Rassegna Interrail: “Vivace Copenaghen: Tra Storia, Cultura e Vita Notturna”

Dopo un riposante sonno e una ricca colazione, il nostro primo giorno intero a Copenaghen ha preso il via con l’intento di visitare il Castello di Rosenborg. Durante il tragitto, tuttavia, siamo incappati nell’incantevole Giardino Botanico. L’ingresso gratuito ci ha convinti a concederci una pausa di circa trenta minuti, un tempo ben speso immersi nel verde rigoglioso, un’esperienza che consiglio anche per una breve sosta.

Raggiunto il castello, abbiamo acquistato il biglietto studenti a 15 euro e affrontato una breve attesa per entrare. Ricordatevi che gli orari di ammissione variano in base ai giorni, quindi è consigliabile informarsi preventivamente per scegliere il momento più opportuno per la visita.

Il castello non ha tradito le nostre aspettative: è un vero e proprio tuffo nella cultura danese, esplorando diverse sfaccettature, dall’architettura alla produzione di armi e gioielli. La sala dei gioielli, in particolare, merita una menzione speciale per la meticolosità con cui è mantenuta.

Definirei il castello una tappa imprescindibile per chiunque visiti la capitale danese. Per esplorarlo completamente occorrono dalle un’ora e mezza alle due ore, un tempo che trascorre in maniera piacevole e rapida. Dopo la visita, potete godervi il parco adiacente e sfruttare l’occasione per un pranzo al sacco.

Il nostro pomeriggio è stato dedicato a uno dei quartieri più discussi di tutta la Danimarca e forse d’Europa: il quartiere indipendente di Christiania, gestito da una comunità hippie e noto per essere una sorta di enclave senza regole, dove quasi tutto è permesso.

Varcando il suo ingresso, si percepisce immediatamente una netta differenza rispetto al resto della città. Tra bancarelle che vendono sostanze stupefacenti, muri impreziositi da street art e abitazioni costruite con materiali di recupero, l’atmosfera è decisamente unica.

Tuttavia, se dovessi dire che Christiania offre un’esperienza senza precedenti, probabilmente esagererei. Probabilmente, in passato, per ragioni culturali, il quartiere aveva un impatto più significativo sulla città e un certo fascino trasgressivo. Oggi, sembra più una mossa turistica per vendere prodotti illeciti a giovani in viaggio. Nonostante ciò, suggerisco di visitarlo per formarsi un’opinione personale e comprendere il suo vero significato.

Dopo la visita, ci siamo diretti vicino alla piazzetta dopo il ponte di Inderhavnsbroen per un aperitivo, godendoci la compagnia di altri giovani e la vista del sole che tramonta sui canali. La serata ci ha poi portati a Popl Burger, rinomato per servire uno dei migliori hamburger al mondo. Nonostante l’indiscutibile qualità degli ingredienti, i 30 euro spesi non hanno pienamente soddisfatto le aspettative.

Con la serata ancora giovane e lo stomaco pieno, l’idea era quella di visitare un club per divertirci e socializzare. Purtroppo, abbiamo scoperto che l’ingresso nei locali nel weekend è riservato ai maggiori di 21 anni e, dato che uno di noi non aveva ancora raggiunto quell’età, abbiamo optato per un bar esterno. Questa scelta si è rivelata fortunata, poiché abbiamo incontrato altri ragazzi con cui abbiamo trascorso una serata indimenticabile.

 Gabriel Betticopenaghen2

Rocambolesco Interrail: Da Berlino a Copenaghen in un Giorno Indimenticabile

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Come definire il nostro viaggio da Berlino a Copenaghen il 17 agosto? Direi rocambolesco, ma ora mi spiego…

La mattina, lasciando Berlino, ci siamo diretti alla stazione di Berlino Hbf con un tram comodo e veloce. Il viaggio fino ad Hamburg Hbf è stato breve e indolore, durando dalle 10:38 alle 12:21. Tuttavia, i veri problemi sono iniziati una volta arrivati ad Amburgo. Prima o poi doveva succedere, tutto era andato troppo bene fino a quel momento.

Il nostro treno delle 12:35 era stato soppresso. Senza sapere cosa fare, ci siamo diretti al centro assistenza, dove ci hanno informato, in maniera piuttosto scortese e sbrigativa, che avremmo dovuto prendere il treno successivo, perdendo le prenotazioni dei posti che avevamo pagato. Abbiamo fatto richiesta per un rimborso, che non è mai arrivato.

