RESOCONTI DI VIAGGIO

27/novembre/2023: Padola e la Ski Area Val Comelico meta ideale per famiglie e per sciatori

Padola, situata nella regione del Veneto, nel cuore delle Dolomiti, è una destinazione rinomata per la sua bellezza naturale mozzafiato e la sua autentica atmosfera di villaggio di montagna. Circondata da imponenti vette delle Dolomiti, offre panorami spettacolari e un’ampia gamma di attività invernali. Dalle piste da sci alpinismo alle escursioni con le racchette da neve, Padola ha qualcosa da offrire a tutti e offre un’esperienza unica nel turismo invernale. Con la sua posizione strategica e i collegamenti sciistici al vicino comprensorio di San Candido, Padola è diventata una meta ideale per gli amanti dello sci e degli sport invernali.

La Ski Area Val Comelico fa infatti parte del “Dolomiti Superski”, il più grande comprensorio sciistico del mondo con 115 km di piste da sci e 31 impianti di risalita e dove è valido un unico skipass tra il Veneto e l’Alto Adige-SüdTirol. Le piste da sci che da Padola raggiungono i 2000 metri del Col d’la Tenda, sono uno dei punti di partenza del suggestivo itinerario “Parco naturale UNESCO Dolomiti”, una meravigliosa esperienza sci ai piedi per scoprire le Dolomiti di Sesto e Val Comelico.
E’ ormai avviato il progetto che vedrà a breve il collegamento sciistico tra le due vallate. Al momento è attivo il servizio ski-bus “SALTO” tra Padola – Valgrande – Passo Monte Croce – Sesto, messo a disposizione dalla società 3 Zinnen SpA.  Quando l’innevamento è uo è già possibile arrivare da San Candido sci ai piedi e tornare con il bus.
Preparatevi alla vista di scenari di incomparabile bellezza, dalla Croda da Campo alla Cima Bagni, Monte Popèra, Cima Undici e Croda Rossa, con le ammirevoli Tre Cime di Lavaredo, la cima Dodici e i Tre Scarperi fino alla Rocca dei Baranci.
E’ proprio vero che partendo dalla Val Comelico le Dolomiti si vedono meglio.
Gli amanti dello sci alpino e dello snowboard troveranno una vasta scelta di piste adatte a ogni livello di abilità nel comprensorio di San Candido. Dai principianti agli sciatori esperti, ci sono piste per tutti i gusti. L’area è dotata di moderni impianti di risalita che garantiscono tempi di attesa minimi e un facile accesso alle piste. Inoltre, l’ambiente montano offre scenari suggestivi e la possibilità di praticare freeride in zone appositamente designate.
Per chi preferisce lo sci di fondo o le escursioni invernali, il comprensorio di San Candido offre una vasta rete di sentieri ben mantenuti. I percorsi attraversano boschi incantati e paesaggi innevati, offrendo un’esperienza unica immersa nella natura. Gli appassionati di escursioni invernali troveranno anche itinerari dedicati alle racchette da neve, che consentono di esplorare angoli nascosti delle montagne circostanti.
Dopo una giornata sulle piste, Padola e San Candido offrono numerose opportunità per rilassarsi e gustare la cucina locale. I rifugi di montagna lungo le piste offrono specialità regionali e una calorosa accoglienza, permettendo di rifocillarsi con piatti tipici e godere dell’atmosfera tradizionale delle Dolomiti. Inoltre, entrambe le località offrono una vivace scena dell’après-ski, con bar e locali che organizzano eventi serali e intrattenimento dal vivo.
Padola è dotata di una vasta gamma di servizi e strutture, ideali per accogliere i turisti durante la stagione invernale. Ci sono numerosi hotel, chalet, appartamenti e rifugi di montagna disponibili per il soggiorno, offrendo comfort e ospitalità ai visitatori. Inoltre, è possibile noleggiare attrezzature da sci e snowboard direttamente in loco, semplificando l’organizzazione del viaggio per coloro che non hanno il proprio equipaggiamento.
Per coloro che desiderano migliorare le proprie abilità sugli sci o imparare da zero, Padola e San Candido offrono scuole di sci di alta qualità. I maestri esperti sono disponibili per lezioni private o di gruppo, adattandosi alle esigenze e al livello di ogni singolo sciatore. Le scuole di sci sono ideali per i principianti che desiderano imparare le basi dello sci o dello snowboard, così come per gli sciatori più esperti che desiderano affinare le proprie tecniche.
Oltre allo sci e allo snowboard, ci sono molte altre attività invernali da sperimentare a Padola. È possibile fare escursioni con le ciaspole lungo i sentieri panoramici, provare lo sci alpinismo per esplorare le vette delle Dolomiti o addirittura fare una romantica passeggiata in slitta trainata da cavalli. Queste attività offrono un modo diverso per godersi la neve e scoprire la bellezza naturale della regione.
Se desideri prenderti una pausa dagli sport invernali, Padola è un punto di partenza ideale per escursioni e visite turistiche nella regione circostante. Le Dolomiti offrono una serie di itinerari mozzafiato, tra cui le Tre Cime di Lavaredo, il Lago di Braies e il Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto. Questi luoghi spettacolari sono facilmente accessibili da Padola e offrono panorami indimenticabili e opportunità per immergersi nella natura incontaminata.

Gabriel Betti

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20/novembre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Una Nuova Esplorazione di Praga: Dalla Modernità alla Natura

Alla fine di una sostanziosa pausa pranzo, abbiamo deciso di dirigersi verso piazza Venceslao,
vogliosi di esplorare questa via moderna e commerciale di Praga con la luce del giorno. La
vivacità di questa strada, che rappresenta il lato contemporaneo della città, ci ha offerto un
piacevole contrasto con l’architettura storica di Praga. Non abbiamo resistito alla tentazione
di fare una pausa caffe, assaporando una tazza calda mentre osservavamo la folla di
passanti.
Tornati in ostello, la cena è stata un affare internazionale: una deliziosa pasta condivisa con
nuovi amici italiani e spagnoli. Il legame culinario ha rafforzato la nostra amicizia e ci ha
portato a trascorrere la serata insieme, immergendoci nella vivace vita notturna di Praga.
Abbiamo scelto il “The Dubliner Irish Bar”, un pub irlandese molto rinomato, e la serata non
ha deluso: ottima birra, persone amichevoli e molte risate.
Il giorno seguente, la sveglia è suonata presto. Avevamo un programma ricco, focalizzato
sulle gemme nascoste di Praga. Abbiamo iniziato con la Casa Danzante, un edificio che
omaggia la celebre coppia di ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers. Purtroppo, alcuni dei
nostri piani, come la visita alla biblioteca e la sua affascinante torre di libri, non sono andati
come sperato a causa di imprevisti. Tuttavia, la giornata ha avuto una svolta con la visita al
museo della Pilsner. Questo non è un semplice museo della birra, ma un’esperienza
coinvolgente che racconta la storia di una delle case birraie più antiche del mondo attraverso
allestimenti innovativi. E, naturalmente, abbiamo concluso la visita degustando tre diverse
spillature di birra, compresa quella chiamata “latte”, ideale per le giornate calde.
Riprendendoci dal tour birrario, ci siamo diretti verso il muro di John Lennon e la “via stretta”
di Praga. Ma la vera gemma di questa giornata è stata la camminata attraverso il parco che
porta alla Petrin Tower. Lungo il sentiero, siamo stati attratti da una pittoresca casa d’artista.
Questa dimora, distribuita su tre piani, è un tesoro di opere d’arte che evocano paesaggi e
figure mistiche e fantascientifiche. Dopo aver raggiunto la cima, ci siamo goduti l’aria fresca
e una pausa rigenerante lontano dal trambusto della città turistica.
Al calare della sera, abbiamo deciso di tornare al Ponte Carlo. Con le luci soffuse,
l’atmosfera era completamente diversa e, devo dire, assolutamente incantevole. Una
perfetta conclusione per la nostra avventura a Praga.

Gabriel Bettipraga2

29/ottobre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Scoprendo Praga: tra delizie culinarie e architettura incantevole

All’alba, Budapest ci aveva salutato con i suoi profumi invitanti provenienti dalle pasticcerie,
dove abbiamo gustato la nostra colazione prima di metterci in cammino. Il viaggio verso
Praga, seppur lungo, è trascorso rapidamente, cullati dal comfort del treno. Una volta giunti
nella capitale ceca, affamati e carichi di zaini, ci siamo immediatamente immersi nel suo
tessuto urbano, affrontando la ripida salita che portava al nostro ostello. Ma in una città
come Praga, ogni fatica diventa piacevole, grazie alla capacità di sorprenderti con il suo
fascino architettonico ad ogni angolo.
Con lo stomaco che si faceva sentire, abbiamo vagato per le strade in cerca di un boccone.
Durante la nostra esplorazione, ci siamo imbattuti nella scultura rotante della testa di Kafka,
un’opera che, benché centrale, è meglio ammirare di passaggio data la sua ubiquità nel
percorso turistico. La vera anima di Praga, tuttavia, ha pulsato davanti ai nostri occhi nella
piazza Old Town, che, pur affollata, ha rivelato tutta la sua magia storica. La nostra scelta
per il pranzo è ricaduta in un hot dog tipico praghese, che devo dire nonostante la il costo
elevato dovuto alla posizione, ci è decisamente piaciuto.
Dopo esserci rifocillati, abbiamo deciso di assistere allo spettacolo dell’orologio astronomico.
Una piccola raccomandazione: se non volete finire con un torcicollo, scegliete un buon punto
d’osservazione! La serata si è conclusa con la visita in uno dei club più famosi di Praga, il
Duplex, che con la sua struttura labirintica e la musica di qualità altissima ci ha conquistati.
Il giorno successivo era dedicato al castello di Praga. La strada che vi conduce, un vero e
proprio balcone sulla città, ci ha offerto una vista panoramica indimenticabile. E, anche se la
Cattedrale di San Vito ci ha eluso con le sue lunghe code, il cambio della guardia ha
compensato con il suo rituale solenne. Ma Praga non aveva finita di sorprenderci, difatti
scesi dal castello con direzione Old Town per mangiare, siamo passati sul Ponte Carlo, con
la sua storia e le sue leggende, ci ha chiamati, purtoppo essendo stato un orario di punta
abbiamo optato per tornarci in un secondo momento per ammirarlo meglio.
Arrivati al ristorante selezionato per pranzo, ovvero il consigliatissimo Havelská Koruna, ci
siamo lasciati tentare dal goulash. In questo ristorante abbiamo scoperto i suoi sapori
autentici, e ci ha ricordato un dettaglio fondamentale: in Repubblica Ceca, la birra è regina.
Non solo delizia il palato, ma anche il portafoglio, costando meno dell’acqua!

Gabriel Bettipraga1

23/ottobre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Prima tappa Budapest (Parte 2)

Benvenuti nella seconda parte della mia avventura a Budapest. Se ti sei perso la prima parte, ti consiglio vivamente di darle un’occhiata prima di immergerti in questa continuazione della mia esperienza nella perla del Danubio.

Nel pomeriggio, ho deciso di esplorare il City Park, un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sport all’aperto e della natura. Appena arrivato, mi ha colpito la vastità e la varietà di strutture disponibili. C’erano campi da basket perfettamente mantenuti, campi da calcio a cinque e sette giocatori con tribune e persino segnapunti, tavoli da ping pong, campi da pallavolo e spazi dedicati all’allenamento con il corpo libero.

