30/gennaio/2024: Rassegna Interrail: “Vivace Copenaghen: Tra Storia, Cultura e Vita Notturna”

Dopo un riposante sonno e una ricca colazione, il nostro primo giorno intero a Copenaghen ha preso il via con l’intento di visitare il Castello di Rosenborg. Durante il tragitto, tuttavia, siamo incappati nell’incantevole Giardino Botanico. L’ingresso gratuito ci ha convinti a concederci una pausa di circa trenta minuti, un tempo ben speso immersi nel verde rigoglioso, un’esperienza che consiglio anche per una breve sosta.

Raggiunto il castello, abbiamo acquistato il biglietto studenti a 15 euro e affrontato una breve attesa per entrare. Ricordatevi che gli orari di ammissione variano in base ai giorni, quindi è consigliabile informarsi preventivamente per scegliere il momento più opportuno per la visita.

Il castello non ha tradito le nostre aspettative: è un vero e proprio tuffo nella cultura danese, esplorando diverse sfaccettature, dall’architettura alla produzione di armi e gioielli. La sala dei gioielli, in particolare, merita una menzione speciale per la meticolosità con cui è mantenuta.

Definirei il castello una tappa imprescindibile per chiunque visiti la capitale danese. Per esplorarlo completamente occorrono dalle un’ora e mezza alle due ore, un tempo che trascorre in maniera piacevole e rapida. Dopo la visita, potete godervi il parco adiacente e sfruttare l’occasione per un pranzo al sacco.

Il nostro pomeriggio è stato dedicato a uno dei quartieri più discussi di tutta la Danimarca e forse d’Europa: il quartiere indipendente di Christiania, gestito da una comunità hippie e noto per essere una sorta di enclave senza regole, dove quasi tutto è permesso.

Varcando il suo ingresso, si percepisce immediatamente una netta differenza rispetto al resto della città. Tra bancarelle che vendono sostanze stupefacenti, muri impreziositi da street art e abitazioni costruite con materiali di recupero, l’atmosfera è decisamente unica.

Tuttavia, se dovessi dire che Christiania offre un’esperienza senza precedenti, probabilmente esagererei. Probabilmente, in passato, per ragioni culturali, il quartiere aveva un impatto più significativo sulla città e un certo fascino trasgressivo. Oggi, sembra più una mossa turistica per vendere prodotti illeciti a giovani in viaggio. Nonostante ciò, suggerisco di visitarlo per formarsi un’opinione personale e comprendere il suo vero significato.

Dopo la visita, ci siamo diretti vicino alla piazzetta dopo il ponte di Inderhavnsbroen per un aperitivo, godendoci la compagnia di altri giovani e la vista del sole che tramonta sui canali. La serata ci ha poi portati a Popl Burger, rinomato per servire uno dei migliori hamburger al mondo. Nonostante l’indiscutibile qualità degli ingredienti, i 30 euro spesi non hanno pienamente soddisfatto le aspettative.

Con la serata ancora giovane e lo stomaco pieno, l’idea era quella di visitare un club per divertirci e socializzare. Purtroppo, abbiamo scoperto che l’ingresso nei locali nel weekend è riservato ai maggiori di 21 anni e, dato che uno di noi non aveva ancora raggiunto quell’età, abbiamo optato per un bar esterno. Questa scelta si è rivelata fortunata, poiché abbiamo incontrato altri ragazzi con cui abbiamo trascorso una serata indimenticabile.

 Gabriel Betticopenaghen2

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