Aspettando il treno, ci siamo resi conto che la situazione era ancora più complicata. Le persone dei treni precedenti e di quello delle 12:53 aspettavano tutti lo stesso treno, il che significava che non ci sarebbero stati posti a sedere liberi. Nonostante ciò, siamo riusciti a trovare posto in prima classe, dove tecnicamente non avremmo dovuto sederci. Questa decisione non è stata vista di buon occhio dai controllori tedeschi, che ci hanno costretto a rimanere in piedi, nonostante i posti liberi accanto a noi. La situazione ha creato non pochi problemi, scatenando lamentele e discussioni con i controllori.

Fortunatamente, i controllori danesi, arrivati dopo un rigoroso controllo doganale per entrare in Danimarca, hanno mostrato più comprensione. Ci hanno permesso di sederci nei posti vuoti anche in prima classe. Da quel momento in poi, il viaggio è proseguito tranquillamente, attraversando addirittura il mare in treno, un’esperienza davvero suggestiva.

Nonostante disagi e ritardi, siamo arrivati a Copenaghen alle 18:15, con 45 minuti di ritardo sull’orario previsto. E dopo soli 30 minuti di camminata, siamo arrivati al nostro ostello, il Globalhagen Hostel. L’ostello era accogliente, situato in una strada vivace piena di bar e giovani. All’interno, c’era una zona comune dove si tenevano concertini e open mic. Le stanze erano nella norma, la cucina ben attrezzata, ma i bagni lasciavano a desiderare. Delle docce, solo una funzionava e senza luce, costringendoci a usare il telefono come torcia durante la doccia, una situazione alquanto comica.

Dopo una cena rilassante per riprenderci dal viaggio, abbiamo deciso di fare una passeggiata verso The King’s New Square, esplorando anche le zone vicine all’ostello. La piazza era incantevole, e la passeggiata lungo la via dei ristoranti, che costeggia un canale, ci ha condotto fino a Ophelia Beach. Lì, abbiamo assistito alla spettacolare vista di Copenaghen di sera, con le luci che illuminavano la città. Dopo un viaggio così complesso, quella vista era proprio ciò di cui avevamo bisogno per rilassarci e realizzare di essere arrivati nella bellissima Copenaghen.

Gabriel Betti

 

Inverno in Austria tra sci cultura e avventura

L’inverno  weissenseeè la stagione perfetta per esplorare le meraviglie delle Alpi austriache, e le località di Sillian, Lienz e Weissensee offrono opportunità turistiche eccezionali. Queste pittoresche località sono rinomate per i loro paesaggi mozzafiato, le piste da sci di prima classe e le attività all’aria aperta che attirano visitatori da tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo le affascinanti opportunità turistiche che queste tre destinazioni hanno da offrire durante la stagione invernale.

Ad un passo dal confine italiano in Osttirol si trova Sillian, una delle mete preferite dagli amanti degli sport invernali. La sua posizione privilegiata offre accesso a numerose piste da sci, perfette per sciatori di tutti i livelli. Il comprensorio di sport invernali si trova ad un’altitudine tra i 1.100 e i 2.407 m . Dall’area sciistica puoi goderti una splendida vista sulle cime circostanti, anche oltre il confine. L’area sciistica comprende 22 km di piste di vario livello di difficoltà, come anche uno sci club per i bambini, il “Boboclub” con animazione e divertimento. Gli Snowboarder invece possono sfogarsi nello snowpark con vari elementi come kick, yellow snow, tavole ed altro. Le piste sono adatte sia a principianti che ad esperti. Direttamente presso la stazione a valle si trova un piccolo skilift, ideale per imparare a sciare. L’area è inoltre dotata dei più moderni impianti di innevamento artificiale. Sillian è anche un punto di partenza ideale per escursioni con le racchette da neve e per emozionanti giri in slitta.

Sempre nel Tirolo orientale a circa 40 minuti da Sillian si trova Lienz.

Situata lungo il fiume Drava, Lienz è una città ricca di storia e cultura ed è famosa per il suo mercatino natalizio, che trasforma il centro storico in un’atmosfera magica durante le festività. Per gli amanti dell’avventura, c’è la possibilità di praticare lo snowkite sul vicino Lago Tristach o di fare escursioni con le ciaspole lungo i sentieri innevati.

 Durante l’inverno, questa incantevole città diventa un centro per gli sport invernali e offre una vasta gamma di attività. Gli appassionati di sci di fondo possono godere di chilometri di piste panoramiche immerse nella quiete della natura.