All’interno del parco è presente anche un parco divertimenti per bambini, che se qualsiasi bambino avesse avuto a disposizione da piccolo, i genitori avrebbero dovuto prendere il domicilio nel parco, perché era semplicemente spettacolare.

Non molto lontano, ho scoperto il maestoso Castello di Vajdahunyad. Questo castello sembra uscito direttamente da una fiaba, con la sua posizione perfetta su uno specchio d’acqua che crea un’atmosfera davvero magica. Anche solo passeggiare nei pressi di questo castello è stato un momento di pura contemplazione.

Successivamente, ho attraversato la Piazza degli Eroi, anche se ho notato alcune impalcature a causa di eventi in corso. Nonostante ciò, il luogo era affascinante e colmo di storia. Le statue degli eroi nazionali mi hanno fatto sentire parte della ricca storia ungherese.

Per concludere questa intensa giornata, ho deciso di concedermi la scalata sul tetto del Museo Etnografico. La vista panoramica sulla città che ho trovato in cima è semplicemente mozzafiato. Ogni sforzo è stato ripagato dalla magnifica vista sulla città, un vero spettacolo per gli occhi.

La sera, ho cercato un po’ di divertimento nell’atmosfera notturna di Budapest al Istant, un club notturno gratuito che offre una vasta gamma di generi musicali e bevande. Per gli amanti della musica da club, ma anche quella commerciale è una tappa assolutamente da fare, in modo anche da conoscere tantissimi ragazzi del posto. L’energia del posto e la musica mi hanno fatto dimenticare la stanchezza accumulata durante la giornata.

Il terzo giorno a Budapest è stato dedicato all’arte, alla storia e alle delizie dolci. Ho iniziato con una rilassante passeggiata lungo il Danubio, ammirando le suggestive statue e il Memoriale delle Scarpe, un tributo commovente alle vittime dell’Olocausto. La vista sul fiume e sulla città era semplicemente spettacolare.

Ho proseguito fino al Parlamento, circondato da interessanti installazioni artistiche, tra cui un memoriale sotterraneo. L’architettura maestosa del Parlamento mi ha lasciato a bocca aperta, e ho potuto percepire l’importanza storica di questo edificio.

Attraversando il suggestivo Ponte delle Catene Széchenyi, mi sono diretto verso il Castello di Budapest. L’esplorazione del castello mi ha permesso di godere di una vista panoramica sulla città, simile a quella del Bastione dei Pescatori.

Per il pranzo, la scelta è stata quella di spostarmi nella parte più moderna della città, dove ho trovato negozi e dolci delizie a prezzi convenienti. Ho assaporato un dolce tipico per soli 2 euro, una vera delizia per il palato che ha chiuso in bellezza la mia avventura culinaria a Budapest.

La sera, ho scelto di rilassarmi in uno dei tanti pub di Budapest, come il famoso Szimpla Kert o il Pub dei Nomadi. Qui ho avuto l’opportunità di socializzare con persone provenienti da tutto il mondo, giocare a giochi da tavolo e assaporare liquori tipici da diverse nazioni. È stata una serata piacevole e conviviale che ha concluso il mio weekend in bellezza.

In conclusione, Budapest offre un’esperienza europea accessibile, ricca di storia, cultura e divertimento. Con questo itinerario di tre giorni, ho scoperto il meglio che la città ha da offrire e mi sono innamorato della sua bellezza e autenticità. È stata davvero una tappa  indimenticabile, e spero che tu possa vivere un’avventura altrettanto emozionante in questa affascinante città

 Gabriel Bettishoes-on-the-danube-bank

8/ottobre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Prima tappa Budapest (Parte 1)

budapestvisitaalbastioneAvendone sempre sentito parlare bene abbiamo deciso di mettere come prima tappa la bellissima Budapest e siamo arrivati alla conclusione che è perfetta se hai un weekend lungo a disposizione per esplorare una delle città più affascinanti d’Europa. Questa perla del Danubio offre una mescolanza unica di cultura, storia e bellezze naturali che lasceranno un’impronta indelebile nel tuo cuore. Preparati per un viaggio indimenticabile attraverso la magia di Budapest.

Noi siamo arrivati verso sera subito prima di cena e abbiamo deciso di iniziare con un assaggio di cultura culinaria e la nostra meta vista le ottime recensioni è stata facile, ovvero l’iconico Mazel Tov, un ristorante che cattura l’essenza di Budapest. Parliamoci chiaro è sicuramente molto adattato per soddisfare il palato dei turisti, ma offre una cucina deliziosa preparata con ingredienti di alta qualità. Secondo il mio parere merita non tanto per l’autenticità dei sapori, quanto più per l’ambiente speciale che dentro si respira, ricco di contaminazioni culturali e belle persone.

Dopo una notte di riposo a pancia piena, la giornata abbiamo deciso di iniziarla con l’alba sulla città. Ci siamo perciò diretti verso l’Erzsébet Bridge, il punto di partenza ideale per ammirare l’alba mentre Budapest si risveglia. Con il Danubio che scorre sotto di te e la città che si accende lentamente, avrai la sensazione di essere catapultato in un mondo incantato.

Da lì, ci siamo diretti verso il Bastione dei Pescatori, un luogo che sembra uscito da un libro di fiabe. Questa struttura architettonica offre panorami mozzafiato sulla città e sul Danubio. Salendo nella parte superiore del Bastione, potrai godere di una prospettiva unica e di un’atmosfera più tranquilla, lontano dalla folla di turisti.

Dopo aver trascorso l’alba alla scoperta dei panorami di Budapest, abbiamo continuato il viaggio dirigendoci verso la Cittadella. La passeggiata per raggiungerla ci ha portato attraverso il parco, facendoci passare accanto alla statua di Ghellert. Anche se la Cittadella offre panorami spettacolari sulla città, il suo vero tesoro è la tranquilla passeggiata tra la natura circostante. Se passi a visitarla consigliamo di dedicare del tempo a esplorare i sentieri e a goderti la pace e la serenità di questo luogo magico.

Per il pranzo del secondo giorno mi sono diretto verso Karavan, un luogo affascinante che, anche se molto turistico, offre una varietà di sapori internazionali. Ho deciso di provare il langos, un piatto tipico, accompagnato da una birra locale. L’atmosfera era vivace e il cibo delizioso, un’autentica esperienza culinaria.

Questo è solo l’inizio della visita della spettacolare città di Budapest. Nei prossimi articoli, esplorerò ulteriori gioielli nascosti e scopriremo le delizie culinarie della città. Budapest è pronta a incantarti, e non vedo l’ora di condividere con te tutto ciò che questa città ha da offrire.

Gabriel Betti

28/settembre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Parte due: zaino e scelta delle tappe

La scelta dello zaino è forse l’argomento più discusso sui social e si io parlerò di zaino perché per gli spostamenti ritengo sia più comodo, ma ho anche incontrato alcuni ragazzi che erano con la valigia e non avevano avuto grandi problemi.

In relazione alla capienza, consiglio se state via 2 settimane in estate dai 50 ai 70 litri, di più o di meno non li ritengo convenienti; più diminuisce la temperatura, più aumenta il litraggio a causa del maggior spazio occupato dai vestiti.

Sarebbe una buona idea prediligere zaini con la placca di metallo per la postura e la zip per l’apertura frontale tipo borsone, nota di merito per quelli che hanno anche incorporato l’impermeabile per lo zaino, che se no va comprato a parte.

Su come riempirlo è molto soggettivo, si decide a seconda del tipo di viaggio che avete pianificato, se di carattere maggiormente sportivo o mondano.

Alcuni oggetti o indumenti però sono imprescindibili, di seguito l’elenco:

  • Documenti corretti

  • Salviette

  • Asciugamano

  • Ciabatte

  • Cappello

  • Lucchetti (di due dimensioni per i locker)

  • Adattatore universale

  • Impermeabile/antivento

  • Borraccia da almeno 1 litro e mezzo

  • Zaino piccolo (da usare quando arrivi in città)

  • Occhiali da sole

  • Powerbank

  • Sacco lenzuolo (è un lenzuolo che viene usato per coprire letto e cuscino se sono sporchi, si acquista con 20 euro da decathlon)

  • Medicine

  • Cerotti

  • Shampoo

Per quanto riguarda il numero di vestiti scegliete in funzione a quanti giorni di viaggio avete in programma, ma contate che se la durata del viaggio è superiore ai  10 giorni dovrete fare assolutamente delle lavatrici.

La scelta delle tappe è un argomento ostico, mi sento di consigliarvi di identificare una zona di vostro interesse e a partire da essa scegliere una o più città che avete piacere di visitare, poi scegliere altre città interessanti che secondo voi meritano di essere viste, in modo da arrivare ad avere quasi tutte le città (es: se volete fare 6 città, sceglietene almeno 3).

Prima di completare la lista delle città che visiterete, iniziate a valutare la durata degli spostamenti tra una città e l’altra, se notate una durata troppo lunga valutate di mettere una città di intermezzo tra una e l’altra, in cui magari potete stare anche meno giorni; esempio pratico noi dovevamo fare da Praga a Copenaghen, ma questa tratta era troppo lunga, allora abbiamo optato per stare 2 notti a Berlino anche se l’avevamo già visitata in altri viaggi.

In questo modo dovreste riuscire a bilanciare gli spostamenti il meglio possibile, ora vi rimane di decidere quanti giorni stare in ogni città.

Come detto in precedenza tenderei a fare meno giorni sulle città di passaggio o sulle città più piccole, così da non sacrificare le tappe di vostro maggiore interesse; nel nostro caso ci siamo attenuti a 3 notti nelle città principali e 2 in quelle di passaggio o più piccole, nello specifico Budapest – Praga – Copenaghen – Vienna 3 notti e Berlino – Rotterdam 2 notti.

Importante è anche capire quanto una città ha da offrire, città come Berlino avrebbero bisogno di tanti giorni per essere visitate in maniera adeguata, mentre Rotterdam con 2 notti te la visiti tranquillamente senza rimpianti.

Per gli alloggi noi abbiamo optato quasi sempre per ostelli, tranne in un caso che abbiamo scelto un Airbnb, perchè non trovavamo un buon rapporto qualità prezzo, in generale tendo a consigliarvi maggiormente gli ostelli per la socialità ed i servizi che offrono.

Per la scelta di essi dovete valutare una posizione entro i 20 minuti a piedi dal centro, forniti di locker e, se come noi non volete spendere troppo in cibo, anche una cucina; attenzione alle recensioni, alcuni sono sporchi e poco sicuri.

Per concludere scegliete un bel gruppo di destinazioni senza esagerare, tenete sempre una mentalità aperta per immedesimarvi nelle culture locali e divertitevi. Sarà una delle esperienze migliori della vostra vita.

 Gabriel Betti

17/settembre/2023: Interrail a vent’anni la vacanza perfetta – Parte uno: treni e gestione generale

interrail2Qual è la vacanza perfetta per dei ragazzi di 20 anni che vogliono conoscere tantissime persone e culture diverse?

Sicuramente l’interrail, in questo articolo cercherò di spiegarvi l’approccio e l’organizzazione che abbiamo adottato per fare questa incredibile esperienza, dando consigli e spunti utili.

