabbri.it.

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29/febbraio/2024: L’incanto della natura: le cascate ghiacciate del Trentino

Le cascate ghiacciate sono una meraviglia da ammirare durante l’inverno. In Trentino, ci sono quattro posti imperdibili dove è possibile godere di questo spettacolo. Queste imponenti e maestose cascate ci fanno sentire piccoli di fronte alla bellezza straordinaria della natura, amplificata dal freddo invernale. Nonostante le temperature anomale di quest’anno, che potrebbero causare solo un parziale congelamento delle cascate, lo spettacolo rimane comunque imperdibile.

Uno dei luoghi da non perdere sono le Cascate di Nardis, nella Val di Genova (Val Rendena). La Val di Genova è famosa per il suo ambiente incontaminato che si estende per oltre dieci chilometri fino ai ghiacciai del Mandrone e delle Lobbie. Il percorso per raggiungere le cascate è relativamente agevole, anche se potrebbe richiedere l’uso di ciaspole o ramponi a seconda delle condizioni del terreno. Le cascate di Nardis presentano un salto di 130 metri che di solito è congelato durante l’inverno. Anche se non è possibile avvicinarsi molto, la prospettiva è davvero unica. Le ore centrali della giornata sono consigliate per scattare belle foto, quando il sole illumina la cascata.

Un altro luogo da non perdere è la Vallesinella – Cascate di Mezzo, a Sant’Antonio di Mavignola, nella Val Rendena. Questo percorso è leggermente più impegnativo, ma offre l’opportunità unica di passeggiare all’interno delle cascate, che anche con temperature non troppo rigide risultano ghiacciate. Si parte dalla località Prà della Casa e si arriva al Rifugio Le Cascate, con la possibilità di godere di una sensazione unica infilandosi dietro le cascate. Si può completare l’anello del percorso in circa 40 minuti seguendo le indicazioni per Prà della Casa.

Un’altra cascata da visitare è l’Orrido di Ponte Alto, a Trento. Questo canyon è caratterizzato da imponenti opere idrauliche costruite nel 1500 per prevenire le inondazioni del torrente Fersina. Anche se la cascata principale non è ghiacciata, si possono ammirare i magnifici giochi di ghiaccio lungo tutto il percorso. L’Orrido è facilmente raggiungibile e visitabile su prenotazione accompagnati dalle guide dell’Ecomuseo Argentario.

Infine, la Cascata del Lupo sull’Altopiano di Piné è un’altra meta consigliata. È possibile parcheggiare nei pressi della chiesa di Piazze e percorrere una stradina che porta alla cascata in circa 15 minuti di passeggiata. Il sentiero può essere ripido e ghiacciato in questa stagione, quindi è consigliabile portare con sé dei ramponi per affrontarlo in sicurezza. Man mano che ci si avvicina alla cascata, si può sentire lo scrosciare dell’acqua sui sassi, creando uno spettacolo naturale suggestivo.

Questi sono solo alcuni dei luoghi imperdibili dove ammirare le cascate ghiacciate in Trentino durante l’inverno. Se conoscete altri posti da consigliare, condivideteli con noi!

26/febbraio/2024: Rassegna Interrail: Copenaghen in bicicletta

Nel nostro ultimo giorno, abbiamo concepito un itinerario interamente percorribile in bicicletta, il mezzo prediletto dai residenti della capitale danese.

La nostra avventura ha avuto inizio al Museo del Design, ubicato nell’incantevole Palazzo di Amalienborg. Con alte aspettative, dovute all’importanza della Danimarca nel panorama del design europeo e mondiale, siamo entrati nel museo. E le nostre aspettative non sono state semplicemente soddisfatte, ma ampiamente superate. La visita si è rivelata spettacolare, un perfetto connubio di esposizioni, allestimenti e interazioni tra arte e visitatore, che hanno reso il tempo trascorso al suo interno un vero piacere sia per gli occhi che per lo spirito.

Il museo, a mio avviso, va oltre l’arte e il design. Pertanto, lo raccomando a tutti, anche a chi non si considera un appassionato del genere. Inoltre, per gli studenti, il biglietto ha un costo di 13 euro, che per Copenaghen rappresenta un’ottima tariffa; la visita dura tra 1:30 e 2 ore, inclusa una sosta finale allo shop, imperdibile per gli amanti dei libri e del design.

Dopo aver nutrito lo spirito, era giunto il momento di pensare allo stomaco. Data la vicinanza e l’originalità del posto, abbiamo optato per un pranzo al Grill Hamburger, situato all’interno di un distributore di benzina ancora in funzione.

Oltre alla singolarità del locale, i panini meritano senza dubbio il viaggio. Diversi dall’hamburger provato l’altra sera, questi erano panini “ignoranti”, ricchi di salse e dal gusto deciso, forse uno dei migliori hamburger mai assaggiati. E, nonostante l’alto costo della vita, il prezzo di 25 euro è stato ben speso.

Con il cuore e la pancia pieni, ma il portafoglio un po’ più leggero, ci siamo diretti verso il Raffen Copcopenaghenenhagen Street Food, brindando alla conclusione di un’altra giornata con delle ottime birre.

Tuttavia, le birre non erano l’unico tesoro del posto; si trattava di un vero e proprio mercato all’aperto, dove era possibile trovare qualsiasi tipo di cibo e bevanda, il tutto in un’atmosfera vivace su un molo dove la gente si tuffa e nuota, accanto a una spiaggia artificiale e uno skatepark sempre pieno di vita. Con musica di sottofondo e dj set dal vivo dopo un certo orario, è il luogo ideale per trascorrere un pomeriggio rilassante all’insegna del buon cibo e della buona bevanda.

Attendendo il tramonto, abbiamo deciso di ritornare in ostello per una cenetta e concludere la serata con della musica dal vivo, eseguita da artisti locali nella zona comune.

La serata ha splendidamente concluso la nostra esperienza a Copenaghen, una città che ci ha profondamente colpito, rendendola una destinazione perfetta sia per brevi vacanze sia per soggiorni più lunghi.

Gabriel Betti

19/febbraio/2024: Plan de Corones: sciare su un “Panettone”!

Plan de Corones, una delle  principali aree sciistiche in Alto Adige, è l’ideale per godersi qualche giorno di divertimento sugli sci.

La montagna, che si trova tra Brunico, San Vigilio e Valdaora è, come gergalmente viene definita, un “Panettone”, con i suoi vasti pendii con pochi alberi, i 120 km. di piste e i 32 moderni impianti di risalita, è considerata tra le destinazioni per gli sport invernali più all’avanguardia.

L’offerta di piste, al contrario di come spesso si sente dire, non è molto variegata, bensì più aderente alle esigenze di sciatori intermedi-esperti, i quali possono indubbiamente trovare a Plan de Corones piste classificate tra le migliori in tutta Italia.

Il comprensorio offre discese molto tecniche e, grazie alla conformazione a panettone, anche mediamente molto lunghe, in quanto è possibile partire dalla cima del Kronplatz e scendere diretti in una delle valli adiacenti; questo causa però anche lunghi periodi di risalita, con la quasi totalità degli impianti in cui bisogna togliersi quasi sempre gli sci!

Massima attrazione sono sicuramente le “Black Five”, ovvero le cinque piste nere, tra cui la nuovissima Sorega (creata per la coppa del mondo) e la Piculin pista dalla pendenza notevole, che farà divertire gli sciatori in cerca di sfide; tuttavia consiglio, se si va nei periodi in cui il clima è più caldo, di farla entro le 11, così da evitare la pista rovinata dall’esposizione al sole.

Il cavallo di battaglia dell’intera area sciistica è la perfetta rete di collegamenti, con la cabinovia “Piculin” si arriva direttamente alla fermata del bus che offre un servizio shuttle di andata e ritorno della durata di venti minuti per l’Alta Badia, dove si trova poi il collegamento con il Sellaronda in Val Gardena.

Altra nota a favore l’ottima assistenza sulle piste, che assicura un divertimento invernale sereno e senza intoppi, inoltre gli impianti di Plan de Corones fanno parte del Dolomiti Superski e possono essere quindi essere fruiti dai possessori dell’omonimo skipass.

Ovviamente anche gli appassionati di snowboard e freestyle non vengono delusi. Lo Snowpark Plan de Corones ha da poco cambiato sede e sulla pista Belvedere offre, con la Easy Line, la Medium Line, la Medium Rail Line e la Medium Kickerline, adrenalina, svago ed emozioni forti.

