30/marzo/2023: La Ciclovia del Sole in Emilia Romagna tra tagliatelle, vecchie stazioni e tanta pianura!

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La Ciclovia del Sole in Emilia-Romagna corre lungo il tracciato della ex ferrovia Bologna-Verona, attraverso 50 km di pianura emiliana da Mirandola a Bologna. Un percorso ciclabile facile, adatto a tutti, compresi i piccoli cicloamatori, che attraversa zone di grande interesse naturalistico e storico-culturale, intervallate da vecchie stazioni ferroviarie e possenti ponti in metallo dove un tempo correvano i binari del treno.

La Ciclovia attraversa le piccole cittadine della Bassa, luoghi di quieto vivere dove le antiche tradizioni si fondono con la cultura locale, borghi che hanno molto da raccontare e da mostrare ai visitatori. Ovviamente, essendo in terra emiliana, percorrere la Ciclovia è anche un’occasione d’oro per scoprire i numerosi prodotti tipici dell’enogastronomia regionale, una delle anime più autentiche di questo territorio, regno della pasta fresca, del maiale e del buon vino.

Percorriamo  insieme le principali tappe.

Mirandola – cittadina dalla pianta ottagonale, con il Castello dei Pico leggendariamente inespugnabile e il Palazzo Comunale dal bel loggiato. Nelle vicinanze si trovano le Valli Mirandolesi, una Zona di Protezione Speciale con punti sosta per attività di birdwatching.

San Felice sul Panaro – ex feudo della Grancontessa Matilde di Canossa, la cittadina è immersa nel verde della pianura a metà tra Modena e Ferrara. È nota per la Rocca Estense a pianta quadrangolare.

Camposanto – sorta sulla riva sinistra del fiume Panaro, questa cittadina è diventata negli ultimi anni un piccolo museo a cielo aperto grazie ai 20 murales realizzati con il progetto Quadricromie. Nei pressi sorge il Bosco della Saliceta, un’area dalle antichissime origini e oggi zona di riequilibrio ecologico.

Crevalcore – un centro storico porticato, chiuso tra due porte, su cui svetta la Torre Civica. A pochi chilometri le Vasche dell’ex Zuccherificio, un ambiente palustre che comprende le vasche di decantazione del vecchio impianto saccarifero chiuso dal 1985, oggi area di riequilibrio ecologico in cui trovano rifugio numerose specie di uccelli.

Sant’Agata Bolognese – perfetta realizzazione di un insediamento tipico della Bassa emiliana, la cittadina è nota per essere la sede di una delle case automobilistiche più famose del mondo: la Lamborghini. Qui si può visitare anche il Mudetec – Museo delle Tecnologie. Le campagne circostanti raccontano la storia delle Partecipanze Agrarie locali.

San Giovanni in Persiceto – storicamente noto come borgo rotondo per via dell’impianto concentrico del suo centro storico, il paese è celebre per il Carnevale Storico dello “spillo”. Da non perdere la colorata Piazzetta Betlemme, nota anche come Piazzetta degli Inganni per via delle opere murali trompe l’oeil realizzate dallo scenografo hollywoodiano Gino Pellegrini. Nei dintorni segnaliamo La Bora, un’area protetta casa per numerose specie di uccelli e anfibi.

Sala Bolognese – un nome di origine longobarda che significava “casa signorile di campagna con annessi fabbricati rurali” per un Comune composto da diverse frazioni sparse sul territorio. Da non perdere la Pieve in stile romanico-lombardo e un suggestivo giro sulle sponde dei fiumi Reno e Samoggia tra i maceri circondati da olmi e salici bianchi.

Anzola dell’Emilia – la storia di Anzola è stata fin dall’età del bronzo caratterizzata da uno stretto rapporto con l’acqua, una storia oggi custodita e raccontata dal Museo Archeologico Ambientale e dalla sua terramare. Sul territorio costellato da pilastrini (piccole testimonianze di fede costruite per scongiurare i pericoli) sorge anche una delle pievi più antiche della provincia bolognese e il Gelato Museum Carpigiani, il primo e unico spazio museale dedicato alla storia, alla cultura e alla tecnologia del gelato artigianale italiano.
Alla scoperta del “sacro gravel”

Da questo tratto della ciclovia del sole si dirama poi un fitto reticolo di stradine di campagna non asfaltate in grado di soddisfare i desideri a pedali di tutti gli appassionati del gravel (strade di ghiaia) . Attraversando i campi coltivati si entrerà in contatto con l’essenza della cultura agreste emiliana, tra ruderi abbandonati, cascine ancora in funzione e balle di fieno lasciate a seccare al sole. Si pedala in un mondo sospeso in cui solo le moderne macchine agricole ci riportano alla contemporaneità.

La Ciclovia del Sole fa parte della rete EuroVelo: un percorso ciclabile lungo 7.400 chilometri che va da Capo Nord a Malta attraverso Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Italia.

Attualmente il percorso italiano che si può percorrere è il tratto Verona-Bologna.

A questo nei prossimi anni si aggiungerà il tracciato della parte appenninica, che da Bologna sale fino al crinale tosco-emiliano (oggi si può percorrere su percorsi per ciclisti esperti, oppure in treno) per poi arrivare fino a Firenze.

Per maggiori info, conoscere i Servizi presenti lungo la Ciclovia e scaricare il percorso GPS, date un’occhiata al sito ufficiale cicloviadelsole.it o seguite la pagina Facebook e l’account Instagram.

Altri spunti e percorsi per scoprire l’Emilia-Romagna su due ruote potete trovarli nella sezione Cicloturismo del portale regionale EmiliaRomagnaTurismo.

Gabriel Betti

 

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