Per gli appassionati di sci ci sono varicomprensori sciistici nei dintorni. che offrono fino a 40 km di piste (Großglockner Resort Kals-Matrei). I più alti comprensori sciistici nel Distretto di Lienz raggiungono altitudini fino a 2.683 m (St. Jakob im Defereggental – Brunnalm). Nostro consiglio: il migliore rapporto prezzo-prestazioni lo si trova nel comprensorio sciistico Großglockner Resort Kals-Matrei.

Da Lienz è anche possibile fare una bella escursione allo spettacolare lago di Weissensee nella regione austriaca della Carinzia. Il Weissensee, il lago naturale più grande delle Alpi orientali , offre un’esperienza invernale unica. Non per caso questa regione è stata premiata con il „Premio europeo per il turismo e l’ambiente“ e proclamata recentemente Parco Naturale.

Durante i mesi più freddi, il lago si trasforma in una vasta superficie di ghiaccio perfetta per una serie di attività. Gli amanti del pattinaggio su ghiaccio possono godere di chilometri di piste ben preparate, mentre coloro che cercano una sfida possono partecipare a competizioni come il famoso “Alternatieve Elfstedentocht”, una gara di pattinaggio su lunghe distanze. Il Weissensee offre anche l’opportunità di provare la pesca sul ghiaccio, una tradizione locale affascinante e unica.

 Un consiglio per tutti gli sciatori e gli snowboardisti è il piccolo impianto sciistico Weissensee. Piste ben preparate, una seggiovia e quattro sciovie garantiscono un divertimento indimenticabile per tutta la famiglia. Accoglienti baite invitano a soffermarsi. Lo ski bus gratuito fino alla stazione a valle parte da ogni paese della zona intorno al lago.

Esiste anche la possibilità di prendere lo ski bus gratuito fino a Nassfeld – il più grande centro sciistico della Carinziache si trova direttamente al confine tra l’Austria e l’Italia. con 110 km di piste, tantissima neve e sole.

Il Weissensee è un vero paradiso per sci di fondo: 65 km di piste sono a vostra disponibilità. La valle Weissensee è una delle più preferite zone per sci di fondo. Il microclima delle alpi carniche attorno al monte Nassfeld è particolarmente favorevole per una nevicata abbondante.

Con i suoi 6,5 m² di grandezza il Weissensee è il più grande lago d’Europa che d’inverno è completamente gelato e preparato. Da metà dicembre fino a marzo oltre ai pattinatori si possono vedere anche slitte trainate a cavalli ed escursionisti. Un proprio team si dedica solo alla cura di 25 km di piste per il pattinaggio, lo stock sport, hockey sul ghiaccio e pattinaggio di velocità.

Gabriel Betti

 

Sci: Avvio di stagione promettente

La voglia di montagna invernale da parte degli italiani, viste le numerose presenze registrate in quest’avvio di stagione  sembra sia molto alta.

Da parte delle diverse stazioni invernali italiane si registra un cauto ottimismo, con presenze superiori allo scorso anno, di oltre il 10%.

Dopo un S. Ambrogio con le stazioni sciistiche alpine ben innevate e con impianti aperti al 90% si è arrivati al periodo di Natale/Capodanno che, ha registrato il ritorno della neve fresca, con l’immensa gioia dei numerosissimi amanti della montagna che hanno letteralmente invaso le diverse stazioni sciistiche fino alla Befana.

L’inizio di gennaio 2024 grazie alle basse temperature sta poi consentendo un ottimo mantenimento delle piste, cosa che invoglierà sicuramente tanti altri amanti della montagna invernale a recarsi nelle diverse stazioni invernali.

Gabriel Betti

 

Jungfraujoch: per ammirare il mondo dalla stazione ferroviaria più alta d’Europa

jungfraujochCon un’altezza di 3.463 metri sul livello del mare, lo Jungfraujoch è la stazione ferroviaria più alta d’Europa servita dalla ferrovia della Jungfrau, che si estende per 9 chilometri dalla stazione di Kleine Scheidegg (a 2.061 m sul livello del mare).