Plan de Corones offre naturalmente anche tanti corsi con una delle Scuole di sci più grandi della regione. Numerosi punti di noleggio sci consentono di procurarsi in loco un’attrezzatura comoda e all’avanguardia, mentre le trattorie di altissima qualità e i numerosi locali sulle piste e vicino ad esse (che tuttavia risultano abbastanza costosi rispetto alla media), riscaldano come si deve l’atmosfera dopo l’ultima discesa.

Gabriel Betti

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30/gennaio/2024: Rassegna Interrail: “Vivace Copenaghen: Tra Storia, Cultura e Vita Notturna”

Dopo un riposante sonno e una ricca colazione, il nostro primo giorno intero a Copenaghen ha preso il via con l’intento di visitare il Castello di Rosenborg. Durante il tragitto, tuttavia, siamo incappati nell’incantevole Giardino Botanico. L’ingresso gratuito ci ha convinti a concederci una pausa di circa trenta minuti, un tempo ben speso immersi nel verde rigoglioso, un’esperienza che consiglio anche per una breve sosta.

Raggiunto il castello, abbiamo acquistato il biglietto studenti a 15 euro e affrontato una breve attesa per entrare. Ricordatevi che gli orari di ammissione variano in base ai giorni, quindi è consigliabile informarsi preventivamente per scegliere il momento più opportuno per la visita.

Il castello non ha tradito le nostre aspettative: è un vero e proprio tuffo nella cultura danese, esplorando diverse sfaccettature, dall’architettura alla produzione di armi e gioielli. La sala dei gioielli, in particolare, merita una menzione speciale per la meticolosità con cui è mantenuta.

Definirei il castello una tappa imprescindibile per chiunque visiti la capitale danese. Per esplorarlo completamente occorrono dalle un’ora e mezza alle due ore, un tempo che trascorre in maniera piacevole e rapida. Dopo la visita, potete godervi il parco adiacente e sfruttare l’occasione per un pranzo al sacco.

Il nostro pomeriggio è stato dedicato a uno dei quartieri più discussi di tutta la Danimarca e forse d’Europa: il quartiere indipendente di Christiania, gestito da una comunità hippie e noto per essere una sorta di enclave senza regole, dove quasi tutto è permesso.

Varcando il suo ingresso, si percepisce immediatamente una netta differenza rispetto al resto della città. Tra bancarelle che vendono sostanze stupefacenti, muri impreziositi da street art e abitazioni costruite con materiali di recupero, l’atmosfera è decisamente unica.

Tuttavia, se dovessi dire che Christiania offre un’esperienza senza precedenti, probabilmente esagererei. Probabilmente, in passato, per ragioni culturali, il quartiere aveva un impatto più significativo sulla città e un certo fascino trasgressivo. Oggi, sembra più una mossa turistica per vendere prodotti illeciti a giovani in viaggio. Nonostante ciò, suggerisco di visitarlo per formarsi un’opinione personale e comprendere il suo vero significato.

Dopo la visita, ci siamo diretti vicino alla piazzetta dopo il ponte di Inderhavnsbroen per un aperitivo, godendoci la compagnia di altri giovani e la vista del sole che tramonta sui canali. La serata ci ha poi portati a Popl Burger, rinomato per servire uno dei migliori hamburger al mondo. Nonostante l’indiscutibile qualità degli ingredienti, i 30 euro spesi non hanno pienamente soddisfatto le aspettative.

Con la serata ancora giovane e lo stomaco pieno, l’idea era quella di visitare un club per divertirci e socializzare. Purtroppo, abbiamo scoperto che l’ingresso nei locali nel weekend è riservato ai maggiori di 21 anni e, dato che uno di noi non aveva ancora raggiunto quell’età, abbiamo optato per un bar esterno. Questa scelta si è rivelata fortunata, poiché abbiamo incontrato altri ragazzi con cui abbiamo trascorso una serata indimenticabile.

 Gabriel Betticopenaghen2

26/gennaio/2024: Rocambolesco Interrail: Da Berlino a Copenaghen in un Giorno Indimenticabile

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Come definire il nostro viaggio da Berlino a Copenaghen il 17 agosto? Direi rocambolesco, ma ora mi spiego…

La mattina, lasciando Berlino, ci siamo diretti alla stazione di Berlino Hbf con un tram comodo e veloce. Il viaggio fino ad Hamburg Hbf è stato breve e indolore, durando dalle 10:38 alle 12:21. Tuttavia, i veri problemi sono iniziati una volta arrivati ad Amburgo. Prima o poi doveva succedere, tutto era andato troppo bene fino a quel momento.

Il nostro treno delle 12:35 era stato soppresso. Senza sapere cosa fare, ci siamo diretti al centro assistenza, dove ci hanno informato, in maniera piuttosto scortese e sbrigativa, che avremmo dovuto prendere il treno successivo, perdendo le prenotazioni dei posti che avevamo pagato. Abbiamo fatto richiesta per un rimborso, che non è mai arrivato.

Aspettando il treno, ci siamo resi conto che la situazione era ancora più complicata. Le persone dei treni precedenti e di quello delle 12:53 aspettavano tutti lo stesso treno, il che significava che non ci sarebbero stati posti a sedere liberi. Nonostante ciò, siamo riusciti a trovare posto in prima classe, dove tecnicamente non avremmo dovuto sederci. Questa decisione non è stata vista di buon occhio dai controllori tedeschi, che ci hanno costretto a rimanere in piedi, nonostante i posti liberi accanto a noi. La situazione ha creato non pochi problemi, scatenando lamentele e discussioni con i controllori.

Fortunatamente, i controllori danesi, arrivati dopo un rigoroso controllo doganale per entrare in Danimarca, hanno mostrato più comprensione. Ci hanno permesso di sederci nei posti vuoti anche in prima classe. Da quel momento in poi, il viaggio è proseguito tranquillamente, attraversando addirittura il mare in treno, un’esperienza davvero suggestiva.

Nonostante disagi e ritardi, siamo arrivati a Copenaghen alle 18:15, con 45 minuti di ritardo sull’orario previsto. E dopo soli 30 minuti di camminata, siamo arrivati al nostro ostello, il Globalhagen Hostel. L’ostello era accogliente, situato in una strada vivace piena di bar e giovani. All’interno, c’era una zona comune dove si tenevano concertini e open mic. Le stanze erano nella norma, la cucina ben attrezzata, ma i bagni lasciavano a desiderare. Delle docce, solo una funzionava e senza luce, costringendoci a usare il telefono come torcia durante la doccia, una situazione alquanto comica.

Dopo una cena rilassante per riprenderci dal viaggio, abbiamo deciso di fare una passeggiata verso The King’s New Square, esplorando anche le zone vicine all’ostello. La piazza era incantevole, e la passeggiata lungo la via dei ristoranti, che costeggia un canale, ci ha condotto fino a Ophelia Beach. Lì, abbiamo assistito alla spettacolare vista di Copenaghen di sera, con le luci che illuminavano la città. Dopo un viaggio così complesso, quella vista era proprio ciò di cui avevamo bisogno per rilassarci e realizzare di essere arrivati nella bellissima Copenaghen.

Gabriel Betti

 

18/gennaio/2024: Inverno in Austria tra sci cultura e avventura

L’inverno  weissenseeè la stagione perfetta per esplorare le meraviglie delle Alpi austriache, e le località di Sillian, Lienz e Weissensee offrono opportunità turistiche eccezionali. Queste pittoresche località sono rinomate per i loro paesaggi mozzafiato, le piste da sci di prima classe e le attività all’aria aperta che attirano visitatori da tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo le affascinanti opportunità turistiche che queste tre destinazioni hanno da offrire durante la stagione invernale.

Ad un passo dal confine italiano in Osttirol si trova Sillian, una delle mete preferite dagli amanti degli sport invernali. La sua posizione privilegiata offre accesso a numerose piste da sci, perfette per sciatori di tutti i livelli. Il comprensorio di sport invernali si trova ad un’altitudine tra i 1.100 e i 2.407 m . Dall’area sciistica puoi goderti una splendida vista sulle cime circostanti, anche oltre il confine. L’area sciistica comprende 22 km di piste di vario livello di difficoltà, come anche uno sci club per i bambini, il “Boboclub” con animazione e divertimento. Gli Snowboarder invece possono sfogarsi nello snowpark con vari elementi come kick, yellow snow, tavole ed altro. Le piste sono adatte sia a principianti che ad esperti. Direttamente presso la stazione a valle si trova un piccolo skilift, ideale per imparare a sciare. L’area è inoltre dotata dei più moderni impianti di innevamento artificiale. Sillian è anche un punto di partenza ideale per escursioni con le racchette da neve e per emozionanti giri in slitta.