Prima di tutto occorre specificare in cosa consiste, l’interrail è un biglietto che ti permette di compiere spostamenti, principalmente treni, in una serie di paesi convenzionati con esso.

Ne esistono di vari tipi, noi personalmente abbiamo optato per 7 giorni di spostamento in 1 mese, ma cosa vuol dire nel pratico?

Significa che noi all’interno di un mese (specificato al momento del pagamento) avevamo la possibilità di avere 7 giorni, che partivano dalla mezzanotte alla mezzanotte del giorno dopo, per poter prendere tutti i mezzi di cui necessitiamo per spostarci da una città all’altra; a differenza del mese che era da selezionare in anticipo, i giorni di spostamento li puoi decidere anche lo stesso giorno, ma tieni a mente che se attivi il giorno di spostamento alle 4 del pomeriggio, esso scadrà alla mezzanotte stessa.

Nozione importante da sapere è che il biglietto permette solo due tappe all’interno del proprio stato, ovvero la partenza ed il rientro, quindi non è possibile per noi fare un interrail tutto in Italia.

Per fare un planning preciso ed accurato e per sapere quali e a che orario passano i treni ,dovete scaricare l’app di Rail Planner, questa app sarà la vostra “Bibbia” per tutto il viaggio.

In essa potete pianificare i vostri spostamenti tramite la sezione Pianificatore, salvare le tratte che a voi interessano e in seguito all’attivazione di quella giornata avrete anche il biglietto che farete scannerizzare al controllore; sull’app si può fare affidamento, ma bisogna comunque prestare attenzione e ricontrollare sotto data che i treni o le tratte non siano state cambiate, questo capita soprattutto quando pianificate molto prima il vostro viaggio.

Noterete al momento della selezione dei treni che in alcune tratte sono presenti delle scritte di vario tipo, le principali sono: supplement required, seat reservation required e seat reservations suggested; nello specifico:

Supplement required = è un supplemento obbligatorio che dovete acquistare per avere un posto sul treno e che dovete pagare non sul sito ufficiale di interrail, quanto più su il sito della compagnia del treno su cui dovete salire, comunque allego il link che interrail fornisce per capire dove acquistare il supplemento di cui avete bisogno: https://www.interrail.eu/en/plan-your-trip/reservations/trains-with-additional-supplements

Seat reservation required = è un supplemento che dovete pagare sul sito ufficiale di interrail per poter prendere un posto sul treno, si trova nella voce Seat reservation

Seat reservation suggested = è uguale a quello sopra, ma questo al contrario non è obbligatorio, ma probabilmente è un treno altamente frequentato perciò lo consigliano.

Se non appare nessuna di queste scritte, allora vuol dire che non avrete il posto predefinito sul treno e dovrete cercare dei posti liberi, per riconoscerli guardate gli schermi sopra le file, di solito se sono spente significa che sono liberi, se no guardate la fermata scritta sopra nello schermetto e regolatevi in funzione di dove salirà il passeggero.

Per quanto riguarda la scelta dei treni da una città all’altra abbiamo riporto alcune informazioni fondamentali da tenere a mente se si vuole fare questo tipo di viaggio:

  1. Quando mettete città di partenza e di arrivo vi darà un itinerario ferroviario predefinito, che dovrebbe essere il migliore, quindi selezionate quello e modificate i singoli treni se uno non vi convince

  2. Valutate il tempo adatto tra un cambio e l’altro, molte stazioni sono grandi, caotiche e difficilmente comprensibili, quindi evitate cambi sotto i 15 minuti e se il treno dura più di 4 ore prediligete almeno 45 minuti per stare sicuri

  3. Se una tratta singola dura più di 4 ore e all’arrivo vi aspetta una coincidenza, vi consiglio di guardare anche un’alternativa per il cambio dopo, nel caso il ritardo faccia ritardo, potete salvarla tranquillamente sull’app senza che la tratta originale vi si cancelli

Ma il consiglio più importante è di regolare le tratte tra una città e l’altra in base alla vostra tolleranza del treno e anche in base ai giorni in cui volete stare effettivamente via, questa se avete 7 giorni di spostamenti in 15 giorni di pass, evitate di farli tutti e 7 con spostamenti da 10 ore o più, perché molto spesso tra ritardi e stanchezza poi arrivati alla meta farete fatica a visitare. Per la tolleranza invece è puramente soggettiva, a noi è capitato di fare anche spostamenti di 14 ore che dovevano essere di 12, vi assicuro che anche se avete una buona tolleranza a fine del viaggio sarete abbastanza stanchi; se tollerate poco il treno consiglio di non superare le 6 ore.

Gabriel Betti

 

30/agosto/2023: Il Santuario Madonna della Corona: fede e mistero incastonati nella roccia

Se si desidera un viaggio che nutra l’anima e sorprenda gli occhi, prepara lo zaino, apri il cuore e lasciati incantare dalla bellezza del Santuario Madonna della Corona.

Nel cuore del Veneto sorge questo luogo di devozione e contemplazione incastonato tra le pareti rocciose della Valle dell’Adige. Un lungo weekend nella zona è l’opportunità ideale per immergersi nella meraviglia di questo santuario e scoprire i suoi affascinanti dintorni.

Il Santuario Madonna della Corona, incanta per la sua combinazione di devozione religiosa, miti e leggende e contesto storico. La sua posizione unica, a strapiombo sulla valle, offre panorami mozzafiato che rapiscono l’anima.

La costruzione di questo gioiello architettonico iniziò nel XV secolo. Nel corso dei secoli, il santuario si è sviluppato gradualmente, adattandosi alla morfologia naturale delle rocce circostanti e diventando un simbolo di fede e devozione. Durante l’epidemia di peste del XIV secolo, il santuario fornì rifugio e protezione ai residenti della zona, che si riunirono lì nella speranza di ottenere guarigione e salvezza. All’interno, gli affreschi e gli altari adornati danno vita a un’esperienza spirituale unica. Camminando lungo i sentieri si avverte una sensazione di pace e serenità che pervade l’ambiente circostante.

Il Santuario Madonna della Corona è avvolto da una serie di miti e leggende che contribuiscono al suo fascino e alla sua aura mistica. Tra questi, spicca la leggenda della pietra miracolosa, una pietra luminosa e brillante che fu trovata da un contadino e utilizzata nella costruzione del santuario. Si dice che questa pietra abbia proprietà miracolose, offrendo guarigioni e benedizioni a coloro che la toccano con fede..

Il Santuario Madonna della Corona è noto anche per le esperienze spirituali intense che i visitatori riportano. Molte persone testimoniano di aver visto le proprie preghiere esaudite o di aver avuto esperienze mistiche durante la visita al santuario. Queste testimonianze contribuiscono a consolidare la fede e la devozione dei pellegrini, che continuano a giungere in questo luogo per cercare conforto spirituale.

Oltre al suo significato religioso e alle leggende che lo circondano, il Santuario Madonna della Corona offre una bellezza paesaggistica mozzafiato. La sua posizione a strapiombo sulla Valle dell’Adige regala panorami spettacolari. La zona circostante, con le sue valli, i vigneti e i borghi pittoreschi come Spiazzi, offre l’opportunità di esplorare la natura incontaminata e di immergersi nella cultura locale.

Il pittoresco paese di Spiazzi è un punto di partenza ideale per esplorare il Santuario e la zona circostante. Questo incantevole borgo offre una varietà di servizi per i visitatori, tra cui alloggi confortevoli e ristoranti che servono prelibatezze locali. Una passeggiata per le sue  stradine acciottolate permette di scoprire l’autenticità del luogo e di entrare in contatto con la sua storia e tradizioni.

La Valle dell’Adige, che circonda il Santuario è poi un vero paradiso per gli amanti della natura. I pendii delle montagne sono coperti di vigneti e uliveti che creano una scenografia idilliaca. I sentieri escursionistici si snodano attraverso boschi rigogliosi e lungo il percorso è possibile ammirare panorami spettacolari, corsi d’acqua incantevoli e piccoli villaggi pittoreschi che invitano a fermarsi e gustare la cucina locale.

Gabriel Betti

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20/agosto/2023: Torino e la cupola barocca più bella del mondo che evoca l’infinito

La cupola barocca della chiesa di San Lorenzo a Torino è considerata una delle più belle al mondo. Questo capolavoro architettonico si trova nella centralissima piazza Castello ed è noto anche come Real chiesa di San Lorenzo. Costruita dall’architetto Guarino Guarini, i lavori iniziarono nel 1668 e si conclusero nel maggio del 1680.

All’interno della chiesa, i visitatori possono ammirare marmi policromi, opere d’arte e, naturalmente, la magnifica cupola in tutta la sua maestosità e i suoi enigmi.
La struttura presenta diverse particolarità, tra queste quella di avere un’altezza indefinibile perché l’occhio non riesce a coglierne la lontananza. Inoltre, è posta sopra quattro grandi finestre e altrettanti archi. Sono invece otto quelli che compongono la cupola barocca, con altrettante finestre ovali dalle quali penetra la luce. Un gioco di ombre e di luce che è davvero suggestivo e che valorizza il grande lavoro svolto dall’architetto Guarino Guarini per realizzare questo edificio religioso.
E poi i simboli: il numero otto significa infinito e, oltre alla cupola Barocca, lo si ritrova, ad esempio, nella stella a otto punte che campeggia sul pavimento. E poi ancora la luce, che si fa via via più potente salendo con lo sguardo e penetrando all’interno dell’edificio grazie alle finestre.
La cupola è alta circa 55 metri, misurati da terra e fino al suo colmo, ed è senza dubbio una delle più belle al mondo in stile barocco.
All’interno della Real chiesa di San Lorenzo, i visitatori possono ammirare numerosi capolavori artistici, tra altari, dipinti e statue. I marmi policromi contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva. Inoltre, ci sono affreschi nascosti che possono essere ammirati solo a mezzogiorno e durante gli equinozi, come ad esempio l’affresco di Dio Padre benedicente nella cappella dell’Immacolata.
Questa straordinaria chiesa rappresenta un importante punto di interesse turistico a Torino. Nonostante l’assenza di una facciata decorata, la sua bellezza e la sua grandiosità colpiscono i visitatori appena varcano le sue porte. La Real chiesa di San Lorenzo è un luogo imperdibile per chiunque desideri scoprire le meraviglie artistiche e architettoniche di Torino.
D’altra parte Torino è una città ricca di storia, cultura e bellezze architettoniche. Conosciuta come la capitale del Piemonte, offre molte attrazioni turistiche che vale la pena visitare.
Uno dei principali punti di interesse è la Mole Antonelliana, un’iconica struttura che ospita il Museo Nazionale del Cinema. La Mole è diventata il simbolo di Torino e offre una vista panoramica spettacolare sulla città. All’interno del museo, i visitatori possono esplorare la storia del cinema attraverso esposizioni interattive, costumi e oggetti cinematografici.
Il Palazzo Reale, situato in piazza Castello, è un’altra importante attrazione. Questa sontuosa residenza dei sovrani sabaudi è nota per la sua architettura e gli interni sontuosi. All’interno del palazzo, i visitatori possono ammirare affreschi, arredi d’epoca e una ricca collezione di opere d’arte.
Torino vanta anche uno dei più importanti musei egizi al di fuori dell’Egitto: il Museo Egizio. Qui è possibile immergersi nella storia antica dell’Egitto attraverso una vasta collezione di reperti, tra cui mummie, statue, papiri e oggetti funerari.
Il Parco del Valentino, situato lungo le rive del fiume Po, offre un’oasi di verde nel cuore della città. È il luogo ideale per rilassarsi, fare una passeggiata o un picnic. All’interno del parco si trovano anche il Castello del Valentino, un elegante edificio rinascimentale, e il Borgo Medievale, una ricostruzione di un villaggio medievale che offre uno sguardo sul passato.
La Basilica di Superga, situata sulla collina di Superga, è un importante luogo di culto e offre una vista panoramica spettacolare su Torino. La basilica, con la sua imponente cupola e il mausoleo dei reali sabaudi, è un luogo di grande interesse storico e architettonico.
Tra le altre attrazioni di Torino ci sono il Museo dell’Automobile, che ospita una vasta collezione di veicoli storici, prototipi e automobili d’epoca, e il Quadrilatero Romano, un quartiere storico caratterizzato da strade medievali e viuzze pittoresche, ideale per passeggiare e scoprire negozi artigianali e ristoranti.
E se siete sazi di cultura non dimenticate di assaggiare l’ottima cucina torinese,  rinomata per specialità come i cioccolatini gianduiotti e i piatti della tradizione piemontese, come il vitello tonnato e gli agnolotti.
Gabriel Betticuplabaroccatorino

