Penisola Calcidica Incantevole Kassandra

 possidi2C’è un angolo di Grecia dove il mare è paradisiaco, le spiagge poco affollate e i prezzi abbordabili. Ecco i motivi per non lasciarsi scappare un viaggio nella Penisola Calcidica. Acque turchesi e verde smeraldo, spiagge sconfinate da sogno, un’infinita linea costiera ricoperta da pini che si spingono fino al mare, una natura eccezionale, ma anche beach bar, luoghi di villeggiatura in riva al mare adatti a vacanze in famiglia e una vivace vita notturna. L’esotica Calcidica, premiata con 96 Bandiere Blu nel 2021, regala ai suoi visitatori 550 km di magnifiche spiagge!

La penisola Calcidica (o Halkidiki) offre tutto ciò che normalmente associamo alla Grecia, mare, cultura, buon cibo e gente simpatica ma è ancora poco nota ai turisti italiani e rappresenta quindi una validissima alternativa a mete costose ad affollate come Mykonos, Santorini e le altre isole più famose.

Situata nella parte nordorientale della Grecia continentale, è un’ampia penisola formata in realtà da tre penisole più piccole (Kassandra, Sithonia e Monte Athos) dette le Tre Dita.

Kassandra, il Primo Dito, è la più occidentale tra le penisole della Calcidica nonché la più vivace ed è quindi consigliata a chi vuole abbinare mare scegliendo tra spiagge libere ed attrezzate, divertimento nei famosissimi Beach bar, i caratteristici locali notturni e le discoteche all’aperto, ma è adatta anche a famiglie con bambini piccoli che vogliono avere a portata di mano tutti i servizi. Il motivo principale per visitare Kassandra sono sicuramente le sue splendide spiagge, la cui bellezza non ha nulla da invidiare a quella delle isole: spiagge sconfinate e dalle acque turchesi, sabbia fina e una lussureggiante vegetazione nei dintorni, non vi farà pentire di essere venuti qui. Dal litorale di Sani, Fourka, Possidi, Paliouri e Kallithea fino alle coste di Pefkohori, Polychrono, Hanioti, Kriopigi, potrete trascorrere intere giornate in spiaggia, godendo dei molti servizi offerti e pensati per tutta la famiglia, ma anche di un’atmosfera decisamente cosmopolita e di una natura incredibilmente rigogliosa, le cui tinte verdeggianti esaltano ancor di più il turchese delle onde. Amanti dell’avventura grandi e piccini potranno poi spingersi alla scoperta di località più tranquille, come le spiagge di Mola Kaliva, Nea Skioni e Glarokavos.

Sithonia, il secondo dito, tra Kassandra e il Monte Athos, è più tranquilla e selvaggia rispetto a Kassandra. Con le sue affascinanti spiagge di sabbia finissima e i caratteristici villaggi tradizionali, è una meta perfetta per un’escursione giornaliera alla ricerca di ritmi lenti.

Infine il Terzo dito, Monte Athos, la Repubblica del Monte Athos, è considerato territorio sacro e può essere visitato soltanto da visitatori maschi che hanno richiesto ed ottenuto il permesso di entrare. La procedura per ottenere il permesso è piuttosto complicata ma il luogo è talmente suggestivo che val la pena tentare (sempre, ripetiamo, se siete uomini: per le donne c’è il divieto assoluto). Verrete ricompensati da camminate stupende immersi nel verde e nella quiete assoluta durante le quali potrete ammirare paesaggi di una bellezza mozzafiato, monasteri ricchi di tesori d’arte sacra, incredibili scorci panoramici sul mare. In alternativa si può fare un bel giro con una barca da Ouranopoli per ammirare dal mare i Monasteri e la splendida natura.

Come arrivare nella Penisola Calcidica. L’aeroporto più vicino alla Penisola Calcidica è quello di Salonicco, distante circa 100 km e collegato da diversi voli anche low cost. Da qui è consigliabile spostarsi con un’auto a noleggio; in alternativa potete prendere i bus della compagnia KTEL che collegano Salonicco alle principali città della penisola, ma il trasporto pubblico locale non è molto efficiente.