Sempre nel Tirolo orientale a circa 40 minuti da Sillian si trova Lienz.

Situata lungo il fiume Drava, Lienz è una città ricca di storia e cultura ed è famosa per il suo mercatino natalizio, che trasforma il centro storico in un’atmosfera magica durante le festività. Per gli amanti dell’avventura, c’è la possibilità di praticare lo snowkite sul vicino Lago Tristach o di fare escursioni con le ciaspole lungo i sentieri innevati.

 Durante l’inverno, questa incantevole città diventa un centro per gli sport invernali e offre una vasta gamma di attività. Gli appassionati di sci di fondo possono godere di chilometri di piste panoramiche immerse nella quiete della natura.

Per gli appassionati di sci ci sono varicomprensori sciistici nei dintorni. che offrono fino a 40 km di piste (Großglockner Resort Kals-Matrei). I più alti comprensori sciistici nel Distretto di Lienz raggiungono altitudini fino a 2.683 m (St. Jakob im Defereggental – Brunnalm). Nostro consiglio: il migliore rapporto prezzo-prestazioni lo si trova nel comprensorio sciistico Großglockner Resort Kals-Matrei.

Da Lienz è anche possibile fare una bella escursione allo spettacolare lago di Weissensee nella regione austriaca della Carinzia. Il Weissensee, il lago naturale più grande delle Alpi orientali , offre un’esperienza invernale unica. Non per caso questa regione è stata premiata con il „Premio europeo per il turismo e l’ambiente“ e proclamata recentemente Parco Naturale.

Durante i mesi più freddi, il lago si trasforma in una vasta superficie di ghiaccio perfetta per una serie di attività. Gli amanti del pattinaggio su ghiaccio possono godere di chilometri di piste ben preparate, mentre coloro che cercano una sfida possono partecipare a competizioni come il famoso “Alternatieve Elfstedentocht”, una gara di pattinaggio su lunghe distanze. Il Weissensee offre anche l’opportunità di provare la pesca sul ghiaccio, una tradizione locale affascinante e unica.

 Un consiglio per tutti gli sciatori e gli snowboardisti è il piccolo impianto sciistico Weissensee. Piste ben preparate, una seggiovia e quattro sciovie garantiscono un divertimento indimenticabile per tutta la famiglia. Accoglienti baite invitano a soffermarsi. Lo ski bus gratuito fino alla stazione a valle parte da ogni paese della zona intorno al lago.

Esiste anche la possibilità di prendere lo ski bus gratuito fino a Nassfeld – il più grande centro sciistico della Carinziache si trova direttamente al confine tra l’Austria e l’Italia. con 110 km di piste, tantissima neve e sole.

Il Weissensee è un vero paradiso per sci di fondo: 65 km di piste sono a vostra disponibilità. La valle Weissensee è una delle più preferite zone per sci di fondo. Il microclima delle alpi carniche attorno al monte Nassfeld è particolarmente favorevole per una nevicata abbondante.

Con i suoi 6,5 m² di grandezza il Weissensee è il più grande lago d’Europa che d’inverno è completamente gelato e preparato. Da metà dicembre fino a marzo oltre ai pattinatori si possono vedere anche slitte trainate a cavalli ed escursionisti. Un proprio team si dedica solo alla cura di 25 km di piste per il pattinaggio, lo stock sport, hockey sul ghiaccio e pattinaggio di velocità.

Gabriel Betti

 

12/gennaio/2024: Sci: Avvio di stagione promettente

La voglia di montagna invernale da parte degli italiani, viste le numerose presenze registrate in quest’avvio di stagione  sembra sia molto alta.

Da parte delle diverse stazioni invernali italiane si registra un cauto ottimismo, con presenze superiori allo scorso anno, di oltre il 10%.

Dopo un S. Ambrogio con le stazioni sciistiche alpine ben innevate e con impianti aperti al 90% si è arrivati al periodo di Natale/Capodanno che, ha registrato il ritorno della neve fresca, con l’immensa gioia dei numerosissimi amanti della montagna che hanno letteralmente invaso le diverse stazioni sciistiche fino alla Befana.

L’inizio di gennaio 2024 grazie alle basse temperature sta poi consentendo un ottimo mantenimento delle piste, cosa che invoglierà sicuramente tanti altri amanti della montagna invernale a recarsi nelle diverse stazioni invernali.

Gabriel Betti

 

30/dicembre/2023: Jungfraujoch: per ammirare il mondo dalla stazione ferroviaria più alta d’Europa

jungfraujochCon un’altezza di 3.463 metri sul livello del mare, lo Jungfraujoch è la stazione ferroviaria più alta d’Europa servita dalla ferrovia della Jungfrau, che si estende per 9 chilometri dalla stazione di Kleine Scheidegg (a 2.061 m sul livello del mare).

Situata in Svizzera nell’omonimo massiccio montuoso, lo Jungfrau, in tedesco “Sella della fanciulla”, è una sella del ghiacciaio che collega le montagne Jungfrau e Monch delle Alpi Bernesi. Lo Jungfrau, detta anche Top of Europe, è la vetta più alta con i suoi  4.158 metri. Immerso nel cuore delle Alpi svizzere il sistema Jungfrau-Aletsch, patrimonio naturale dell’UNESCO, è uno dei luoghi più iconici da visitare in Svizzera. Ammirare il ghiacciaio dell’Aletsch da un lato e il Mittelland fino ai Vosgi dall’altro è un vero e proprio piacere per gli occhi e per l’anima.
Nel corso degli anni,lo Jungfraujoch è stato arricchito da molte attrazioni, come l’osservatorio astronomico di Sphinx, il Palazzo di Ghiaccio, la Funicolare Eiger Express, lo Snow Fun Park, il Lindt Swiss Chocolate Heaven e molto altro ancora.
Lo stesso viaggio in treno a cremagliera per raggiungere lo Jungfraujoch è un’esperienza unica e affascinante. Partendo da Interlaken, il percorso si snoda attraverso paesaggi alpini incantevoli, regalando ai passeggeri viste di ghiacciai e montagne imponenti. Al suo arrivo, la vista panoramica sulle vette dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau accoglie i visitatori in un ambiente di pura meraviglia.
Uno delle attrazioni più affascinanti dello Jungfraujoch è lo “Sphinx Observatory”, un centro di ricerca di fama mondiale. Situato in uno dei punti più alti della stazione, l’osservatorio  offre una vista spettacolare a 360 gradi sul paesaggio alpino e una terrazza panoramica che permette ai visitatori di avvicinarsi al cielo.
Si accede al punto panoramico direttamente dalla stazione dei treni prendendo un ascensore capace di coprire i 117 metri di dislivello in pochi secondi. Arrivati in cima dire che la vista è spettacolare pare quasi riduttivo, visto che si possono ammirare le cime dello Jungfrau, dell’Eiger e del Mönch da una posizione privilegiata e sembra quasi di poterle toccare. C’è poi il ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande d’Europa, a fare bella mostra di sé. Nelle giornate limpide dall’osservatorio si possono vedere le montagne anche dell’Italia, della Francia e della Germania. Poco distante dallo Sphinx si trova anche il Glacier Plateau, un’altro punto panoramico direttamente sul ghiacciaio.
Per i più allenati un’attività da non lasciarsi sfuggire è la passeggiata al Mönchsjoch Hut, un suggestivo rifugio costruito sulle pareti del Mönch. Si tratta di un sentiero lungo circa 2,5 chilometri in leggera salita. Se si vuole qualcosa di più tranquillo poco distante dalla stazione d’arrivo dei treni da vedere sicuramente l’Alpine Sensation, una mostra multimediale allestita all’interno di un lunghissimo tunnel scavato nella roccia. Più in basso c’è invece lo spettacolare Ice Palace, un luogo straordinario costituito da corridoi e sale completamente scavati nel ghiaccio in cui sono esposte meravigliose sculture, ovviamente di ghiaccio. Tornando all’esterno, nella stagione estiva, da maggio a metà ottobre, è presente lo Snow Adventure Park, dove è possibile sciare o fare snowboard, andare in slittino o fare zipline. Insomma un vero e proprio paradiso per gli amanti degli sport sulla neve anche grazie alle piste innevate quasi tutto l’anno, adatte sia ai principianti che agli esperti,
Lo Jungfraujoch è meta ideale per i viaggiatori in cerca di un’esperienza che unisca natura, avventura e cultura in un unico viaggio, Se siete alla  ricerca di autenticità lo Jungfraujoch non è solo una meraviglia dell’ingegneria ferroviaria, ma un portale verso una bellezza naturale incontaminata, ricca di storia e cultura alpina. Un’esperienza che tocca il cuore e rimane impressa nella memoria.