12/agosto/2023: Foroglio sulle Api svizzere per tornare alle origine senza elettricità e seguendo i ritmi della natura

foroglioNascosto tra le maestose montagne delle Alpi Svizzere, Foroglio è un pittoresco villaggio alpino che incanta gli amanti della natura con la sua bellezza selvaggia e il suo fascino tradizionale. . Il villaggio è un esempio perfetto di come la vita era nelle Alpi Svizzere secoli fa, con le sue case in pietra e i tetti in pietra ollare, un materiale tipico della regione. Ma ciò che rende Foroglio ancora più speciale è la mancanza di energia elettrica, il luogo perfetto per evadere da una quotidianità iperconnessa, riscoprendo il piacere dei tempi lenti e dei ritmi della natura

L’indiscutibile attrazione principale di Foroglio è la sua spettacolare cascata. Alta oltre 100 metri, la cascata di Foroglio incanta i visitatori con la sua potenza e bellezza mozzafiato. L’acqua che scorre impetuosa crea un’atmosfera magica, e l’energia che si percepisce lungo il sentiero che conduce alla cascata è semplicemente affascinante. Quando si raggiunge la base della cascata, ci si sente avvolti da una sensazione di meraviglia e serenità.

Foroglio è un punto di partenza ideale per avventure all’aria aperta e per escursioni panoramiche. La valle di Maggia offre numerosi sentieri ben segnalati che conducono a panorami mozzafiato e a luoghi incantevoli. Un’escursione popolare è quella che porta al Passo di Foroglio, da dove si può ammirare una vista panoramica sulla valle circostante e sulle cime delle montagne. Lungo il percorso, si attraversano pascoli alpini punteggiati di fiori selvatici e si incontrano corsi d’acqua cristallina. Ideale per godersi la pace e la tranquillità di questi luoghi senza alcuna interferenza elettronica.

Foroglio offre numerose opportunità anche per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta. Durante i mesi estivi, è possibile praticare il nuoto, il canottaggio e la pesca nelle acque limpide del fiume Maggia. Le gole del fiume offrono anche l’opportunità di provare il canyoning, un’esperienza emozionante che combina arrampicata, nuoto e salti da rocce. Per coloro che preferiscono una sfida più tranquilla, ci sono sentieri per il ciclismo che attraversano panorami mozzafiato e che si adattano a tutti i livelli di abilità. Durante l’inverno, Foroglio si trasforma in una destinazione per gli amanti dello sci di fondo e delle escursioni con le ciaspole, permettendo di godersi l’energia della natura senza la distrazione dei dispositivi elettronici.

Foroglio è anche un luogo ricco di cultura e tradizioni. Il villaggio conserva ancora l’atmosfera autentica di un tempo, tra le sue case di pietra e le strade acciottolate scorre la vita tradizionale della comunità locale. Molti gli eventi culturali e i festival folcloristici che danno la possibilità di assistere a spettacoli di musica tradizionale, di ammirare l’artigianato locale e di assaggiare le specialità culinarie tipiche della regione. I ristoranti e le locande del villaggio offrono piatti tradizionali ticinesi, come la polenta taragna, la fonduta di formaggio e i salumi regionali.

Ciò che distingue Foroglio da molte altre destinazioni turistiche è la sua mancanza di energia elettrica. Questa caratteristica può essere considerata come un vero e proprio plus per coloro che cercano un’esperienza di vita autentica e un’opportunità di staccare completamente dalla vita moderna. Senza la presenza di dispositivi elettronici, Foroglio offre un ambiente in cui ci si può immergere completamente nella natura circostante. Le serate sono illuminate da candele o lampade a gas, creando un’atmosfera romantica e suggestiva che riporta indietro nel tempo. Questa situazione incoraggia anche i visitatori a trascorrere più tempo all’aperto, a esplorare la natura e a godere della tranquillità.

È importante notare che la mancanza di energia elettrica può comportare alcune limitazioni, come la difficoltà nel ricaricare dispositivi elettronici o l’accesso a determinati servizi. Tuttavia, queste sfide possono essere affrontate con una buona pianificazione e preparazione, ad esempio, portando con sé batterie di ricambio o dispositivi di ricarica solari per gestire le esigenze energetiche durante il soggiorno.

Gabriel Betti

 

31/luglio/2023: Cracovia tra passato e presente

Cracovia è una città che rapisce il cuore e lascia senza fiato, meta imperdibile per chi cerca emozioni autentiche e forti. L’antica capitale della Polonia è un luogo ricco di bellezze artistiche e storiche, con la sua storia millenaria, la sua architettura maestosa e la sua vibrante vita culturale. Questa affascinante città del nord, immersa in un’atmosfera di altri tempi, offre ai suoi visitatori un’infinità di esperienze uniche, tra le strade acciottolate e le magnifiche architetture di Cracovia, si percepisce il palpito della storia e la vitalità del presente.
Cracovia, città patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, è stata a lungo la capitale della Polonia ed oggi ne rappresenta il principale centro culturale, artistico ed universitario. Qui si trova infatti Università Jagellonica, dove ha studiato Copernico, che è l’università più antica della Polonia ed una delle più antiche d’Europa.
Visitata da più di 10 milioni di turisti ogni anno, Cracovia è la meta principale del Paese grazie al compatto ma curato centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui puoi ammirare la grande piazza del Mercato, Rynek Glowny, con i suoi caffè all’aperto, i ristoranti, le chiese e i palazzi storici. L, la piazza centrale, i giardini dei Planty, che a fascia circondano la città vecchia, lo Stare Miasto, ed il quartiere di Kazimierz, un tempo città separata, che ospitava una delle più grandi comunità ebraiche d’Europa.
Il cuore pulsante di Cracovia è la Piazza del Mercato, la più grande piazza medievale d’Europa, dominata dalla Basilica di Santa Maria uno dei monumenti più importanti della città, con il suo magnifico altare ligneo scolpito da Veit Stoss e la sua arte sacra. Da non perdere il famoso suono della tromba che risuona ogni ora dalla torre della chiesa, una tradizione che risale al Medioevo.
A pochi passi si trova il Mercato del Tessuto, Sukiennice, un edificio storico che ospita numerose bancarelle di artigiani locali, dove poter acquistare souvenir e prodotti tipici.
Se l’ampia piazza principale della Città Vecchia racconta la ricca ed autorevole storia di Cracovia nel Medioevo, il castello reale e la cattedrale sulla collina di Wawel ricordano la potenza della monarchia polacca ed il ghetto ebraico ne rimembra gli orrori.
Il Castello di Wawel, situato sulla cima di una collina panoramica, uno dei simboli di Cracovia, è stato la residenza dei sovrani polacchi per secoli ed è costituito da una serie di edifici maestosi, tra cui la cattedrale di Wawel, la chiesa di San Stanislao e il Museo del Tesoro. All’interno del complesso, potrete visitare la Cattedrale, la Torre del Campanile, le Camere Reali e la famosa Caverna del Drago. Da ammirare il magnifico panorama sulla città dalla collina di Wawel, un luogo che ha visto la storia della Polonia prendere forma.
Kazimierz, il quartiere ebraico di Cracovia, è un luogo di grande fascino e importanza storica. Passeggiare tra le sue strade che ospitano numerosi caffè, ristoranti e negozi di artigianato locale, visitare le sue antiche sinagoghe e scoprire la ricchezza della cultura ebraica attraverso i suoi musei è un’esperienza profondamente coinvolgente. Molto interessanti la Sinagoga Remuh, il Museo Ebraico Galiziano, la Sinagoga Tempel e la Sinagoga di Isaac.
La visita al Memoriale e Museo Auschwitz-Birkenau lascia un segno indelebile nel cuore e nella mente di ogni visitatore. Questo museo è stato creato per preservare la memoria delle vittime dell’Olocausto e per educare le future generazioni sulla tragedia della Shoah. Situato a circa un’ora di auto dalla città, il tour guidato dura circa tre ore e porta attraverso i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, dove si possono vedere i resti delle baracche, le camere a gas e i crematori.
Cracovia è anche famosa per le sue tante prelibatezze culinarie, non dimentichiamo quindi wawel_cracovia_nottedi gustare la cucina locale, che comprende piatti tradizionali come il pierogi (ravioli ripieni), il bigos (stufato di carne e cavolo) e il kielbasa (salsiccia polacca).

Gabriel Betti

25/luglio/2023: Ponza, la perla dell’arcipelago pontino un’isola tutta da scoprire

L’Isola di Ponza è una piccola isola dell’arcipelago pontino, situata al largo della costa del Lazio. Con le sue acque cristalline, le spiagge e le calette nascoste, l’isola è una meta ideale per chi cerca una vacanza al mare in un ambiente naturale e incontaminato.

Il mare di Ponza è uno dei suoi maggiori tesori, con una grande varietà di colori che vanno dal verde smeraldo al blu cobalto. Le spiagge dell’isola sono di sabbia o ciottoli e sono facilmente raggiungibili via mare o attraverso sentieri panoramici. Tra le spiagge più famose si segnalano Chiaia di Luna, una grande spiaggia di sabbia bianca circondata da alte pareti di roccia, e Frontone, una piccola spiaggia di ciottoli con un mare cristallino e un’atmosfera tranquilla.

Ma l’Isola di Ponza non è solo mare e spiagge. L’isola ha una storia millenaria che si riflette nelle sue numerose testimonianze archeologiche. Le grotte marine dell’isola sono state utilizzate fin dall’antichità come luoghi di culto e di rifugio, e alcune di esse contengono ancora oggi incisioni rupestri e graffiti risalenti a epoche remote. Inoltre, sull’isola sono stati rinvenuti i resti di un antico insediamento romano e la villa di Augusto, che testimonia la presenza dell’imperatore romano sull’isola.