 Gabriel Betti

SARDEGNA NON SOLO MARE: ESCURSIONISMO E TREKKING DA ISOLA ROSSA A COSTA PARADISO

La Sardegna, con la sua natura pittoresca e selvaggia e le sue emergenze storico artistiche, regala in ogni stagione emozioni varie e uniche.
Da ottobre ad aprile le temperature non scendono sotto i 10 ° C. clima ideale per coloro che amano fare delle escursioni facendo trekking, Nordic walking e gite in bicicletta.

DA ISOLA ROSSA A COSTA PARADISO

facile escursione adatta anche a i bambini. Una giornata di trekking semplice e alla portata di tutti lungo un tratto di costa ancora incontaminato, che dall’Isola Rossa ci porta a Costa Paradiso. Attraverso un evidente sentiero a contatto con una natura ancora incontaminata, si cammina tra alberi di ginepro e rocce rosse modellati dal maestrale nelle forme più insolite e bizzarre; inebriati dai profumi dell’elicriso, del mirto e del rosmarino, si visitano le stupende cale di Tinnari e di Li Cossi considerate tra le più belle di tutta la costa nord occidentale. Lungo il percorso si potrà godere di panorami di una bellezza impagabile che spaziano su tutta la costa fino alle Bocche di Bonifacio in Corsica.
Si parte dalla torre spagnola di Isola rossa, dove un sentiero lungo la costa  conduce fino alla bellissima spiaggia di La Marinedda, proseguendo per Punta Canneddi, fra le magnifiche e frastagliate rocce, si arriva alla solitaria Spiaggia di Tinnari.

Proseguendo, sempre a ridosso della costa, dopo 30 minuti di cammino si arriva alla meravigliosa spiaggia di Li Cossi a Costa Paradiso
Distanza: Km 9. Tempo di Percorrenza: tre ore solo andata

Gabriel Bettiisola-rossa-cala-sarraina-primavera

Palermo in a day 2

 

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Continuando l’esplorazione di Palermo e avendo in mente sempre il cibo, siamo tornati al Mercato del Capo e passeggiando abbiamo assistito a delle incredibili scene di vita quotidiana di guida palermitana, che ci hanno fatto dubitare delle nostre capacità, queste persone sono in grado di guidare in scenari al limite della sopportazione umana, tanto di cappello.

Nel tragitto verso il mercato, abbiamo avuto la possibilità di passare in vie secondarie e non molte turistiche, che ci hanno portato fino a un mercato dell’antiquariato molto grazioso, nel quale ci siamo persi ad ammirare il lavoro di artigiani locali, e siamo rimasti incantati da vari pezzi della loro abilità manifatturiera, purtroppo per motivi di peso ci siamo dovuti astenere dall’acquistare qualcosa.

Superata la tristezza del non poter portarsi a casa un pezzo di storia di un artigiano locale, abbiamo ripreso il cammino arrivando alla volta del mercato, avendo un obiettivo ben fisso in testa, mangiare il “pane ca meusa”, ossia un panino con all’interno milza, trachea e scarti vari.

Abbiamo optato per il Dainotti’s al Capo, caposaldo dello street food palermitano e vincitore della trasmissione 4 Ristorante Palermo, che ci ha convito grazie all’autenticità che ci trasmetteva da fuori a primo impatto.

Dobbiamo dire però che siamo rimasti un po’ delusi, abbiamo dovuto aspettare 15 minuti prima di ordinare, perché facevano passare avanti persone locali, poi al momento della richiesta del panino ci hanno messo altri 15 minuti, perché avevano un problema con il fornelletto che doveva cucinare la meusa, ma niente di eccessivamente problematico se come noi vi armate di pazienza e di tempo.

Problemi di disorganizzazione a parte torniamo a parlare del panino, ne abbiamo preso uno con il caciocavallo e uno con sale e limone, premettiamo che ha un sapore molto particolare che non a tutti piace (infatti al mio compagno di viaggio non è piaciuto in nessuno dei due casi), ma devo dire che a me è piaciuto molto, soprattutto quello con il caciocavallo.