Gabriel Betti

 

23/dicembre/2023: Rassegna Interrail: “Sapori e Scoperte Notturne a Berlino: Tra Ramen, Club e Passeggiate Storiche”

La serata a Berlino ha preso il via nel ristorante Marubi Ramen Japanische & Shanghai
Spezialitäten. Affermo senza esitazione che qui ho gustato il miglior ramen della mia vita.
L’atmosfera intima del locale, con pochi coperti e frequentato prevalentemente da giovani,
ha reso l’esperienza ancora più speciale. Per una spesa di 20 euro, abbiamo goduto di un
antipasto con ravioli, una birra e un ramen indimenticabile. Un consiglio per i visitatori: fate
attenzione al livello di piccantezza, specialmente se non siete abituati!
Essendo a Berlino, capitale mondiale dei club, non potevamo esimerci dal vivere una tipica
serata berlinese in uno dei suoi innumerevoli club. Indipendentemente dai gusti musicali,
l’esperienza è assolutamente autentica e memorabile. Un suggerimento: preparatevi a
rispettare regole ferree per l’accesso, per farvi capire il livello, prima di entrare procedevano
con l’applicazione di adesivi sulle telecamere dei cellulari per impedire le foto all’interno.
Un’esperienza unica da non perdere!
Dopo una notte movimentata e con poche ore di sonno, il giorno seguente abbiamo optato
per un’attività più tranquilla: la visita al famosissimo zoo di Berlino, quello stesso immortalato
nel libro. Lo zoo è vasto come una piccola città e può occupare un’intera giornata. Tuttavia,
se è la vostra prima visita a Berlino e disponete di meno di cinque giorni, considerate che la
città offre molte altre attrazioni. Nel nostro caso, la scelta è stata dettata dalla stanchezza e
dalla già profonda conoscenza della città.
Abbiamo concluso la visita allo zoo verso le 17:30, lasciandoci il tempo di esplorare i punti
più famosi di Berlino in un orario meno affollato. La nostra prima tappa è stata Checkpoint
Charlie. Sebbene oggi sia diventato un’attrazione turistica di dubbio gusto, la sua importanza
storica rimane indiscutibile. Nei dintorni, varie installazioni storico-sociali offrono
un’immersione emotiva nella storia di questa tragica pagina del passato.
Il culmine emotivo della giornata è stato raggiunto al Memoriale per gli Ebrei Assassinati
d’Europa. Questo imponente allestimento architettonico è particolarmente commovente al
tramonto, un momento in cui la sua bellezza e importanza culturale si manifestano
pienamente.
Per concludere la nostra passeggiata su una nota più leggera, ci siamo diretti verso la Porta
di Brandeburgo, che domina con la sua imponenza la Pariser Platz, un luogo di eleganza
infinita grazie ai suoi palazzi storici perfettamente conservati.
Dopo una giornata intensa, siamo tornati in ostello per preparare gli zaini prima di cena. La
scelta è caduta su un eccellente ristorante vietnamita nella stessa zona. Con la pancia
piena, ci siamo diretti verso Potsdamer Platz per un drink tra i giochi di luce dei grattacieli,
un modo perfetto per salutare la splendida Berlino

Gabriel Bettiberlinoart2

17/dicembre/2023: Rassegna Interrail “Dalle Luci di Praga alle Vibrazioni di Berlino: Un Viaggio Tra Storia e Cultura”

Per chi ci ha seguito nei precedenti articoli, saprà che la nostra avventura a Praga si è
conclusa con una memorabile serata sul Ponte Carlo. Ora, riprendiamo il racconto dalla
mattina seguente, pronti a dirigerci verso la nostra prossima destinazione: Berlino.
Prima di immergerci nelle vivaci strade berlinesi, è doveroso fare un breve preambolo. Tra
tutte le città che ho visitato, Berlino è quella che conosco meglio, avendoci già trascorso
diversi soggiorni. Nonostante ciò, la necessità di una tappa intermedia e l’irresistibile fascino
di una città che non smette mai di sorprendere, ci hanno spinto a pianificare un soggiorno di
due notti, concedendoci un giorno e mezzo per esplorarla a fondo.
La mattinata è iniziata con una passeggiata all’alba e una colazione a base degli avanzi
delle nostre precedenti spese. Successivamente, abbiamo preso il treno per la capitale
tedesca. Il viaggio, durato circa 4 ore e 30 minuti, è trascorso velocemente, occupati
com’eravamo a pianificare le nostre attività per la breve permanenza in città.
Una volta arrivati alla stazione, abbiamo optato per la Welcome Card, una scelta
conveniente per chi intende utilizzare la metropolitana. Dato che le attrazioni di Berlino non
sono sempre vicine tra loro, questa opzione si è rivelata particolarmente pratica.
La nostra prima tappa è stata l’ostello, situato vicino alla fermata U Senefelderplatz.
Abbiamo scelto questa zona per la sua vivacità serale, caratterizzata da bar e ristoranti
etnici a prezzi accessibili, nonché per la sua popolarità tra i giovani della città. Nonostante il
desiderio di esplorarla subito, un fitto programma di visite ci attendeva.
Il nostro itinerario culturale è iniziato con l’Isola dei Musei, un’area centralissima che ospita
una varietà di musei. Sfortunatamente, quel giorno non era possibile acquistare un pass
unico per tutti i musei, ma abbiamo comunque approfittato dei biglietti a prezzo ridotto per
studenti e giovani, spendendo circa 5 euro a museo – un affare, considerando la qualità
delle collezioni.
La nostra prima scelta è ricaduta sull’Altes Museum, famoso per la sua eclettica collezione di
antichità classiche. Tra i suoi tesori spiccano vasi dipinti, il “Ragazzo che prega” e
affascinanti frammenti architettonici etruschi, che si integrano perfettamente con
l’architettura classicista dell’edificio.
Dopo circa un’ora e quindici di visita, abbiamo proseguito con il Museo dell’Antichità del
Vicino Oriente, dove la riproduzione in scala 1:1 della Porta di Ishtar è un vero e proprio
gioiello. Infine, abbiamo concluso la nostra giornata museale con un’immersione nell’arte
presso l’Antica Galleria Nazionale, ammirando opere che spaziano da Goethe al Realismo.
Nonostante non abbiamo potuto visitare tutti i musei dell’Isola per questioni di tempo, quelli
che abbiamo scelto si sono rivelati estremamente interessanti. Per gli appassionati di musei,
consiglio vivamente di acquistare l’abbonamento, scegliere un giorno poco affollato e
lasciarsi trasportare dalla ricchezza storica e culturale di queste straordinarie istituzioni.
Conclusa la nostra esplorazione museale, abbiamo deciso di rientrare a piedi all’ostello,
passando per la modernissima Alexanderplatz, cuore pulsante del commercio berlinese.
Questa scelta ci ha permesso di assaporare l’anima vivace della città e, per una felice
coincidenza, di individuare il ristorante per la nostra cena, situato proprio sotto il nostro
ostello.

Gabriel Bettiberlinoart1

27/novembre/2023: Padola e la Ski Area Val Comelico meta ideale per famiglie e per sciatori

Padola, situata nella regione del Veneto, nel cuore delle Dolomiti, è una destinazione rinomata per la sua bellezza naturale mozzafiato e la sua autentica atmosfera di villaggio di montagna. Circondata da imponenti vette delle Dolomiti, offre panorami spettacolari e un’ampia gamma di attività invernali. Dalle piste da sci alpinismo alle escursioni con le racchette da neve, Padola ha qualcosa da offrire a tutti e offre un’esperienza unica nel turismo invernale. Con la sua posizione strategica e i collegamenti sciistici al vicino comprensorio di San Candido, Padola è diventata una meta ideale per gli amanti dello sci e degli sport invernali.