Situata in Svizzera nell’omonimo massiccio montuoso, lo Jungfrau, in tedesco “Sella della fanciulla”, è una sella del ghiacciaio che collega le montagne Jungfrau e Monch delle Alpi Bernesi. Lo Jungfrau, detta anche Top of Europe, è la vetta più alta con i suoi  4.158 metri. Immerso nel cuore delle Alpi svizzere il sistema Jungfrau-Aletsch, patrimonio naturale dell’UNESCO, è uno dei luoghi più iconici da visitare in Svizzera. Ammirare il ghiacciaio dell’Aletsch da un lato e il Mittelland fino ai Vosgi dall’altro è un vero e proprio piacere per gli occhi e per l’anima.
Nel corso degli anni,lo Jungfraujoch è stato arricchito da molte attrazioni, come l’osservatorio astronomico di Sphinx, il Palazzo di Ghiaccio, la Funicolare Eiger Express, lo Snow Fun Park, il Lindt Swiss Chocolate Heaven e molto altro ancora.
Lo stesso viaggio in treno a cremagliera per raggiungere lo Jungfraujoch è un’esperienza unica e affascinante. Partendo da Interlaken, il percorso si snoda attraverso paesaggi alpini incantevoli, regalando ai passeggeri viste di ghiacciai e montagne imponenti. Al suo arrivo, la vista panoramica sulle vette dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau accoglie i visitatori in un ambiente di pura meraviglia.
Uno delle attrazioni più affascinanti dello Jungfraujoch è lo “Sphinx Observatory”, un centro di ricerca di fama mondiale. Situato in uno dei punti più alti della stazione, l’osservatorio  offre una vista spettacolare a 360 gradi sul paesaggio alpino e una terrazza panoramica che permette ai visitatori di avvicinarsi al cielo.
Si accede al punto panoramico direttamente dalla stazione dei treni prendendo un ascensore capace di coprire i 117 metri di dislivello in pochi secondi. Arrivati in cima dire che la vista è spettacolare pare quasi riduttivo, visto che si possono ammirare le cime dello Jungfrau, dell’Eiger e del Mönch da una posizione privilegiata e sembra quasi di poterle toccare. C’è poi il ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande d’Europa, a fare bella mostra di sé. Nelle giornate limpide dall’osservatorio si possono vedere le montagne anche dell’Italia, della Francia e della Germania. Poco distante dallo Sphinx si trova anche il Glacier Plateau, un’altro punto panoramico direttamente sul ghiacciaio.
Per i più allenati un’attività da non lasciarsi sfuggire è la passeggiata al Mönchsjoch Hut, un suggestivo rifugio costruito sulle pareti del Mönch. Si tratta di un sentiero lungo circa 2,5 chilometri in leggera salita. Se si vuole qualcosa di più tranquillo poco distante dalla stazione d’arrivo dei treni da vedere sicuramente l’Alpine Sensation, una mostra multimediale allestita all’interno di un lunghissimo tunnel scavato nella roccia. Più in basso c’è invece lo spettacolare Ice Palace, un luogo straordinario costituito da corridoi e sale completamente scavati nel ghiaccio in cui sono esposte meravigliose sculture, ovviamente di ghiaccio. Tornando all’esterno, nella stagione estiva, da maggio a metà ottobre, è presente lo Snow Adventure Park, dove è possibile sciare o fare snowboard, andare in slittino o fare zipline. Insomma un vero e proprio paradiso per gli amanti degli sport sulla neve anche grazie alle piste innevate quasi tutto l’anno, adatte sia ai principianti che agli esperti,
Lo Jungfraujoch è meta ideale per i viaggiatori in cerca di un’esperienza che unisca natura, avventura e cultura in un unico viaggio, Se siete alla  ricerca di autenticità lo Jungfraujoch non è solo una meraviglia dell’ingegneria ferroviaria, ma un portale verso una bellezza naturale incontaminata, ricca di storia e cultura alpina. Un’esperienza che tocca il cuore e rimane impressa nella memoria.

Gabriel Betti

 

Rassegna Interrail: “Sapori e Scoperte Notturne a Berlino: Tra Ramen, Club e Passeggiate Storiche”