Per i turisti che desiderano esplorare l’isola, ci sono molte attività da fare. Per chi ama la natura e il trekking, ciponza sono molti sentieri che offrono panorami mozzafiato sull’isola e sulle isole vicine.  Ad esempio, il sentiero che va dalla spiaggia di Chiaia di Luna alla spiaggia di Cala Feola offre una vista spettacolare sul mare e sui faraglioni dell’isola.

Oppure si può visitare la Torre di Guardia, una torre costiera situata sulla punta nord-ovest dell’isola, costruita nel XVI secolo per proteggere l’isola dagli attacchi dei pirati. Oggi è possibile visitare la torre e godere di una vista panoramica sul mare.

Le visite guidate alle grotte marine sono un’esperienza unica, che permette di scoprire le meravigliose formazioni rocciose e la fauna marina. Escursioni in barca, snorkeling e immersioni subacquee sono altre attività popolari per scoprire la bellezza del mare di Ponza.

Da non perdere la gita in barca all’isola di Palmarola, un’isola disabitata situata a pochi chilometri dall’Isola di Ponza, per esplorare le sue calette nascoste e le sue grotte marine. Altra idea la visita guidata al Faro di Punta Incenso situato sulla punta meridionale dell’isola, costruito nel 1857. Infina un’escursione alle Piscine Naturali formatesi dalle rocce sulla costa dell’isola, sono raggiungibili via mare o a piedi lungo un sentiero molto ripido, ma la vista panoramica e la possibilità di fare il bagno in queste piscine naturali ne valgono sicuramente la pena.

Per quanto riguarda l’alloggio, ci sono molte opzioni tra cui scegliere, tra cui hotel, bed & breakfast, appartamenti e campeggi. La maggior parte degli alloggi si trova nella zona portuale dell’isola, ma ci sono anche alcune opzioni più tranquille nelle zone più remote.

Gabriel Betti

 

17/luglio/2023: Salsomaggiore Terme I cavalieri del sale di Salsomaggiore e il viaggio tra i castelli dell’oro bianco

salsomaggioreSalsomaggiore Terme è un luogo affascinante che si trova sulle colline che si affacciano nella Valle dello Stirone, a metà strada tra Parma e Piacenza. Qui sorgono i castelli di Scipione, Contignaco e Tabiano, costruiti dai Marchesi Pallavicino nel XI secolo per proteggere il sale, l’oro bianco del territorio.I Castelli di Scipione, Contignaco e Tabiano dei Marchesi Pallavicino incantano i visitatori con il loro fascino millenario ed esoterico offrendo un viaggio avvincente nella storia medievale dell’Emilia Romagna.

Il Castello di Scipione è il più antico della provincia di Parma (1025). Il castello è stato costruito come fortezza militare dal potente sistema difensivo dei Pallavicino nel XI secolo, sotto la guida di Adalberto, importante condottiero per proteggere i pozzi del sale. Un castello labirinto dove all’esterno si possono  scorgere ancora i tipici merli ghibellini a coda di rondine. Uno degli ambienti più suggestivi è il “Salotto del Diavolo”, situato all’interno dell’antico mastio che prende il nome da un affresco raffigurante un satiro presente proprio su una delle pareti. Le pareti del salotto completamente decorate con scene allegoriche di origine cinquecentesca e paesaggi settecenteschi donano un fascino esoterico unico all’intero complesso. Oggi il castello è di proprietà del Conte Von Holstein figlio della marchesa Maria Luisa Pallavicino. Grazie a lui sono state ristrutturate e aperte al pubblico alcune nuove sale dell’ala nord dove sono stati trovati bellissimi soffitti quattrocenteschi.

Il Castello di Contignaco, costruito all’inizio dell’XI secolo da Adalberto Pallavicino, è un’eccellenza nel cuore dell’Emilia Romagna. Situato in un altopiano collinare è caratterizzato da un paesaggio bucolico suggestivo. Nel corso dei secoli, il castello fu conquistato dagli Aldighieri di Parma nel 1315, che miravano a controllare le saline e sfruttare l’acqua delle Terme di Salsomaggiore per la produzione di sale. Gli Aldighieri vantano una presunta discendenza dal celebre poeta Dante Alighieri. La leggenda narra che proprio il sommo poeta soggiornò in questo maestoso maniero durante gli anni dell’esilio, lasciando un’impronta indelebile nella storia del castello. Il castello si presta a tutta quelle attività come degustazioni di vini o cene romantiche ed è una tappa ideale per chi, dopo una lunga giornata di cure termale vuole rifugiarsi in un luogo dal panorama mozzafiato.

Il Castello di Tabiano, eretto anch’esso dai Marchesi Pallavicino, fu costruito per controllare la via Emilia, la via Francigena e le preziose risorse del sale di Salsomaggiore e Tabiano. Nei primi quattro secoli della sua vita, il Castello di Tabiano fu teatro di conflitti tra Guelfi e Ghibellini, scontri tra il Papato e l’Impero, assedi e tradimenti. Oggi, splendidamente restaurato, offre un’esperienza indimenticabile in cui gli ospiti possono immergersi in un’atmosfera di glorioso passato. L’Antico Borgo alle pendici del Castello è stato infatti trasformato in un Relais de Charme, un luogo incantevole immerso nella tranquillità e nella bellezza della natura.

Ma Salsomaggiore Terme è anche famosa per le sue terme, in particolare il complesso delle Terme Berzieri, recentemente ristrutturato che offre un’esperienza termale unica, con un approccio olistico al benessere che risponde alle nuove sfide del turismo.

Un’operazione che riporterà ai fasti del passato uno dei più significativi esempi di architettura Liberty in Italia, quello delle Terme Berzieri, di cui ricorre il centenario dell’inaugurazione avvenuta il 23 maggio 1923

Inoltre, la mostra “Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme” offre la possibilità di conoscere la storia e la cultura del luogo che ospita il turista termale. La mostra presenta 120 pezzi, divisi tra Palazzo Tommasini e l’ex Grand Hotel de Thermae (oggi Palazzo dei Congressi), che raccontano il genio artistico di Chini attraverso grandi dipinti, disegni preparatori e oggetti ceramici.

Infine, Salsomaggiore Terme si propone come una meta ideale per coloro che vogliono coniugare il lavoro con il benessere e la scoperta della storia e della cultura del territorio. Il fenomeno dell’holiday working, cioè la scelta di mete alternative alla propria abitazione per il lavoro da remoto, sta diventando sempre più diffuso, e la bellezza e la tranquillità di questo luogo offrono un’opportunità unica per i cosiddetti nomadi digitali.

Gabriel Betti

27/giugno/2023: In Piemonte per ammirare la magia della fioritura della lavanda

La magia della fioritura della lavanda ti aspetta a Sale San Giovanni, conosciuta come la “Piccola Provenza del Piemonte”, un paesino in Piemonte che nei mesi di giugno e luglio si tinge di viola, le fioriture sono così intense da profumare l’aria del suo caratteristico ed inebriante profumo.

Sale San Giovanni si trova ra le colline delle Langhe a pochi chilometri dalla Liguria ed è un piccolo borgo di circa 170 abitanti. La storia della coltivazione della lavanda in questa regione è recente. In passato, il territorio era arido e privo di sostanze organiche, il che rendeva difficile la coltivazione di piante tradizionali. Gli agricoltori locali hanno quindi deciso di scommettere su piante che richiedono meno acqua e si adattano al terreno locale, come la lavanda, la salvia, il rosmarino, la melissa, l’enkir ed elicriso.

Oggi, Sale San Giovanni è diventata famosa per la produzione di erbe officinali, destinate principalmente alla produzione di oli essenziali per la cosmesi ed aromaterapia. Durante la fioritura della lavanda, le colline si trasformano in una tavolozza di colori, dal giallo dell’elicriso al blu e alle mille sfumature viola della lavanda e della salvia. L’aria profuma di lavanda, camomilla, salvia, finocchietto e di tante altre erbe aromatiche profumatissime.

Per accedere ai percorsi tra i campi di lavanda, durante i weekend di  giugno e luglio, si dovrà pagare un piccolo contributo di 2 euro a persona. Questo contributo servirà al mantenimento dei sentieri e delle condizioni di sicurezza. Nel prezzo è compreso un braccialetto che consentirà di accedere alla visita guidata delle chiese.

Le strade che portano alle coltivazioni saranno chiuse ad auto e moto (ad eccezione di chi è munito di autorizzazione e persone con disabilità), e i sentieri potranno essere percorsi solo a piedi o in bicicletta.

L’ideale per visitare i campi di lavanda è organizzare il tour nel tardo pomeriggio e rimanere fino al tramonto, quando la bellezza e l’intensità dei colori si moltiplicano. Durante il giorno, le temperature possono essere elevate, quindi è importante portare con sé dell’acqua e indossare vestiti leggeri e scarpe chiuse se si decide di camminare tra boschi e campi.

Se possibile, è consigliabile visitare i campi di lavanda nei giorni feriali, per evitare la folla di visitatori del weekend. In questo modo, si potrà vivere l’esperienza in maggiore tranquillità. sale-san-giovanni-lavanda

Il parcheggio si trova vicino alla Pieve di San Giovanni, punto in cui partono tutti i tragitti.

Vi sono vari sentieri da percorrere tra i campi di lavanda.

Il  Percorso verde. E’ lungo circa 7,5 km. e dura un paio d’ore. La camminata segue stradine asfaltate ed è semplice. Lungo il percorso si osservano i campi di lavanda più estesi.

Il Percorso azzurro. Lungo 9,8 km è un giro ad anello tra vie asfaltate e sterrate. Dura circa 3 ore e vi sono più campi rispetto al precedente.

Il Percorso arancione. E’ lungo 8,8 Km e si snoda soprattutto tra boschi e vie sterrate, solo in parte asfaltate. È il più impegnativo. Con questo cammino si raggiunge anche l’Arboreto Prandi.

Il Percorso marrone. E’ lungo circa un chilometro e ha lo scopo di raggiungere l’Arboreto Prandi, un’area in cui vivono piante di particolare interesse botanico. Prende il nome dal suo fondatore, Carlo Prandi, che lo creò agli inizi del 1900 utilizzando tecniche all’avanguardia per coltivare piante esotiche e rare.

Durante la visita ai campi di lavanda, è importante essere rispettosi del lavoro degli agricoltori, evitando di calpestare i fiori e di raccogliere le erbe aromatiche. Durante la passeggiata, si potranno incontrare farfalle colorate e api che sono molto indaffarate nel loro lavoro, non costituiscono un pericolo, occorre però prestare sempre attenzione a non disturbarle..Capita di vedere delle arnie, dove si produce il miele, ovviamente, alla lavanda!
I campi di lavanda sono un paradiso per scattare foto. I colori della lavanda cambiano durante il giorno in base alla luce, donando mille sfumature, dal blu al lilla. L’alba e il tramonto sono i momenti migliori per fotografare.

Per completare la scoperta della zona non mancate di visitare il paese di Sale San Giovanni, ul borgo medievale che offre molte altre attrazioni, come la Chiesa di San Giovanni Battista, un gioiello di architettura medievale, e la Fiera di San Giovanni, che si svolge ogni anno a giugno e offre l’opportunità di scoprire i prodotti tipici della gastronomia locale.

Inoltre, i visitatori possono esplorare la bellezza naturale della zona circostante, attraverso i numerosi sentieri escursionistici. Un’esperienza indimenticabile che permette di immergersi completamente nella natura e nella storia di un luogo incantato.