La Ski Area Val Comelico fa infatti parte del “Dolomiti Superski”, il più grande comprensorio sciistico del mondo con 115 km di piste da sci e 31 impianti di risalita e dove è valido un unico skipass tra il Veneto e l’Alto Adige-SüdTirol. Le piste da sci che da Padola raggiungono i 2000 metri del Col d’la Tenda, sono uno dei punti di partenza del suggestivo itinerario “Parco naturale UNESCO Dolomiti”, una meravigliosa esperienza sci ai piedi per scoprire le Dolomiti di Sesto e Val Comelico.
E’ ormai avviato il progetto che vedrà a breve il collegamento sciistico tra le due vallate. Al momento è attivo il servizio ski-bus “SALTO” tra Padola – Valgrande – Passo Monte Croce – Sesto, messo a disposizione dalla società 3 Zinnen SpA.  Quando l’innevamento è uo è già possibile arrivare da San Candido sci ai piedi e tornare con il bus.
Preparatevi alla vista di scenari di incomparabile bellezza, dalla Croda da Campo alla Cima Bagni, Monte Popèra, Cima Undici e Croda Rossa, con le ammirevoli Tre Cime di Lavaredo, la cima Dodici e i Tre Scarperi fino alla Rocca dei Baranci.
E’ proprio vero che partendo dalla Val Comelico le Dolomiti si vedono meglio.
Gli amanti dello sci alpino e dello snowboard troveranno una vasta scelta di piste adatte a ogni livello di abilità nel comprensorio di San Candido. Dai principianti agli sciatori esperti, ci sono piste per tutti i gusti. L’area è dotata di moderni impianti di risalita che garantiscono tempi di attesa minimi e un facile accesso alle piste. Inoltre, l’ambiente montano offre scenari suggestivi e la possibilità di praticare freeride in zone appositamente designate.
Per chi preferisce lo sci di fondo o le escursioni invernali, il comprensorio di San Candido offre una vasta rete di sentieri ben mantenuti. I percorsi attraversano boschi incantati e paesaggi innevati, offrendo un’esperienza unica immersa nella natura. Gli appassionati di escursioni invernali troveranno anche itinerari dedicati alle racchette da neve, che consentono di esplorare angoli nascosti delle montagne circostanti.
Dopo una giornata sulle piste, Padola e San Candido offrono numerose opportunità per rilassarsi e gustare la cucina locale. I rifugi di montagna lungo le piste offrono specialità regionali e una calorosa accoglienza, permettendo di rifocillarsi con piatti tipici e godere dell’atmosfera tradizionale delle Dolomiti. Inoltre, entrambe le località offrono una vivace scena dell’après-ski, con bar e locali che organizzano eventi serali e intrattenimento dal vivo.
Padola è dotata di una vasta gamma di servizi e strutture, ideali per accogliere i turisti durante la stagione invernale. Ci sono numerosi hotel, chalet, appartamenti e rifugi di montagna disponibili per il soggiorno, offrendo comfort e ospitalità ai visitatori. Inoltre, è possibile noleggiare attrezzature da sci e snowboard direttamente in loco, semplificando l’organizzazione del viaggio per coloro che non hanno il proprio equipaggiamento.
Per coloro che desiderano migliorare le proprie abilità sugli sci o imparare da zero, Padola e San Candido offrono scuole di sci di alta qualità. I maestri esperti sono disponibili per lezioni private o di gruppo, adattandosi alle esigenze e al livello di ogni singolo sciatore. Le scuole di sci sono ideali per i principianti che desiderano imparare le basi dello sci o dello snowboard, così come per gli sciatori più esperti che desiderano affinare le proprie tecniche.
Oltre allo sci e allo snowboard, ci sono molte altre attività invernali da sperimentare a Padola. È possibile fare escursioni con le ciaspole lungo i sentieri panoramici, provare lo sci alpinismo per esplorare le vette delle Dolomiti o addirittura fare una romantica passeggiata in slitta trainata da cavalli. Queste attività offrono un modo diverso per godersi la neve e scoprire la bellezza naturale della regione.
Se desideri prenderti una pausa dagli sport invernali, Padola è un punto di partenza ideale per escursioni e visite turistiche nella regione circostante. Le Dolomiti offrono una serie di itinerari mozzafiato, tra cui le Tre Cime di Lavaredo, il Lago di Braies e il Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto. Questi luoghi spettacolari sono facilmente accessibili da Padola e offrono panorami indimenticabili e opportunità per immergersi nella natura incontaminata.

Gabriel Betti

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20/novembre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Una Nuova Esplorazione di Praga: Dalla Modernità alla Natura

Alla fine di una sostanziosa pausa pranzo, abbiamo deciso di dirigersi verso piazza Venceslao,
vogliosi di esplorare questa via moderna e commerciale di Praga con la luce del giorno. La
vivacità di questa strada, che rappresenta il lato contemporaneo della città, ci ha offerto un
piacevole contrasto con l’architettura storica di Praga. Non abbiamo resistito alla tentazione
di fare una pausa caffe, assaporando una tazza calda mentre osservavamo la folla di
passanti.
Tornati in ostello, la cena è stata un affare internazionale: una deliziosa pasta condivisa con
nuovi amici italiani e spagnoli. Il legame culinario ha rafforzato la nostra amicizia e ci ha
portato a trascorrere la serata insieme, immergendoci nella vivace vita notturna di Praga.
Abbiamo scelto il “The Dubliner Irish Bar”, un pub irlandese molto rinomato, e la serata non
ha deluso: ottima birra, persone amichevoli e molte risate.
Il giorno seguente, la sveglia è suonata presto. Avevamo un programma ricco, focalizzato
sulle gemme nascoste di Praga. Abbiamo iniziato con la Casa Danzante, un edificio che
omaggia la celebre coppia di ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers. Purtroppo, alcuni dei
nostri piani, come la visita alla biblioteca e la sua affascinante torre di libri, non sono andati
come sperato a causa di imprevisti. Tuttavia, la giornata ha avuto una svolta con la visita al
museo della Pilsner. Questo non è un semplice museo della birra, ma un’esperienza
coinvolgente che racconta la storia di una delle case birraie più antiche del mondo attraverso
allestimenti innovativi. E, naturalmente, abbiamo concluso la visita degustando tre diverse
spillature di birra, compresa quella chiamata “latte”, ideale per le giornate calde.
Riprendendoci dal tour birrario, ci siamo diretti verso il muro di John Lennon e la “via stretta”
di Praga. Ma la vera gemma di questa giornata è stata la camminata attraverso il parco che
porta alla Petrin Tower. Lungo il sentiero, siamo stati attratti da una pittoresca casa d’artista.
Questa dimora, distribuita su tre piani, è un tesoro di opere d’arte che evocano paesaggi e
figure mistiche e fantascientifiche. Dopo aver raggiunto la cima, ci siamo goduti l’aria fresca
e una pausa rigenerante lontano dal trambusto della città turistica.
Al calare della sera, abbiamo deciso di tornare al Ponte Carlo. Con le luci soffuse,
l’atmosfera era completamente diversa e, devo dire, assolutamente incantevole. Una
perfetta conclusione per la nostra avventura a Praga.

Gabriel Bettipraga2

17/novembre/2023: Mercatini di Natale 2023: alla scoperta di nuove mete

Le tendenze emergenti

I clienti disposti a spendere di più cercano soluzioni insolite e sorprendenti

Nord Italia, Austria e Svizzera si confermano le mete di riferimento per gli amanti dei mercatini di Natale, ma la voglia di sondare destinazioni inesplorate che sta segnando le stagioni post-pandemiche si riflette anche su questo prodotto.

Emerge così, tra i clienti che hanno capacità di spesa più alta, la voglia di proposte diverse e sorprendenti, culturalmente arricchenti e ‘slow’, non necessariamente nel fine settimana. “La gente non ha più voglia di stancarsi con grandi spostamenti in giornata, ma di rilassarsi, diluendo il viaggio in più giorni” racconta Ottavio Cioni, titolare della Ottavio Viaggi di Borgo a Mozzano (Lucca), che conferma il pienone sulle proposte “di tre o quattro giorni per Strasburgo, anche durante la settimana, il martedì o il mercoledì. Una tendenza questa – aggiunge – che non ci aspettavamo”. La tendenza ad abbandonare il ‘mordi e fuggi’ sta portando, per esempio, diversi clienti del Mezzogiorno a raggiungere i villaggi natalizi d’oltreconfine. “Funzionano particolarmente bene i viaggi che abbinano treno e bus – racconta Pasquale D’Auria, responsabile programmazione e direttore commerciale dell’Elefante Viaggi di Gragnano (Napoli) -. I clienti viaggiano in Frecciarossa da Napoli fino a Torino, Milano, Napoli o Verona. E poi da lì con il bus raggiungono le destinazioni finali europee: Austria, Svizzera e Francia”.