La serata a Berlino ha preso il via nel ristorante Marubi Ramen Japanische & Shanghai
Spezialitäten. Affermo senza esitazione che qui ho gustato il miglior ramen della mia vita.
L’atmosfera intima del locale, con pochi coperti e frequentato prevalentemente da giovani,
ha reso l’esperienza ancora più speciale. Per una spesa di 20 euro, abbiamo goduto di un
antipasto con ravioli, una birra e un ramen indimenticabile. Un consiglio per i visitatori: fate
attenzione al livello di piccantezza, specialmente se non siete abituati!
Essendo a Berlino, capitale mondiale dei club, non potevamo esimerci dal vivere una tipica
serata berlinese in uno dei suoi innumerevoli club. Indipendentemente dai gusti musicali,
l’esperienza è assolutamente autentica e memorabile. Un suggerimento: preparatevi a
rispettare regole ferree per l’accesso, per farvi capire il livello, prima di entrare procedevano
con l’applicazione di adesivi sulle telecamere dei cellulari per impedire le foto all’interno.
Un’esperienza unica da non perdere!
Dopo una notte movimentata e con poche ore di sonno, il giorno seguente abbiamo optato
per un’attività più tranquilla: la visita al famosissimo zoo di Berlino, quello stesso immortalato
nel libro. Lo zoo è vasto come una piccola città e può occupare un’intera giornata. Tuttavia,
se è la vostra prima visita a Berlino e disponete di meno di cinque giorni, considerate che la
città offre molte altre attrazioni. Nel nostro caso, la scelta è stata dettata dalla stanchezza e
dalla già profonda conoscenza della città.
Abbiamo concluso la visita allo zoo verso le 17:30, lasciandoci il tempo di esplorare i punti
più famosi di Berlino in un orario meno affollato. La nostra prima tappa è stata Checkpoint
Charlie. Sebbene oggi sia diventato un’attrazione turistica di dubbio gusto, la sua importanza
storica rimane indiscutibile. Nei dintorni, varie installazioni storico-sociali offrono
un’immersione emotiva nella storia di questa tragica pagina del passato.
Il culmine emotivo della giornata è stato raggiunto al Memoriale per gli Ebrei Assassinati
d’Europa. Questo imponente allestimento architettonico è particolarmente commovente al
tramonto, un momento in cui la sua bellezza e importanza culturale si manifestano
pienamente.
Per concludere la nostra passeggiata su una nota più leggera, ci siamo diretti verso la Porta
di Brandeburgo, che domina con la sua imponenza la Pariser Platz, un luogo di eleganza
infinita grazie ai suoi palazzi storici perfettamente conservati.
Dopo una giornata intensa, siamo tornati in ostello per preparare gli zaini prima di cena. La
scelta è caduta su un eccellente ristorante vietnamita nella stessa zona. Con la pancia
piena, ci siamo diretti verso Potsdamer Platz per un drink tra i giochi di luce dei grattacieli,
un modo perfetto per salutare la splendida Berlino

Gabriel Bettiberlinoart2

Rassegna Interrail “Dalle Luci di Praga alle Vibrazioni di Berlino: Un Viaggio Tra Storia e Cultura”

Per chi ci ha seguito nei precedenti articoli, saprà che la nostra avventura a Praga si è
conclusa con una memorabile serata sul Ponte Carlo. Ora, riprendiamo il racconto dalla
mattina seguente, pronti a dirigerci verso la nostra prossima destinazione: Berlino.
Prima di immergerci nelle vivaci strade berlinesi, è doveroso fare un breve preambolo. Tra
tutte le città che ho visitato, Berlino è quella che conosco meglio, avendoci già trascorso
diversi soggiorni. Nonostante ciò, la necessità di una tappa intermedia e l’irresistibile fascino
di una città che non smette mai di sorprendere, ci hanno spinto a pianificare un soggiorno di
due notti, concedendoci un giorno e mezzo per esplorarla a fondo.
La mattinata è iniziata con una passeggiata all’alba e una colazione a base degli avanzi
delle nostre precedenti spese. Successivamente, abbiamo preso il treno per la capitale
tedesca. Il viaggio, durato circa 4 ore e 30 minuti, è trascorso velocemente, occupati
com’eravamo a pianificare le nostre attività per la breve permanenza in città.
Una volta arrivati alla stazione, abbiamo optato per la Welcome Card, una scelta
conveniente per chi intende utilizzare la metropolitana. Dato che le attrazioni di Berlino non
sono sempre vicine tra loro, questa opzione si è rivelata particolarmente pratica.
La nostra prima tappa è stata l’ostello, situato vicino alla fermata U Senefelderplatz.
Abbiamo scelto questa zona per la sua vivacità serale, caratterizzata da bar e ristoranti
etnici a prezzi accessibili, nonché per la sua popolarità tra i giovani della città. Nonostante il
desiderio di esplorarla subito, un fitto programma di visite ci attendeva.
Il nostro itinerario culturale è iniziato con l’Isola dei Musei, un’area centralissima che ospita
una varietà di musei. Sfortunatamente, quel giorno non era possibile acquistare un pass
unico per tutti i musei, ma abbiamo comunque approfittato dei biglietti a prezzo ridotto per
studenti e giovani, spendendo circa 5 euro a museo – un affare, considerando la qualità
delle collezioni.
La nostra prima scelta è ricaduta sull’Altes Museum, famoso per la sua eclettica collezione di
antichità classiche. Tra i suoi tesori spiccano vasi dipinti, il “Ragazzo che prega” e
affascinanti frammenti architettonici etruschi, che si integrano perfettamente con
l’architettura classicista dell’edificio.
Dopo circa un’ora e quindici di visita, abbiamo proseguito con il Museo dell’Antichità del
Vicino Oriente, dove la riproduzione in scala 1:1 della Porta di Ishtar è un vero e proprio
gioiello. Infine, abbiamo concluso la nostra giornata museale con un’immersione nell’arte
presso l’Antica Galleria Nazionale, ammirando opere che spaziano da Goethe al Realismo.
Nonostante non abbiamo potuto visitare tutti i musei dell’Isola per questioni di tempo, quelli
che abbiamo scelto si sono rivelati estremamente interessanti. Per gli appassionati di musei,
consiglio vivamente di acquistare l’abbonamento, scegliere un giorno poco affollato e
lasciarsi trasportare dalla ricchezza storica e culturale di queste straordinarie istituzioni.
Conclusa la nostra esplorazione museale, abbiamo deciso di rientrare a piedi all’ostello,
passando per la modernissima Alexanderplatz, cuore pulsante del commercio berlinese.
Questa scelta ci ha permesso di assaporare l’anima vivace della città e, per una felice
coincidenza, di individuare il ristorante per la nostra cena, situato proprio sotto il nostro
ostello.