Gabriel Betti

 

22/giugno/2023: Norcia: alla scoperta di una terra ricca di storia, natura, cultura e gastronomia

Situata nel cuore verde dell’Umbria, la città di Norcia è un luogo incantevole che attrae turisti da tutto il mondo. Il centro storico di Norcia è stato completamente ricostruito dopo il terremoto del 2016, che ha causato gravissimi danni alla città. La ricostruzione è stata effettuata con grande attenzione per i dettagli e per la conservazione dell’architettura e delle tradizioni locali, utilizzando materiali naturali e seguendo i dettami dell’architettura sismica.

Tra le principali attrazioni vi sono la Chiesa di San Francesco, la Cattedrale di Santa Maria Argentea e il Palazzo Comunale. La Chiesa di San Francesco, situata nella Piazza San Francesco, è una delle chiese più importanti della città. Fondata nel XIII secolo, presenta un’architettura gotica con elementi romanici e contiene al suo interno importanti opere d’arte, tra cui dipinti e sculture.

La Cattedrale di Santa Maria Argentea, situata nella Piazza San Benedetto, è invece il principale luogo di culto della città. Risalente al XII secolo, presenta un’architettura romanica con elementi gotici e barocchi. All’interno sono conservati pregevoli affreschi e dipinti, tra cui il famoso dipinto di San Benedetto.

Il Palazzo Comunale, situato nella Piazza San Benedetto, è invece la sede del governo locale. Risalente al XIV secolo, presenta un’architettura gotica con elementi rinascimentali e barocchi. All’interno è possibile visitare la Sala del Consiglio e la Sala della Giunta, dove si tengono le riunioni del Consiglio Comunale.

Il centro storico di Norcia è anche famoso per le sue piazzette e le sue vie caratteristiche, dove si trovano negozi di prodotti tipici, botteghe artigiane e ristoranti tradizionali. Tra le piazzette più suggestive si possono citare la Piazza San Francesco, la Piazza San Benedetto e la Piazza del Popolo, dove si trova il monumento al poeta Jacopone da Todi

La cittadina di Norcia è nota per essere il luogo di nascita di San Benedetto, fondatore dell’Ordine dei Benedettini. Il Monastero di San Benedetto a Norcia è uno dei luoghi di maggiore interesse storico e culturale della città e della regione umbra.

Il monastero è situato nella parte alta della città, sul colle di Sant’Eutizio. Fu fondato nell’VIII secolo dallo stesso San Benedetto, il patrono della città, e rappresenta uno dei più antichi monasteri benedettini al mondo.

Il monastero ha subito molte trasformazioni e restauri nel corso dei secoli, ma il nucleo originario è rimasto quasi intatto, compreso il chiostro del XII secolo. La chiesa del monastero, invece, è stata ricostruita nel XVIII secolo in stile barocco.

Il monastero di San Benedetto a Norcia è stato un importante centro di cultura e di arte nel corso dei secoli. Molti artisti e letterati hanno soggiornato qui e hanno lasciato la loro impronta sulla storia del monastero. Tra questi, si ricordano il pittore Luca Signorelli, autore degli affreschi della cappella di San Girolamo, e il poeta Jacopone da Todi, che qui si ritirò a vita eremitica.

Oggi il monastero di San Benedetto a Norcia è ancora un importante centro di spiritualità e di preghiera. Viene gestito dai monaci benedettini, che accolgono i visitatori per la preghiera e la meditazione, ma anche per la visita guidata alla chiesa e al chiostro, dove si possono ammirare pregevoli opere d’arte.

Il monastero di San Benedetto è anche un luogo di grande richiamo turistico e culturale, non solo per la sua storia e la sua architettura, ma anche per la figura di San Benedetto, che rappresenta un punto di riferimento per la spiritualità cristiana e per la cultura europea.

Ma Norcia è anche un punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nella natura. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini offre infatti molti sentieri per gli amanti del trekking e del birdwatching. Qui è possibile ammirare paesaggi mozzafiato, tra cui il Lago di Fiastra e il Monte Vettore, la cima più alta dei Monti Sibillini.

A circa 70 chilometri da Norcia, in provincia di Terni in Valnerina, si può ammirare  la Cascata delle Marmore, una delle cascate più alte d’Europa. Si tratta di una cascata artificiale, creata dai Romani nel III secolo a.C. per deviare le acque del fiume Velino e prevenire le inondazioni nella pianura sottostante.

La cascata ha un’altezza di 165 metri e si compone di tre salti principali, divisi da terrazze panoramiche, che offrono spettacolari vedute sulla cascata e sulla valle circostante. Il salto più alto, chiamato Grande Cascata, ha un’altezza di 83 metri ed è il punto più spettacolare della cascata.

La Cascata delle Marmore è molto apprezzata per la sua bellezza naturale e per le numerose attività che offre. Si possono fare escursioni e passeggiate panoramiche lungo i sentieri che costeggiano la cascata o fare un’esperienza indimenticabile con il rafting o il kayak nel fiume Nera, che scorre ai piedi della cascata. Inoltre, la Cascata delle Marmore è anche un luogo ideale per gli amanti dell’arrampicata e del canyoning.

La cascata è aperta al pubblico tutto l’anno, ma gli orari di apertura variano a seconda della stagione. Durante l’estate, la cascata è illuminata di notte, creando un’atmosfera magica e suggestiva.

Norcia è anche molto molto famosa norcia per le saghe e le manifestazioni che si svolgono durante l’anno, dedicate alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, prodotti gastronomici di alta qualità simbolo della tradizione culinaria umbra. La salsiccia di Norcia, ad esempio, è una specialità che viene prodotta da secoli e che ha ottenuto il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) dell’Unione Europea. Questa salsiccia viene preparata con carne di maiale, sale, aglio e pepe, ed è ideale da gustare come antipasto o come ingrediente per primi piatti saporiti. Anche il prosciutto crudo di Norcia è un altro prodotto gastronomico di alta qualità, che viene stagionato per almeno un anno e ha un sapore intenso e aromatico. Il formaggio pecorino, invece, viene prodotto con latte di pecora e viene stagionato per almeno sei mesi, assumendo un sapore piccante e deciso. Senza poi dimenticare il famosissimo  tartufo nero.

Gabriel Betti

 

18/giugno/2023: Puy du Fou: Un Viaggio Storico e Spettacolare nel Cuore della Francia

Se siete alla ricerca di un’esperienza unica e affascinante durante il vostro prossimo viaggio in Francia, non potete perdervi il Puy du Fou. Questo straordinario parco a tema storico, situato nella regione della Vandea, vi lascerà a bocca aperta con le sue spettacolari rappresentazioni e la cura dei dettagli. Ecco cosa vi aspetta in questo incredibile luogo che fa rivivere la storia e le leggende della Francia.
Un’esperienza immersiva in un ambiente mozzafiato. Il Puy du Fou è un parco a tema che si distingue dagli altri. Invece di puntare su montagne russe adrenaliniche, il parco offre spettacoli epici e scenografie grandiose che vi faranno sentire come se foste stati catapultati indietro nel tempo.
Situato su un vasto terreno di oltre 50 ettari, il Puy du Fou è suddiviso in varie aree tematiche, ognuna dedicata a un’epoca storica diversa. Potrete passeggiare tra un villaggio medievale, assistere a duelli tra gladiatori in un’arena romana e ammirare la maestosità del Rinascimento francese.
Il cuore pulsante del Puy du Fou sono i suoi spettacoli mozzafiato che garantiscono  divertimento per tutta la famiglia combinando abilmente acrobazie, effetti speciali e scenografie maestose per raccontare le avventure e gli eroi della storia francese. Tra i più famosi, non perdete:
● Cinéscénie: uno spettacolo notturno che vanta più di 2.000 attori, cavalli e fuochi d’artificio. Una vera e propria epopea che narra la storia della Vandea attraverso le vicende di una famiglia locale.
● Le Signe du Triomphe: un’emozionante rievocazione di un’arena romana, dove gladiatori e aurighi sfidano la morte per la gloria dell’imperatore.
● Les Vikings: un’incursione vichinga in un pacifico villaggio medievale, con imponenti drakkar e spettacolari effetti pirotecnici.
E questi sono solo alcuni degli spettacoli offerti dal parco. Inoltre, il Puy du Fou offre anche diverse attrazioni interattive per i più piccoli e per gli adulti, come labirinti, giostre e spazi per esplorare.
Non si tratta solo di spettacoli e avventure: il Puy du Fou offre anche un’esperienza enogastronomica di qualità grazie a una vasta scelta di ristoranti e punti di ristoro. Potrete assaporare la cucina tradizionale della Vandea e della Francia in ambientazioni storiche, come una taverna medievale o un banchetto rinascimentale.
Il Puy du Fou è un’esperienza indimenticabile per chiunque ami la storia, gli spettacoli e l’avventura. Perfetto per una visita in famiglia o con gli amici, vi lascerà senza parole e vi farà innamorare della Francia e delle sue tradizioni. Se volete vivere un’esperienza unica e

puydefoucoinvolgente nel cuore della Francia, mettete il Puy du Fou in cima alla vostra lista di cose da vedere e fare durante il vostro viaggio, ma se non sapete il francese ricordatevi di noleggiare le audioguide. Buon

divertimento!

Gabriel Betti

31/maggio/2023: Da Nord a Sud i cammini più belli d’Italia

camminiUna vacanza all’insegna dello sport e della natura o semplicemente qualche giorno lontano dalla città: ecco 5 sentieri tra i più belli d’Italia per vivere di entrare in contatto con la natura, rallentare il ritmo e godere di un’esperienza autentica. Questi  cinque cammini da nord a sud Italia ti porteranno alla scoperta di panorami mozzafiato, di luoghi storici e culturali e di tesori naturali.

  1. Alta via delle Dolomiti n.1: questo percorso di circa 125 chilometri e 7.300 metri di dislivello positivo offre un modo autentico e alternativo di vivere la montagna, attraversando il cuore delle Dolomiti, patrimonio naturale Unesco. Il percorso parte dal Lago di Braies in Trentino e arriva a Belluno, ed è costituito da 12 tappe che ti porteranno attraverso rifugi di montagna, pascoli alpini e valli incantevoli. È un percorso adatto a camminatori esperti, in quanto richiede una buona preparazione fisica e un’attrezzatura adeguata, ma offre la possibilità di ammirare paesaggi mozzafiato e di respirare aria fresca e pulita. Lungo il cammino si possono ammirare alcune delle vette più famose delle Dolomiti, come il Monte Pelmo, il Civetta e la Marmolada, e scoprire la cultura e la tradizione del territorio, con i suoi prodotti tipici come i formaggi, il pane di segale e il vino. Il percorso attraversa anche alcuni dei borghi più suggestivi delle Dolomiti, come Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore, dove è possibile trovare alloggio e ristoranti tipici.