E, in senso contrario, ma restando nella Penisola, D’Auria segnala un crescente interesse per le tradizioni dei piccoli Comuni del Sud, in regioni particolarmente di nicchia. “Quest’anno – precisa – piace molto il viaggio ‘Borghi del Molise’, che non prevede la visita ai mercatini veri e propri, ma con il quale si assiste alla ‘Ndocciata di Agnone (ricorrenza natalizia legata al fuoco, ndr.). Altro tour molto richiesto è quello per visitare il Presepe vivente a Matera”.

L’Italia tutta si rivela così una valida alternativa per quanti, nell’attuale scenario di incertezza, nutrono riserve nel varcare i confini, perché, rivela Barbara Piergallini, titolare della Piergallini Viaggi di Pedaso (Fermo), “purtroppo abbiamo notato un rallentamento delle richieste sull’Europa dopo i fatti di Bruxelles e gli allarmi di Parigi”.

Le città d’arte fungono così da approdo sicuro, capaci di unire alle iniziative natalizie una ricca proposta culturale e di eventi.

Diverse agenzie del Nord Italia segnalano infine un boom di richieste per la Fiera degli Oh bej! Oh bej! a Milano, tornata in grande stile dopo la pandemia.

Ma si registrano bus pieni anche per “San Marino e Firenze – racconta Valentina Doto della Boggetto Viaggi di Ciriè (Torino). A. N. e C. P.

Cresce l’interesse per le tradizioni dei piccoli borghi del Sud. Così il Molise fa capolino sulle mappe invernali con la ‘Ndocciata di Agnone, ricorrenza legata al fuoco in scena l’8 e il 24 dicembre. Protagoniste le contrade, che sfilano per le vie indossando le ‘ndocce, grandi fiaccole.

Gabriel Betti

Fonte: TTG Italia

29/ottobre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Scoprendo Praga: tra delizie culinarie e architettura incantevole

All’alba, Budapest ci aveva salutato con i suoi profumi invitanti provenienti dalle pasticcerie,
dove abbiamo gustato la nostra colazione prima di metterci in cammino. Il viaggio verso
Praga, seppur lungo, è trascorso rapidamente, cullati dal comfort del treno. Una volta giunti
nella capitale ceca, affamati e carichi di zaini, ci siamo immediatamente immersi nel suo
tessuto urbano, affrontando la ripida salita che portava al nostro ostello. Ma in una città
come Praga, ogni fatica diventa piacevole, grazie alla capacità di sorprenderti con il suo
fascino architettonico ad ogni angolo.
Con lo stomaco che si faceva sentire, abbiamo vagato per le strade in cerca di un boccone.
Durante la nostra esplorazione, ci siamo imbattuti nella scultura rotante della testa di Kafka,
un’opera che, benché centrale, è meglio ammirare di passaggio data la sua ubiquità nel
percorso turistico. La vera anima di Praga, tuttavia, ha pulsato davanti ai nostri occhi nella
piazza Old Town, che, pur affollata, ha rivelato tutta la sua magia storica. La nostra scelta
per il pranzo è ricaduta in un hot dog tipico praghese, che devo dire nonostante la il costo
elevato dovuto alla posizione, ci è decisamente piaciuto.
Dopo esserci rifocillati, abbiamo deciso di assistere allo spettacolo dell’orologio astronomico.
Una piccola raccomandazione: se non volete finire con un torcicollo, scegliete un buon punto
d’osservazione! La serata si è conclusa con la visita in uno dei club più famosi di Praga, il
Duplex, che con la sua struttura labirintica e la musica di qualità altissima ci ha conquistati.
Il giorno successivo era dedicato al castello di Praga. La strada che vi conduce, un vero e
proprio balcone sulla città, ci ha offerto una vista panoramica indimenticabile. E, anche se la
Cattedrale di San Vito ci ha eluso con le sue lunghe code, il cambio della guardia ha
compensato con il suo rituale solenne. Ma Praga non aveva finita di sorprenderci, difatti
scesi dal castello con direzione Old Town per mangiare, siamo passati sul Ponte Carlo, con
la sua storia e le sue leggende, ci ha chiamati, purtoppo essendo stato un orario di punta
abbiamo optato per tornarci in un secondo momento per ammirarlo meglio.
Arrivati al ristorante selezionato per pranzo, ovvero il consigliatissimo Havelská Koruna, ci
siamo lasciati tentare dal goulash. In questo ristorante abbiamo scoperto i suoi sapori
autentici, e ci ha ricordato un dettaglio fondamentale: in Repubblica Ceca, la birra è regina.
Non solo delizia il palato, ma anche il portafoglio, costando meno dell’acqua!

Gabriel Bettipraga1

23/ottobre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Prima tappa Budapest (Parte 2)

Benvenuti nella seconda parte della mia avventura a Budapest. Se ti sei perso la prima parte, ti consiglio vivamente di darle un’occhiata prima di immergerti in questa continuazione della mia esperienza nella perla del Danubio.

Nel pomeriggio, ho deciso di esplorare il City Park, un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sport all’aperto e della natura. Appena arrivato, mi ha colpito la vastità e la varietà di strutture disponibili. C’erano campi da basket perfettamente mantenuti, campi da calcio a cinque e sette giocatori con tribune e persino segnapunti, tavoli da ping pong, campi da pallavolo e spazi dedicati all’allenamento con il corpo libero.

All’interno del parco è presente anche un parco divertimenti per bambini, che se qualsiasi bambino avesse avuto a disposizione da piccolo, i genitori avrebbero dovuto prendere il domicilio nel parco, perché era semplicemente spettacolare.

Non molto lontano, ho scoperto il maestoso Castello di Vajdahunyad. Questo castello sembra uscito direttamente da una fiaba, con la sua posizione perfetta su uno specchio d’acqua che crea un’atmosfera davvero magica. Anche solo passeggiare nei pressi di questo castello è stato un momento di pura contemplazione.

Successivamente, ho attraversato la Piazza degli Eroi, anche se ho notato alcune impalcature a causa di eventi in corso. Nonostante ciò, il luogo era affascinante e colmo di storia. Le statue degli eroi nazionali mi hanno fatto sentire parte della ricca storia ungherese.

Per concludere questa intensa giornata, ho deciso di concedermi la scalata sul tetto del Museo Etnografico. La vista panoramica sulla città che ho trovato in cima è semplicemente mozzafiato. Ogni sforzo è stato ripagato dalla magnifica vista sulla città, un vero spettacolo per gli occhi.

La sera, ho cercato un po’ di divertimento nell’atmosfera notturna di Budapest al Istant, un club notturno gratuito che offre una vasta gamma di generi musicali e bevande. Per gli amanti della musica da club, ma anche quella commerciale è una tappa assolutamente da fare, in modo anche da conoscere tantissimi ragazzi del posto. L’energia del posto e la musica mi hanno fatto dimenticare la stanchezza accumulata durante la giornata.

Il terzo giorno a Budapest è stato dedicato all’arte, alla storia e alle delizie dolci. Ho iniziato con una rilassante passeggiata lungo il Danubio, ammirando le suggestive statue e il Memoriale delle Scarpe, un tributo commovente alle vittime dell’Olocausto. La vista sul fiume e sulla città era semplicemente spettacolare.

Ho proseguito fino al Parlamento, circondato da interessanti installazioni artistiche, tra cui un memoriale sotterraneo. L’architettura maestosa del Parlamento mi ha lasciato a bocca aperta, e ho potuto percepire l’importanza storica di questo edificio.

Attraversando il suggestivo Ponte delle Catene Széchenyi, mi sono diretto verso il Castello di Budapest. L’esplorazione del castello mi ha permesso di godere di una vista panoramica sulla città, simile a quella del Bastione dei Pescatori.