Gabriel Bettiberlinoart1

Padola e la Ski Area Val Comelico meta ideale per famiglie e per sciatori

Padola, situata nella regione del Veneto, nel cuore delle Dolomiti, è una destinazione rinomata per la sua bellezza naturale mozzafiato e la sua autentica atmosfera di villaggio di montagna. Circondata da imponenti vette delle Dolomiti, offre panorami spettacolari e un’ampia gamma di attività invernali. Dalle piste da sci alpinismo alle escursioni con le racchette da neve, Padola ha qualcosa da offrire a tutti e offre un’esperienza unica nel turismo invernale. Con la sua posizione strategica e i collegamenti sciistici al vicino comprensorio di San Candido, Padola è diventata una meta ideale per gli amanti dello sci e degli sport invernali.

La Ski Area Val Comelico fa infatti parte del “Dolomiti Superski”, il più grande comprensorio sciistico del mondo con 115 km di piste da sci e 31 impianti di risalita e dove è valido un unico skipass tra il Veneto e l’Alto Adige-SüdTirol. Le piste da sci che da Padola raggiungono i 2000 metri del Col d’la Tenda, sono uno dei punti di partenza del suggestivo itinerario “Parco naturale UNESCO Dolomiti”, una meravigliosa esperienza sci ai piedi per scoprire le Dolomiti di Sesto e Val Comelico.
E’ ormai avviato il progetto che vedrà a breve il collegamento sciistico tra le due vallate. Al momento è attivo il servizio ski-bus “SALTO” tra Padola – Valgrande – Passo Monte Croce – Sesto, messo a disposizione dalla società 3 Zinnen SpA.  Quando l’innevamento è uo è già possibile arrivare da San Candido sci ai piedi e tornare con il bus.
Preparatevi alla vista di scenari di incomparabile bellezza, dalla Croda da Campo alla Cima Bagni, Monte Popèra, Cima Undici e Croda Rossa, con le ammirevoli Tre Cime di Lavaredo, la cima Dodici e i Tre Scarperi fino alla Rocca dei Baranci.
E’ proprio vero che partendo dalla Val Comelico le Dolomiti si vedono meglio.
Gli amanti dello sci alpino e dello snowboard troveranno una vasta scelta di piste adatte a ogni livello di abilità nel comprensorio di San Candido. Dai principianti agli sciatori esperti, ci sono piste per tutti i gusti. L’area è dotata di moderni impianti di risalita che garantiscono tempi di attesa minimi e un facile accesso alle piste. Inoltre, l’ambiente montano offre scenari suggestivi e la possibilità di praticare freeride in zone appositamente designate.
Per chi preferisce lo sci di fondo o le escursioni invernali, il comprensorio di San Candido offre una vasta rete di sentieri ben mantenuti. I percorsi attraversano boschi incantati e paesaggi innevati, offrendo un’esperienza unica immersa nella natura. Gli appassionati di escursioni invernali troveranno anche itinerari dedicati alle racchette da neve, che consentono di esplorare angoli nascosti delle montagne circostanti.
Dopo una giornata sulle piste, Padola e San Candido offrono numerose opportunità per rilassarsi e gustare la cucina locale. I rifugi di montagna lungo le piste offrono specialità regionali e una calorosa accoglienza, permettendo di rifocillarsi con piatti tipici e godere dell’atmosfera tradizionale delle Dolomiti. Inoltre, entrambe le località offrono una vivace scena dell’après-ski, con bar e locali che organizzano eventi serali e intrattenimento dal vivo.
Padola è dotata di una vasta gamma di servizi e strutture, ideali per accogliere i turisti durante la stagione invernale. Ci sono numerosi hotel, chalet, appartamenti e rifugi di montagna disponibili per il soggiorno, offrendo comfort e ospitalità ai visitatori. Inoltre, è possibile noleggiare attrezzature da sci e snowboard direttamente in loco, semplificando l’organizzazione del viaggio per coloro che non hanno il proprio equipaggiamento.