  2. La Via degli Dei: questo cammino è uno dei tracciati più conosciuti e amati d’Italia. È lungo circa 130 chilometri e unisce il centro di Bologna alla città di Firenze. Il percorso attraversa le montagne dell’Appennino, tra i quali spiccano il Monte Adone, il Monte Monzuno, il Monte Venere e il Monte Luario. Il nome del cammino, Via degli Dei, deriva dalle numerose cime e montagne che si incontrano lungo il percorso. Questo cammino era stato utilizzato dagli etruschi e dai romani per facilitare i commerci tra Firenze e la colonia di Bononia, oggi Bologna. La Via degli Dei è un trekking di medio livello, che richiede una buona preparazione fisica, ma è adatto a tutti coloro che amano camminare e desiderano scoprire la bellezza dei paesaggi appenninici. Il percorso si snoda attraverso strade bianche e sterrate, sentieri nei boschi e montagne, offrendo panorami mozzafiato e la possibilità di scoprire antichi borghi e città d’arte come Bologna, Pistoia e Firenze. Lungo il percorso, si possono trovare anche numerose strutture attrezzate per il pernottamento e la ristorazione, dove gustare la cucina emiliana e toscana.

  3. Il Cammino dei Borghi Silenti: situato sulle pendici settentrionali dei Monti Amerini in Umbria, il Cammino dei Borghi Silenti è un percorso ad anello di 90 chilometri che si snoda attraverso borghi medievali ancora intatti e luoghi incontaminati. Il fascino principale di questo cammino è il silenzio, che si può apprezzare a contatto con la natura e lontano dal rumore della vita quotidiana. Questo cammino offre un’esperienza autentica, tra sentieri, boschi e paesaggi mozzafiato. Il percorso è adatto a chiunque abbia una minima preparazione atletica per un trekking di più giorni e si può suddividere in cinque o sei tappe. Lungo il cammino si possono scoprire borghi medievali come Narni, Amelia e Orvieto, che offrono una testimonianza della storia e della cultura dell’Umbria. Sono presenti anche numerose strutture di accoglienza, dove trovare alloggio e gustare la cucina locale.

  4. Il Sentiero dello Spirito: situato nel Parco Nazionale della Majella, in Abruzzo, il Sentiero dello Spirito è un percorso di 73 chilometri che collega venti eremi remoti incastonati nella pietra, costruiti dagli eremiti attorno al 1200 come luoghi dipreghiera e meditazione lontano dal rumore quotidiano. Questo cammino è uno dei più antichi e affascinanti d’Italia e offre un’esperienza spirituale unica, in cui si può immergersi completamente nella natura attraverso boschi, sentieri e montagne. Il percorso è adatto a camminatori esperti e richiede un’attrezzatura tecnica adeguata, anche se non è eccessivamente disagevole. Non ci sono molte strutture di accoglienza al termine di ogni tappa, ma è possibile trovare rifugi di montagna e ostelli lungo il percorso. Il Sentiero dello Spirito attraversa luoghi di grande bellezza e spiritualità, come l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, l’Eremo di Santo Spirito a Majella e l’Eremo di San Leonardo a Sambuceto.

  5. La Via Silente: questo percorso è un anello di circa 600 chilometri che si snoda tra le montagne del Parco Nazionale del Cilento, in Campania. Il percorso è stato ideato per consentire ai camminatori di scoprire la bellezza naturale e culturale di questa zona, che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il nome del cammino, Via Silente, deriva dalla sensazione di silenzio e pace che si prova camminando lungo i sentieri di montagna. Il percorso è per il 70% asfaltato,ma il livello di traffico è molto basso e numerosi sono i borghi affascinanti dove trovare alloggi e ristoranti lungo il cammino. È un percorso adatto a tutti, anche a chi si avvicina per la prima volta al trekking, in quanto le tappe possono essere suddivise in base alle proprie capacità fisiche. Il percorso attraversa luoghi di grande bellezza, come le spiagge di Marina di Camerota, i boschi di faggio del Monte Cervati, le gole del fiume Calore e i suggestivi borghi di Acciaroli, Castellabate e Pioppi. Lungo il cammino si possono incontrare anche numerose testimonianze dell’antica civiltà greca, come i templi di Paestum, e scoprire la cultura culinaria della regione, con i suoi prodotti tipici come l’olio d’oliva, i fichi e i formaggi

Mi raccomando scegli il cammino più adatto alle tue possibilità e goditi la bellezza e la varietà del territorio italiano a piedi, ma prima di partire ricorda di pianificare il tuo viaggio con attenzione, preparare adeguatamente l’attrezzatura e il materiale necessario, e di rispettare l’ambiente e le persone che incontrerai lungo il cammino.

Gabriel Betti

 

25/maggio/2023: Kassandra e Sithonia: una guida alle acque cristalline e alla sabbia fine della Grecia settentrionale

paradisebeachKassandra e Sithonia sono due delle tre dita che formano la Penisola Calcidica, situata nella parte settentrionale della Grecia. La regione è famosa per le sue spiagge di sabbia fine e acque cristalline, che attirano ogni anno turisti da tutto il mondo. Kassandra è la penisola più occidentale delle tre, ed è caratterizzata da una costa lunga e frastagliata, con numerose spiagge e insenature. Sithonia, invece, è la penisola centrale e ha una costa più selvaggia e meno sviluppata rispetto a Kassandra. Qui, i visitatori possono trovare spiagge isolate e tranquille, ideali per chi cerca una vacanza più rilassante e lontana dal turismo di massa. Entrambe le penisole offrono una vasta gamma di servizi turistici, tra cui ristoranti, bar, attività acquatiche e molto altro ancora, rendendole destinazioni perfette per una vacanza al mare in Grecia.

Sulla penisola di Kassandra una delle spiagge più famose è sicuramente quella di Sani, situata nella parte occidentale è lunga circa 7 km. La sabbia è fine e dorata, l’acqua trasparente e la baia è circondata da boschi di pini. Qui si trova anche il porto turistico di Sani Marina, con ristoranti, negozi e bar. Il turismo è internazionale e la spiaggia è decisamente molto frequentata, adatta a chi ama comodità e mondanità.

Kallithea, situata nella parte orientale di Kassandra, è una spiaggia molto frequentata soprattutto dai giovani, anche per la presenza di molti locali notturni e discoteche. La spiaggia  lunga circa 1 km. ha un mare splendido, trasparente e basso, ideale per lunghe passeggiate. Tanti i bar sulla spiaggia e i servizi offerti.

Pefkohori, nella parte centro-meridionale di Kassandra, è una delle spiagge più turistiche della zona, potremmo deifinirla la Rimini di Kassandra. E’ lunga circa 1 km. ha una bella sabbia dorata e un mare fantastico. La spiaggia è abbastanza stretta, il lungomare è pieno di ristoranti, taverne, bar e negozi di prodotti tipici. Si possono svolgere varie attività acquatiche e c’è un piccolo porticciolo dal quale partono imbarcazioni per varie escursioni. Particolarmente affascinante la sera cenare nei ristoranti che hanno i tavolini direttamente sulla spiaggia ammirando tramonti magici.

Afytos, situata nella parte nord-occidentale di Kassandra, è una delle spiagge più belle della zona. La spiaggia si trova ai piedi di un affascinante villaggio tradizionale, molto pittoresco, con case in pietra e strade acciottolate. La sabbia è finissima e l’acqua è cristallina.

Possidi, nella parte occidentale di Kassandra, è una delle spiagge più lunghe, con circa 9 km di lunghezza. La spiaggia è caratterizzata da sabbia fine, acque turchesi e offre numerosi servizi turistici.

Fourka, nella parte centro-meridionale di Kassandra, è una spiaggia lunga circa 2 km ed è molto frequentata. La sabbia è fine e dorata e il mare trasparente e invitante. Meravigliosi i tramonti assolutamente da non perdere.

Kryopigi Beach, situata nel piccolo villaggio di Kryopigi, è una spiaggia molto famosa, lunga circa 500 metri. La spiaggia è caratterizzata da sabbia fine, acqua meravigliosamente trasparente e una splendida vegetazione che arriva fino alla spiaggia, da anni su questa spiaggia sventola la Bandiera Blu.

Mola Kaliva, nella parte nord-occidentale di Kassandra, è una spiaggia tranquilla e poco frequentata.. La spiaggia è circondata da verdeggianti colline e offre una vista spettacolare sul mare.

Possidi beach, la spiaggia sabbiosa si estende per circa 3,5 chilometri nel mare su una sottile lingua di terra, la cui forma cambia in base alle correnti. Molto bella la passeggiata per arrivare sulla punta anche se piuttosto impegnativa, consigliamo di farla con scarpe da camminare e possibilmente non nelle ore più calde.

Lasciando Kassandra scopriamo alcune indimenticabili  spiagge della selvaggia Sithonia.

Spathies, situata nella parte centrale di Sithonia, è una spiaggia tranquilla e poco frequentata, con sabbia fine e acque cristalline perfette per chi cerca una spiaggia isolata e tranquilla.

Natura allo stato puro e selvaggio a Karydi beach, con rocce frastagliate, profumati pini d’Aleppo e isole al largo, si può praticare snorkelling per scoprire un meraviglioso mondo sottomarino ricco di  coralli intatti. Ideale anche per praticare surf e kayak.

Il paradiso in terra si trova a Paradise beach una incredibile baia con piccole spiagge di sabbia finissima. Qui ci si può veramente rilassare lasciando la macchina nel parcheggio e percorrendo un breve sentiero ci si ritrova nell’Eden. Il simpatico bar sulla spiaggia offre un ricco e fresco menù con macedonie, frappè e aperitivi al tramonto.

Kalamitsi, situata nella parte meridionale di Sithonia, è una delle spiagge più belle della zona, perfetta per nuotare e fare snorkeling. La spiaggia è circondata da verdeggianti colline e offre una vista spettacolare sulla baia. Qui si trovano anche numerosi ristoranti di pesce.

Trani Ammouda, nella parte settentrionale di Sithonia, è una spiaggia lunga circa 1 km, caratterizzata da sabbia fine e acque cristalline. La spiaggia offre numerosi servizi turistici, tra cui ristoranti, bar e attività acquatiche.

Nikiti è una spiaggia lunga circa 3 km, caratterizzata da sabbia finissima e acque cristalline. E’ una spiaggia attrezzata dove si trovano bar e numerose taverne e ristoranti di pesce.

Koviou, situata nella parte centrale di Sithonia, è una delle spiagge più belle della zona, perfetta per nuotare e fare snorkeling. La spiaggia è circondata da colline verdeggianti.

Lagomandra, nella parte nord-occidentale di Sithonia, è una spiaggia lunga circa 1,5 km, offre numerosi servizi turistici, tra cui ristoranti, bar e attività acquatiche.

A conclusione si evidenzia che sia a  Kassandra che a Sithonia In quasi tutte le spiagge c’è la possibilità di scegliere tra spiaggia libera e attrezzata, anche se in alcune, ormai poche, non sono presenti strutture. Altra caratteristica interessante è la possibilità di occupare lettino e ombrellone pagando il solo costo della consumazione, una pratica molto apprezzata dai turisti, solo in periodi di alta stagione in alcune strutture si paga il noleggio.

Infine, ma non ultimo, occorre ricordare che la Grecia si è piazzata ancora una volta al secondo posto, a livello mondiale, dopo la Spagna, nella classifica 2022 delle “Bandiere Blu”, e che la verdeggiante prefettura di Halkidiki nel nord della Grecia guida la lista nazionale, con 96 “Bandiere Blu”.