Per il pranzo, la scelta è stata quella di spostarmi nella parte più moderna della città, dove ho trovato negozi e dolci delizie a prezzi convenienti. Ho assaporato un dolce tipico per soli 2 euro, una vera delizia per il palato che ha chiuso in bellezza la mia avventura culinaria a Budapest.

La sera, ho scelto di rilassarmi in uno dei tanti pub di Budapest, come il famoso Szimpla Kert o il Pub dei Nomadi. Qui ho avuto l’opportunità di socializzare con persone provenienti da tutto il mondo, giocare a giochi da tavolo e assaporare liquori tipici da diverse nazioni. È stata una serata piacevole e conviviale che ha concluso il mio weekend in bellezza.

In conclusione, Budapest offre un’esperienza europea accessibile, ricca di storia, cultura e divertimento. Con questo itinerario di tre giorni, ho scoperto il meglio che la città ha da offrire e mi sono innamorato della sua bellezza e autenticità. È stata davvero una tappa  indimenticabile, e spero che tu possa vivere un’avventura altrettanto emozionante in questa affascinante città

 Gabriel Bettishoes-on-the-danube-bank

8/ottobre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Prima tappa Budapest (Parte 1)

budapestvisitaalbastioneAvendone sempre sentito parlare bene abbiamo deciso di mettere come prima tappa la bellissima Budapest e siamo arrivati alla conclusione che è perfetta se hai un weekend lungo a disposizione per esplorare una delle città più affascinanti d’Europa. Questa perla del Danubio offre una mescolanza unica di cultura, storia e bellezze naturali che lasceranno un’impronta indelebile nel tuo cuore. Preparati per un viaggio indimenticabile attraverso la magia di Budapest.

Noi siamo arrivati verso sera subito prima di cena e abbiamo deciso di iniziare con un assaggio di cultura culinaria e la nostra meta vista le ottime recensioni è stata facile, ovvero l’iconico Mazel Tov, un ristorante che cattura l’essenza di Budapest. Parliamoci chiaro è sicuramente molto adattato per soddisfare il palato dei turisti, ma offre una cucina deliziosa preparata con ingredienti di alta qualità. Secondo il mio parere merita non tanto per l’autenticità dei sapori, quanto più per l’ambiente speciale che dentro si respira, ricco di contaminazioni culturali e belle persone.

Dopo una notte di riposo a pancia piena, la giornata abbiamo deciso di iniziarla con l’alba sulla città. Ci siamo perciò diretti verso l’Erzsébet Bridge, il punto di partenza ideale per ammirare l’alba mentre Budapest si risveglia. Con il Danubio che scorre sotto di te e la città che si accende lentamente, avrai la sensazione di essere catapultato in un mondo incantato.

Da lì, ci siamo diretti verso il Bastione dei Pescatori, un luogo che sembra uscito da un libro di fiabe. Questa struttura architettonica offre panorami mozzafiato sulla città e sul Danubio. Salendo nella parte superiore del Bastione, potrai godere di una prospettiva unica e di un’atmosfera più tranquilla, lontano dalla folla di turisti.

Dopo aver trascorso l’alba alla scoperta dei panorami di Budapest, abbiamo continuato il viaggio dirigendoci verso la Cittadella. La passeggiata per raggiungerla ci ha portato attraverso il parco, facendoci passare accanto alla statua di Ghellert. Anche se la Cittadella offre panorami spettacolari sulla città, il suo vero tesoro è la tranquilla passeggiata tra la natura circostante. Se passi a visitarla consigliamo di dedicare del tempo a esplorare i sentieri e a goderti la pace e la serenità di questo luogo magico.

Per il pranzo del secondo giorno mi sono diretto verso Karavan, un luogo affascinante che, anche se molto turistico, offre una varietà di sapori internazionali. Ho deciso di provare il langos, un piatto tipico, accompagnato da una birra locale. L’atmosfera era vivace e il cibo delizioso, un’autentica esperienza culinaria.

Questo è solo l’inizio della visita della spettacolare città di Budapest. Nei prossimi articoli, esplorerò ulteriori gioielli nascosti e scopriremo le delizie culinarie della città. Budapest è pronta a incantarti, e non vedo l’ora di condividere con te tutto ciò che questa città ha da offrire.

Gabriel Betti

28/settembre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Parte due: zaino e scelta delle tappe

La scelta dello zaino è forse l’argomento più discusso sui social e si io parlerò di zaino perché per gli spostamenti ritengo sia più comodo, ma ho anche incontrato alcuni ragazzi che erano con la valigia e non avevano avuto grandi problemi.

In relazione alla capienza, consiglio se state via 2 settimane in estate dai 50 ai 70 litri, di più o di meno non li ritengo convenienti; più diminuisce la temperatura, più aumenta il litraggio a causa del maggior spazio occupato dai vestiti.

Sarebbe una buona idea prediligere zaini con la placca di metallo per la postura e la zip per l’apertura frontale tipo borsone, nota di merito per quelli che hanno anche incorporato l’impermeabile per lo zaino, che se no va comprato a parte.

Su come riempirlo è molto soggettivo, si decide a seconda del tipo di viaggio che avete pianificato, se di carattere maggiormente sportivo o mondano.

Alcuni oggetti o indumenti però sono imprescindibili, di seguito l’elenco:

  • Documenti corretti

  • Salviette

  • Asciugamano

  • Ciabatte

  • Cappello

  • Lucchetti (di due dimensioni per i locker)

  • Adattatore universale

  • Impermeabile/antivento

  • Borraccia da almeno 1 litro e mezzo

  • Zaino piccolo (da usare quando arrivi in città)

  • Occhiali da sole

  • Powerbank

  • Sacco lenzuolo (è un lenzuolo che viene usato per coprire letto e cuscino se sono sporchi, si acquista con 20 euro da decathlon)

  • Medicine

  • Cerotti

  • Shampoo

Per quanto riguarda il numero di vestiti scegliete in funzione a quanti giorni di viaggio avete in programma, ma contate che se la durata del viaggio è superiore ai  10 giorni dovrete fare assolutamente delle lavatrici.

La scelta delle tappe è un argomento ostico, mi sento di consigliarvi di identificare una zona di vostro interesse e a partire da essa scegliere una o più città che avete piacere di visitare, poi scegliere altre città interessanti che secondo voi meritano di essere viste, in modo da arrivare ad avere quasi tutte le città (es: se volete fare 6 città, sceglietene almeno 3).

Prima di completare la lista delle città che visiterete, iniziate a valutare la durata degli spostamenti tra una città e l’altra, se notate una durata troppo lunga valutate di mettere una città di intermezzo tra una e l’altra, in cui magari potete stare anche meno giorni; esempio pratico noi dovevamo fare da Praga a Copenaghen, ma questa tratta era troppo lunga, allora abbiamo optato per stare 2 notti a Berlino anche se l’avevamo già visitata in altri viaggi.

In questo modo dovreste riuscire a bilanciare gli spostamenti il meglio possibile, ora vi rimane di decidere quanti giorni stare in ogni città.

Come detto in precedenza tenderei a fare meno giorni sulle città di passaggio o sulle città più piccole, così da non sacrificare le tappe di vostro maggiore interesse; nel nostro caso ci siamo attenuti a 3 notti nelle città principali e 2 in quelle di passaggio o più piccole, nello specifico Budapest – Praga – Copenaghen – Vienna 3 notti e Berlino – Rotterdam 2 notti.

Importante è anche capire quanto una città ha da offrire, città come Berlino avrebbero bisogno di tanti giorni per essere visitate in maniera adeguata, mentre Rotterdam con 2 notti te la visiti tranquillamente senza rimpianti.

Per gli alloggi noi abbiamo optato quasi sempre per ostelli, tranne in un caso che abbiamo scelto un Airbnb, perchè non trovavamo un buon rapporto qualità prezzo, in generale tendo a consigliarvi maggiormente gli ostelli per la socialità ed i servizi che offrono.

Per la scelta di essi dovete valutare una posizione entro i 20 minuti a piedi dal centro, forniti di locker e, se come noi non volete spendere troppo in cibo, anche una cucina; attenzione alle recensioni, alcuni sono sporchi e poco sicuri.

Per concludere scegliete un bel gruppo di destinazioni senza esagerare, tenete sempre una mentalità aperta per immedesimarvi nelle culture locali e divertitevi. Sarà una delle esperienze migliori della vostra vita.

 Gabriel Betti

17/settembre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta – Parte uno: treni e gestione generale

interrail2Qual è la vacanza perfetta per dei ragazzi di 20 anni che vogliono conoscere tantissime persone e culture diverse?