Per coloro che desiderano migliorare le proprie abilità sugli sci o imparare da zero, Padola e San Candido offrono scuole di sci di alta qualità. I maestri esperti sono disponibili per lezioni private o di gruppo, adattandosi alle esigenze e al livello di ogni singolo sciatore. Le scuole di sci sono ideali per i principianti che desiderano imparare le basi dello sci o dello snowboard, così come per gli sciatori più esperti che desiderano affinare le proprie tecniche.
Oltre allo sci e allo snowboard, ci sono molte altre attività invernali da sperimentare a Padola. È possibile fare escursioni con le ciaspole lungo i sentieri panoramici, provare lo sci alpinismo per esplorare le vette delle Dolomiti o addirittura fare una romantica passeggiata in slitta trainata da cavalli. Queste attività offrono un modo diverso per godersi la neve e scoprire la bellezza naturale della regione.
Se desideri prenderti una pausa dagli sport invernali, Padola è un punto di partenza ideale per escursioni e visite turistiche nella regione circostante. Le Dolomiti offrono una serie di itinerari mozzafiato, tra cui le Tre Cime di Lavaredo, il Lago di Braies e il Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto. Questi luoghi spettacolari sono facilmente accessibili da Padola e offrono panorami indimenticabili e opportunità per immergersi nella natura incontaminata.

Gabriel Betti

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Interrail a vent’anni la vacanza perfetta. Una Nuova Esplorazione di Praga: Dalla Modernità alla Natura

Alla fine di una sostanziosa pausa pranzo, abbiamo deciso di dirigersi verso piazza Venceslao,
vogliosi di esplorare questa via moderna e commerciale di Praga con la luce del giorno. La
vivacità di questa strada, che rappresenta il lato contemporaneo della città, ci ha offerto un
piacevole contrasto con l’architettura storica di Praga. Non abbiamo resistito alla tentazione
di fare una pausa caffe, assaporando una tazza calda mentre osservavamo la folla di
passanti.
Tornati in ostello, la cena è stata un affare internazionale: una deliziosa pasta condivisa con
nuovi amici italiani e spagnoli. Il legame culinario ha rafforzato la nostra amicizia e ci ha
portato a trascorrere la serata insieme, immergendoci nella vivace vita notturna di Praga.
Abbiamo scelto il “The Dubliner Irish Bar”, un pub irlandese molto rinomato, e la serata non
ha deluso: ottima birra, persone amichevoli e molte risate.
Il giorno seguente, la sveglia è suonata presto. Avevamo un programma ricco, focalizzato
sulle gemme nascoste di Praga. Abbiamo iniziato con la Casa Danzante, un edificio che
omaggia la celebre coppia di ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers. Purtroppo, alcuni dei
nostri piani, come la visita alla biblioteca e la sua affascinante torre di libri, non sono andati
come sperato a causa di imprevisti. Tuttavia, la giornata ha avuto una svolta con la visita al
museo della Pilsner. Questo non è un semplice museo della birra, ma un’esperienza
coinvolgente che racconta la storia di una delle case birraie più antiche del mondo attraverso
allestimenti innovativi. E, naturalmente, abbiamo concluso la visita degustando tre diverse
spillature di birra, compresa quella chiamata “latte”, ideale per le giornate calde.
Riprendendoci dal tour birrario, ci siamo diretti verso il muro di John Lennon e la “via stretta”
di Praga. Ma la vera gemma di questa giornata è stata la camminata attraverso il parco che
porta alla Petrin Tower. Lungo il sentiero, siamo stati attratti da una pittoresca casa d’artista.
Questa dimora, distribuita su tre piani, è un tesoro di opere d’arte che evocano paesaggi e
figure mistiche e fantascientifiche. Dopo aver raggiunto la cima, ci siamo goduti l’aria fresca
e una pausa rigenerante lontano dal trambusto della città turistica.
Al calare della sera, abbiamo deciso di tornare al Ponte Carlo. Con le luci soffuse,
l’atmosfera era completamente diversa e, devo dire, assolutamente incantevole. Una
perfetta conclusione per la nostra avventura a Praga.