Gabriel Betti

 

12/maggio/2023: Tesori Nascosti dell’Appennino Bolognese: alla scoperta delle Grotte di Soprasasso, antichi borghi, castelli fatati e chiese d’autore

Immerso nel cuore dell’Appennino bolognese, si nasconde un luogo poco conosciuto: le Grotte di Soprasasso, meraviglie naturali plasmate nel tempo da pioggia, vento e umidità, che danno vita a formazioni rocciose così complesse e perfette da rendere difficile credere che siano state create esclusivamente dalle forze della natura.

L’accessoprassasoso a queste grotte è stato a lungo difficile senza la guida di un esperto locale. Tuttavia, grazie a un gruppo di volontari di Riola di Vergato, un sentiero escursionistico reso agibile parte dalla zona di Cavalloro, facilitando l’accesso a questi tesori naturali. Il percorso è ben segnalato con cartelli, tronchi d’albero colorati e cavi di supporto.

Le Grotte sono tre. La Grotta di Soprasasso non è in realtà una grotta ma una larga insenatura che si insinua sotto allo sperone roccioso. Alla base, si è creata una sorta di larga seduta che, in alcuni punti, ricorda un trono. La Grotta dei Piatti è forse la più scenografica. È stata chiamata così per le tante cavità perfettamente rotonde che ricordano dei piatti. Quando si entra e ci si gira verso l’esterno, l’apertura triangolare della grotta regala un bellissimo scorcio sul cielo e sul panorama. La Grotta Buia è più difficile da raggiungere perché è posta in alto e la salita è difficile con il terreno sabbioso e può essere esplorata solo con una torcia perché si addentra in profondità nella roccia.
L’area circostante le Grotte di Soprasasso è intrisa di storia. Il sentiero stesso faceva parte della Linea Gotica, la poderosa opera difensiva fortificata costruita dai tedeschi durante la fase finale della seconda guerra mondiale per fermare l’avanzata anglo-americana verso nord.
Vicino al nucleo di Montecavalloro, già possedimento Matildico passato poi ai vescovi  di Bologna, indicato nelle antiche mappe come “Monte Cava l ‘oro” anche se non è certo se si tratti di un gioco di parole o di una antica presenza del prezioso metallo, sono ubicati due antichi borghi medievali Casa Monzone e Casa Costonzo che conservano intatto il fascino del Medioevo, la prima è giunta a noi praticamente intatta. Casa Costonzo, invece, importante edificio fortificato  databile tra il XIII e XIV secolo, citata  nell’Albo dei monumenti della Provincia di Bologna, ha subito un restauro che l’ha riportata all’antico splendore. Casa Costonzo fu sede della prima scuola medica medievale dell’Appennino Bolognese: merita ricordare che nel 1379 in tutto l’appennino esercitavano cinque medici: ben tre erano a Costonzo. In questi secoli l’arte medica rendeva bene e i medici di Costonzo risultavano essere i più ricchi proprietari della zona.  Dopo appena trent’anni, infatti vi sono testimonianze di altri medici nelle località vicine, tutti formatisi alla scuola di Costonzo.Casa Costonzo ha ospitato la prima scuola medica medievale dell’Appennino, e i suoi medici erano tra i più benestanti proprietari terrieri della regione.
Da Casa Costonzo in breve si scende a Riola di Vergato dove si trova l’unica opera italiana dell’arch. finladese Alvar Aalto. la chiesa di Santa Maria Assunta.
L’opera si ispira alla Natura circostante (il corso del fiume Reno e le grotte di Soprassaso) e alle costruzioni in pietra locali (il Parco Provinciale di Montovolo e il borgo della Scola). Lo stesso, commentando il progetto, disse: “Non voglio disturbare con il mio progetto ciò che Dio da sempre ha fatto in questo luogo”.
L’architetto si recò per la prima volta a Riola nel 1966 per prendere visione del terreno su cui edificare la nuova chiesa, prendendo conoscenza dei rilievi e degli studi preparatori, illustranti l’area su cui sarebbe nato il progetto a lui affidato. In questa occasione, colse il profilo dei tre monti circostanti: Monte Vigese, Montovolo e Monte di Vigo. Il maestro, in sintonia con la gente del luogo, invitò tutti a percorrere un cammino insieme per compiere questa grande impresa, sia a livello spirituale che fisico.
La funzionalità “organica” con cui il maestro progettò la sua opera, portò a considerare lo spazio e l’uomo nella loro sintonia, attraverso l’elemento luce che, grazie alla sua funzione descrittiva, genera la forma, la quale crea la struttura e la funzione. I termini ambiente e architettura, sostenuti da Alvar Aalto, non possono essere lasciati da parte nei suoi accostamenti con la luminosità del cielo, l’acqua del fiume che scorre e i colori della natura: il raggio di luce, il fiume e la chiesa diventarono così un tutt’uno.
Caratterizzata da pianta asimmetrica e da un’unica navata, dispone di vetrate sulla sommità che lasciano filtrare la luce, con un’intensità maggiore nella zona dell’altare, centro focale di tutto lo spazio. L’intera superficie interna è rifinita con rivestimento murale plastico di colore bianco – una soluzione che ne accresce la luminosità. La chiesa è l’edificio centrale di un complesso costituito anche da sagrato, campanile, casa canonica e opere parrocchiali
Un’altra attrazione imperdibile è la Rocchetta Mattei situata poco sopra Riola, nel comune di Grizzana Morandi, un castello da favola dall’architettura eclettica. Costruito a metà del XIX secolo dal conte Cesare Mattei, una figura di spicco nella società bolognese. Oggi il castello è aperto al pubblico ed è un vero spettacolo per gli occhi.
È un castello fiabesco unico nel suo genere per la combinazione di stili diversi e il labirinto di stanze interconnesse, cortili, passaggi, scalinate, archi, volte dipinte e torri.
La sua costruzione iniziò nel 1850 per volere del conte Cesare Mattei, che intorno a quel periodo, provato da varie delusioni sia politiche che private, aveva deciso di ritirarsi dalla vita cittadina. Si dedicò completamente alla costruzione della Rocchetta, un vero e proprio castello dallo stile unico e eclettico, e allo studio dell’ “elettromeopatia”, una pratica paramedica che unisce nozioni di naturopatia allo studio delle cariche elettriche. La personalità variegata e particolare del conte si riflette perfettamente nell’edificio, dove potremo osservare stanze e torri in stile moresco affiancate ad altre in stile medievale, magari collegate da scale con decorazioni liberty.
Sicuramente a rimanere più impressi nella memoria del visitatore sono il “Cortile dei leoni”, una riproduzione in scala ridotta del cortile dell’Alhambra di Granada, e la “Cappella”, la cui elegante alternanza di bianco e nero si ispira all’architettura della Mezquita (moschea) di Cordoba. La Rocchetta, dopo la morte di Cesare Mattei, passò prima al suo figlio adottivo e poi a un commerciante del luogo, che sfruttò la popolarità dell’edificio anche per aprire un albergo con annesso ristorante. Questa gestione “commerciale” durò fino agli anni ‘80, quando tutto il complesso venne abbandonato. Oggi gran parte della Rocchetta Mattei è visitabile grazie ai restauri della fondazione Carisbo di Bologna, che dal 2005 prosegue con i lavori per aprire al pubblico anche altre parti del castello.
L’Appennino bolognese nasconde un tesoro di bellezze naturali, storiche e architettoniche in grado di soddisfare le esigenze di tutti.

Gabriel Betti

 

29/aprile/2023: Un angolo di Spagna in Valtellina: il Castello Gaudì di Grosio

Nella pittoresca cittadina di Grosio, un piccolo paesino in provincia di Sondrio, nella parte nord-orientale della Valtellina, con circa 3500 abitanti e a 600 metri di altitudine, si trova un luogo magico e incantato che sembra essere stato preso direttamente dalla Catalogna di Antoni Gaudì. Si tratta del Castello Gaudì di Grosio, una costruzione davvero unica nel suo genere, che ricorda la famosa Casa Batllò e il giardino catalano del celebre architetto spagnolo.

Il Castello Gaudì di Grosio è stato costruito da Nicola Di Cesare, un costruttore abruzzese trapiantato in Lombardia, che ha deciso di costruirsi il proprio personalissimo castello con giardino annesso. Dopo circa quarant’anni di lavoro, l’artista è riuscito a trasformare quello che era un ammasso di rocce tipico di un ambiente montano in un “castello incantato”, dcastellogrosioove ovunque ti giri, puoi scorgere vasi, sculture, fontane e mosaici coloratissimi, forgiando la montagna rocciosa delle Alpi Retiche in un vero e proprio angolo di Paradiso.
Un lavoro paziente, illuminato e certosino che dura da più di 40 anni e ha regalato a Grosio e a tutti i suoi visitatori un piccolo pezzo di Barcellona in piena Valtellina.

Il giardino del Castello Gaudì di Grosio sembra essere stato preso direttamente dalla Barcellona di Antoni Gaudì, con sentieri, grotte, arcate, vasi e ben 207 scalini. I tasselli dei mosaici del castello sono realizzati partendo da materiale semplice come pezzi di vetro di bottiglie rotte o fanali di macchine presi dalle autorimesse. Altra particolarità del “castello” di Grosio sono le scritte incise su parapetti, specchi, scalini e sulle pavimentazioni in pietra, qui si possono leggere detti popolari, pensieri o auguri. Elemento importante è la natura, da cui l’artista ha ricavato alcuni materiali, ma soprattutto che grazie a fiori e piante fa da contorno all’opera architettonica.

La struttura è privata ma il proprietario, Nicola di Cesare, permette di visitarlo su richiesta. Per raggiungere il Castello Gaudì di Grosio è necessario arrivare nel borgo e poi raggiungere via Rovaschiera che si trova al centro del paese, sulla sponda rocciosa che lo protegge.

Il Castello Gaudì di Grosio è diventato un’attrazione turistica sempre più popolare negli ultimi anni, grazie alla sua bellezza unica e alla sua somiglianza con le opere di Antoni Gaudì. Non perdete l’occasione di visitare questo angolo di Spagna in Valtellina, una vera e propria gemma nascosta tra le montagne lombarde.

quali altre attrazioni offre grosio

Oltre al Castello Gaudì di Grosio, la cittadina offre molte altre attrazioni per i visitatori. Grosio è un luogo ricco di storia e cultura, con numerosi monumenti e musei che meritano una visita.

Uno dei siti più importanti è la Basilica di San Giorgio, un capolavoro dell’arte romanica situato nel centro storico della città. La basilica è stata costruita nel XII secolo ed è famosa per i suoi affreschi e le sue sculture, che rappresentano una delle più importanti testimonianze dell’arte medievale in Lombardia.

Un’altra attrazione imperdibile è il Museo Palazzo Besta, situato in un antico palazzo nobiliare del XV secolo. Il museo ospita una vasta collezione di opere d’arte e manufatti storici, tra cui dipinti, sculture, mobili antichi e oggetti d’arte orientale.

Per gli amanti della natura, Grosio offre numerose possibilità di escursioni e trekking nelle montagne circostanti. Tra le destinazioni più popolari ci sono il Parco Nazionale dello Stelvio, il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e la Riserva Naturale della Val di Mello.

Infine, Grosio è famosa per la sua tradizione culinaria, con numerosi ristoranti e trattorie che offrono specialità locali come i famosi pizzoccheri della Valtellina, la bresaola e i formaggi tipici della regione.

Gabriel Betti