Sicuramente l’interrail, in questo articolo cercherò di spiegarvi l’approccio e l’organizzazione che abbiamo adottato per fare questa incredibile esperienza, dando consigli e spunti utili.

Prima di tutto occorre specificare in cosa consiste, l’interrail è un biglietto che ti permette di compiere spostamenti, principalmente treni, in una serie di paesi convenzionati con esso.

Ne esistono di vari tipi, noi personalmente abbiamo optato per 7 giorni di spostamento in 1 mese, ma cosa vuol dire nel pratico?

Significa che noi all’interno di un mese (specificato al momento del pagamento) avevamo la possibilità di avere 7 giorni, che partivano dalla mezzanotte alla mezzanotte del giorno dopo, per poter prendere tutti i mezzi di cui necessitiamo per spostarci da una città all’altra; a differenza del mese che era da selezionare in anticipo, i giorni di spostamento li puoi decidere anche lo stesso giorno, ma tieni a mente che se attivi il giorno di spostamento alle 4 del pomeriggio, esso scadrà alla mezzanotte stessa.

Nozione importante da sapere è che il biglietto permette solo due tappe all’interno del proprio stato, ovvero la partenza ed il rientro, quindi non è possibile per noi fare un interrail tutto in Italia.

Per fare un planning preciso ed accurato e per sapere quali e a che orario passano i treni ,dovete scaricare l’app di Rail Planner, questa app sarà la vostra “Bibbia” per tutto il viaggio.

In essa potete pianificare i vostri spostamenti tramite la sezione Pianificatore, salvare le tratte che a voi interessano e in seguito all’attivazione di quella giornata avrete anche il biglietto che farete scannerizzare al controllore; sull’app si può fare affidamento, ma bisogna comunque prestare attenzione e ricontrollare sotto data che i treni o le tratte non siano state cambiate, questo capita soprattutto quando pianificate molto prima il vostro viaggio.

Noterete al momento della selezione dei treni che in alcune tratte sono presenti delle scritte di vario tipo, le principali sono: supplement required, seat reservation required e seat reservations suggested; nello specifico:

Supplement required = è un supplemento obbligatorio che dovete acquistare per avere un posto sul treno e che dovete pagare non sul sito ufficiale di interrail, quanto più su il sito della compagnia del treno su cui dovete salire, comunque allego il link che interrail fornisce per capire dove acquistare il supplemento di cui avete bisogno: https://www.interrail.eu/en/plan-your-trip/reservations/trains-with-additional-supplements

Seat reservation required = è un supplemento che dovete pagare sul sito ufficiale di interrail per poter prendere un posto sul treno, si trova nella voce Seat reservation

Seat reservation suggested = è uguale a quello sopra, ma questo al contrario non è obbligatorio, ma probabilmente è un treno altamente frequentato perciò lo consigliano.

Se non appare nessuna di queste scritte, allora vuol dire che non avrete il posto predefinito sul treno e dovrete cercare dei posti liberi, per riconoscerli guardate gli schermi sopra le file, di solito se sono spente significa che sono liberi, se no guardate la fermata scritta sopra nello schermetto e regolatevi in funzione di dove salirà il passeggero.

Per quanto riguarda la scelta dei treni da una città all’altra abbiamo riporto alcune informazioni fondamentali da tenere a mente se si vuole fare questo tipo di viaggio:

  1. Quando mettete città di partenza e di arrivo vi darà un itinerario ferroviario predefinito, che dovrebbe essere il migliore, quindi selezionate quello e modificate i singoli treni se uno non vi convince

  2. Valutate il tempo adatto tra un cambio e l’altro, molte stazioni sono grandi, caotiche e difficilmente comprensibili, quindi evitate cambi sotto i 15 minuti e se il treno dura più di 4 ore prediligete almeno 45 minuti per stare sicuri

  3. Se una tratta singola dura più di 4 ore e all’arrivo vi aspetta una coincidenza, vi consiglio di guardare anche un’alternativa per il cambio dopo, nel caso il ritardo faccia ritardo, potete salvarla tranquillamente sull’app senza che la tratta originale vi si cancelli

Ma il consiglio più importante è di regolare le tratte tra una città e l’altra in base alla vostra tolleranza del treno e anche in base ai giorni in cui volete stare effettivamente via, questa se avete 7 giorni di spostamenti in 15 giorni di pass, evitate di farli tutti e 7 con spostamenti da 10 ore o più, perché molto spesso tra ritardi e stanchezza poi arrivati alla meta farete fatica a visitare. Per la tolleranza invece è puramente soggettiva, a noi è capitato di fare anche spostamenti di 14 ore che dovevano essere di 12, vi assicuro che anche se avete una buona tolleranza a fine del viaggio sarete abbastanza stanchi; se tollerate poco il treno consiglio di non superare le 6 ore.

Gabriel Betti

 

30/agosto/2023: Il Santuario Madonna della Corona: fede e mistero incastonati nella roccia

Se si desidera un viaggio che nutra l’anima e sorprenda gli occhi, prepara lo zaino, apri il cuore e lasciati incantare dalla bellezza del Santuario Madonna della Corona.

Nel cuore del Veneto sorge questo luogo di devozione e contemplazione incastonato tra le pareti rocciose della Valle dell’Adige. Un lungo weekend nella zona è l’opportunità ideale per immergersi nella meraviglia di questo santuario e scoprire i suoi affascinanti dintorni.

Il Santuario Madonna della Corona, incanta per la sua combinazione di devozione religiosa, miti e leggende e contesto storico. La sua posizione unica, a strapiombo sulla valle, offre panorami mozzafiato che rapiscono l’anima.

La costruzione di questo gioiello architettonico iniziò nel XV secolo. Nel corso dei secoli, il santuario si è sviluppato gradualmente, adattandosi alla morfologia naturale delle rocce circostanti e diventando un simbolo di fede e devozione. Durante l’epidemia di peste del XIV secolo, il santuario fornì rifugio e protezione ai residenti della zona, che si riunirono lì nella speranza di ottenere guarigione e salvezza. All’interno, gli affreschi e gli altari adornati danno vita a un’esperienza spirituale unica. Camminando lungo i sentieri si avverte una sensazione di pace e serenità che pervade l’ambiente circostante.

Il Santuario Madonna della Corona è avvolto da una serie di miti e leggende che contribuiscono al suo fascino e alla sua aura mistica. Tra questi, spicca la leggenda della pietra miracolosa, una pietra luminosa e brillante che fu trovata da un contadino e utilizzata nella costruzione del santuario. Si dice che questa pietra abbia proprietà miracolose, offrendo guarigioni e benedizioni a coloro che la toccano con fede..

Il Santuario Madonna della Corona è noto anche per le esperienze spirituali intense che i visitatori riportano. Molte persone testimoniano di aver visto le proprie preghiere esaudite o di aver avuto esperienze mistiche durante la visita al santuario. Queste testimonianze contribuiscono a consolidare la fede e la devozione dei pellegrini, che continuano a giungere in questo luogo per cercare conforto spirituale.

Oltre al suo significato religioso e alle leggende che lo circondano, il Santuario Madonna della Corona offre una bellezza paesaggistica mozzafiato. La sua posizione a strapiombo sulla Valle dell’Adige regala panorami spettacolari. La zona circostante, con le sue valli, i vigneti e i borghi pittoreschi come Spiazzi, offre l’opportunità di esplorare la natura incontaminata e di immergersi nella cultura locale.

Il pittoresco paese di Spiazzi è un punto di partenza ideale per esplorare il Santuario e la zona circostante. Questo incantevole borgo offre una varietà di servizi per i visitatori, tra cui alloggi confortevoli e ristoranti che servono prelibatezze locali. Una passeggiata per le sue  stradine acciottolate permette di scoprire l’autenticità del luogo e di entrare in contatto con la sua storia e tradizioni.

La Valle dell’Adige, che circonda il Santuario è poi un vero paradiso per gli amanti della natura. I pendii delle montagne sono coperti di vigneti e uliveti che creano una scenografia idilliaca. I sentieri escursionistici si snodano attraverso boschi rigogliosi e lungo il percorso è possibile ammirare panorami spettacolari, corsi d’acqua incantevoli e piccoli villaggi pittoreschi che invitano a fermarsi e gustare la cucina locale.

Gabriel Betti

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