Gabriel Bettipraga2

Mercatini di Natale 2023: alla scoperta di nuove mete

Le tendenze emergenti

I clienti disposti a spendere di più cercano soluzioni insolite e sorprendenti

Nord Italia, Austria e Svizzera si confermano le mete di riferimento per gli amanti dei mercatini di Natale, ma la voglia di sondare destinazioni inesplorate che sta segnando le stagioni post-pandemiche si riflette anche su questo prodotto.

Emerge così, tra i clienti che hanno capacità di spesa più alta, la voglia di proposte diverse e sorprendenti, culturalmente arricchenti e ‘slow’, non necessariamente nel fine settimana. “La gente non ha più voglia di stancarsi con grandi spostamenti in giornata, ma di rilassarsi, diluendo il viaggio in più giorni” racconta Ottavio Cioni, titolare della Ottavio Viaggi di Borgo a Mozzano (Lucca), che conferma il pienone sulle proposte “di tre o quattro giorni per Strasburgo, anche durante la settimana, il martedì o il mercoledì. Una tendenza questa – aggiunge – che non ci aspettavamo”. La tendenza ad abbandonare il ‘mordi e fuggi’ sta portando, per esempio, diversi clienti del Mezzogiorno a raggiungere i villaggi natalizi d’oltreconfine. “Funzionano particolarmente bene i viaggi che abbinano treno e bus – racconta Pasquale D’Auria, responsabile programmazione e direttore commerciale dell’Elefante Viaggi di Gragnano (Napoli) -. I clienti viaggiano in Frecciarossa da Napoli fino a Torino, Milano, Napoli o Verona. E poi da lì con il bus raggiungono le destinazioni finali europee: Austria, Svizzera e Francia”.

E, in senso contrario, ma restando nella Penisola, D’Auria segnala un crescente interesse per le tradizioni dei piccoli Comuni del Sud, in regioni particolarmente di nicchia. “Quest’anno – precisa – piace molto il viaggio ‘Borghi del Molise’, che non prevede la visita ai mercatini veri e propri, ma con il quale si assiste alla ‘Ndocciata di Agnone (ricorrenza natalizia legata al fuoco, ndr.). Altro tour molto richiesto è quello per visitare il Presepe vivente a Matera”.

L’Italia tutta si rivela così una valida alternativa per quanti, nell’attuale scenario di incertezza, nutrono riserve nel varcare i confini, perché, rivela Barbara Piergallini, titolare della Piergallini Viaggi di Pedaso (Fermo), “purtroppo abbiamo notato un rallentamento delle richieste sull’Europa dopo i fatti di Bruxelles e gli allarmi di Parigi”.

Le città d’arte fungono così da approdo sicuro, capaci di unire alle iniziative natalizie una ricca proposta culturale e di eventi.

Diverse agenzie del Nord Italia segnalano infine un boom di richieste per la Fiera degli Oh bej! Oh bej! a Milano, tornata in grande stile dopo la pandemia.

Ma si registrano bus pieni anche per “San Marino e Firenze – racconta Valentina Doto della Boggetto Viaggi di Ciriè (Torino). A. N. e C. P.

Cresce l’interesse per le tradizioni dei piccoli borghi del Sud. Così il Molise fa capolino sulle mappe invernali con la ‘Ndocciata di Agnone, ricorrenza legata al fuoco in scena l’8 e il 24 dicembre. Protagoniste le contrade, che sfilano per le vie indossando le ‘ndocce, grandi fiaccole.

Gabriel Betti

Fonte: TTG Italia