30/settembre/2022: Signori in carrozza con TrEno

Un viaggio d’altri tempi grazie a un progetto innovativo denominato TrEno che a bordo delle storiche carrozze Centoporte degli Anni Trenta, con sedili in legno che richiamano la struttura delle diligenze, trainate da una centenaria locomotiva a vapore o da locomotori diesel, partendo dalla stazione di Torino Porta Nuova porta il viaggiatore lungo linee ferroviarie dismesse come la Alessandria-Canelli-Castagnole Lanze-Cavallermaggiore, che tornano così a rivivere nei giorni dei TrEni. Un vero viaggio d’altri tempi, decisamente slow, immerso tra i paesaggi collinari ricoperti di vigneti, su cui svettano borghi medievali, chiesette e castelli, nel territorio compreso tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo.

TrEno nasce da un’idea di Edoardo Vallarino Gancia, esponente di una delle più importanti famiglie di produttori vinicoli piemontesi e di Gianluigi Barone, imprenditore con la passione per la mobilità dolce, fondatore di una società di taxi a pedali a Milano. ed è realizzato in collaborazione con Fondazione Fs, che oltre a noleggiare i treni è di supporto anche per tutto ciò che attiene alla logistica e alla composizione degli itinerari.

«È la prima volta in cui i treni storici in Italia non vendono soltanto il biglietto del treno, ma un pacchetto di esperienze – afferma Gianluigi Barone – Per forza dobbiamo vendere anche solo i biglietti ferroviari, ma l’esperienza che proponiamo è una moltiplicazione di attività che vengono fatte nel corso della giornata. I TrEni sono stati circa una ventina nel 2022, sempre da Torino, verso altrettante destinazioni, spesso in concomitanza con eventi di richiamo, come la Corsa delle Botti a Nizza Monferrato, il Palio di Asti, il Torneo dei tre borghi a Neive, tutte esperienze che portano a fare conoscere il territorio in maniera completamente diversa nell’arco di una giornata, offrendo una moltitudine di esperienze e attività. Chiuderemo il 13 dicembre con la visita del mercatino di Natale ad Asti. Al momento i nostri pacchetti sono acquistabili solo online, ma stiamo riscuotendo un forte interesse da parte dei tour operator di cui siamo molto felici».

Un esempio per tutti la tratta che porta a Canelli, capitale mondiale del Moscato e sede del quartier generale della Gancia, dove nel 1865 fu creato il primo spumante nelle cantine che nel 2014 sono state diventate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco denominate Cattedrali Sotterranee. Un labirinto di gallerie monumentali che sono veri capolavori di ingegneria e architettura, appartenenti alle più importanti aziende spumantiere locali, con nomi altisonanti come Bosca, Bocchino, Contratto, Coppo e la stessa Gancia, che si snodano per circa 20 chilometri sotto la collina tufacea su cui sorge il vecchio borgo. Alcune sono talmente imponenti da essersi meritate l’appellativo di “cattedrali sotterranee”.

Il pacchetto include la visita alle cantine e la degustazione di vini, il pranzo al ristorante “I meravigliati”  e la visita guidata al Borgo medioevale di Canelli, lungo la via Sternìa, una strada acciottolata con pietre di fiume un tempo percorsa dai carri trainati dai buoi carichi di botti di vino, che si snoda tra piazzette, palazzotti storici, chiese barocche e opere artistiche ispirate al tema dell’amore. Il percorso è infatti anche chiamato Via degli Innamorati da quando il noto illustratore francese Raymond Peynet, creatore dei celebri “Fidanzatini”, visitò Canelli nel 1983, lasciando in ricordo una piastrella disegnata. In cima al borgo troneggia il Castello Gancia, attuale residenza della famiglia Gancia, che sorge sul sito di un castrum edificato nell’XI secolo a difesa della via commerciale che univa Asti e Savona. Demolito dagli Spagnoli nel 1617 durante la Guerra di Secessione del Monferrato, fu riedificato a fine ‘600 nella forma di un elegante palazzo a pianta quadrata dai marchesi Scarampi Crivelli, per essere poi acquistato dai Gancia a inizio ‘900. Il complesso è circondato da terrazze e da un giardino all’italiana che viene aperto in esclusiva per i TrEnoturisti, da cui si può ammirare lo spettacolare panorama delle colline del Moscato Patrimonio Unesco.

Gabriel Betti

 treno

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