Finita la nostra parentesi alimentare, volevamo andare a smaltire il nostro pranzo, quindi abbiamo deciso di intraprendere una camminata dal centro di Palermo per raggiungere il Palazzo Cinese, purtroppo, come ci aspettavamo lo abbiamo trovato chiuso, ma questo non ci ha impedito di sbirciare la parte interna del cortile (molto suggestivo) e di guardare la bizzarra architettura decisamente inaspettata in un contesto come la Sicilia.

Passata una mezz’oretta a girovagare nel giardino ombreggiato e fresco della palazzina, abbiamo continuato la camminata con l’obiettivo di arrivare fino alliridescente spiaggia di Mondello, ma il caldo e la stanchezza accumulata ci ha portato i primi segni di cedimento e così abbiamo optato per il più pratico bus, che ci ha lasciato direttamente davanti alla striscia di spiaggia, una volta scesi la nostra idea era una, andare a prendere un caffè per goderci in maniera più attiva la spiaggia sicula.

Abbiamo camminato fino ad arrivare al piccolo paesino nel lembo nord della striscia di costa, ma a nostro malincuore la maggior parte dei bar aperti, erano per turisti, con dubbie materie prime, quindi abbiamo preso da mangiare in quello più grazioso dal punto di visto della posizione, optando per un semplice caffè ed un cannolo a testa, che al contrario del resto della pasticceria ci sembrava più fresco, infatti era abbastanza buono, mai però come quello preso a colazione che era fatto artigianalmente.

Ricaricate le nostre energie, ci siamo dati come obiettivo di fare una bella camminata a piedi nudi in spiaggia e di stenderci un oretta a leggere ed ascoltare la musica con il sole e con la brezza marina che ci accarezzava, era tutto così rilassante che il mio collega si è fatto una pennica e si è risvegliato con il freddo che stava avanzando.

Arrivato il freddo abbiamo deciso di tornare in centro a Palermo, abbiamo preso un autobus nel quale abbiamo notato non c’era la possibilità di fare il biglietto a bordo, per fortuna eravamo muniti di biglietti presi precedentemente.

Tornati in centro iniziavamo ad essere abbastanza stanchi, quindi abbiamo optato per prendere un aperitivo in un bar abbastanza frequentato da ragazzi della nostra età, con il pretesto dell’aperitivo ci siamo fatti consigliare da dei ragazzi un buon forno per prendere dei pensieri culinari per chi ci aspettava a casa.

Ci siamo diretti alla posizione indicata da google maps dove si sarebbe dovuto prendere il bus per l’aeroporto, che però abbiamo scoperto a nostre spese essere errata fin da quando è stata introdotta sul sito. Ora non per fare il puntiglioso, ma secondo me è il caso che la mettiate a posto che dite Palermo? Rischiate di far perdere l’aereo alle persone, per fortuna eravamo partiti per tempo e abbiamo potuto chiamare un’agenzia di taxi (diffidate da taxi non di agenzie, si rischia di strapagare corse).

In aeroporto abbiamo passato i controlli e una volta imbarcati abbiamo tirato le somme sulla toccata e fuga a Palermo e siamo tutti e due dello stesso parere, ottima meta per una fuga, ma una città che alla lunga diventa stancante, dovuto probabilmente a varie problematiche legate alla viabilità, sia per il traffico e lo stile di guida molto poco regolare, sia per i mezzi, che abbiamo potuto constatare non rasentono precisione, infatti abbiamo avuto problemi tra posizione di autobus sbagliate e autobus che o non passavano o facevano ritardo.

Gabriel Betti

Dolomiti Superski :Esperienze uniche ed emozionanti

Una notte in rifugio

Le esperienze che si possono fare sulle Dolomiti non smetteranno mai di stupirvi! Uno dei più interessanti è sicuramente: una notte in rifugio.

Soggiornare in un rifugio di montagna ti catapulta in un’atmosfera romantica, calda, familiare e caratteristica. Le capanne hanno un ambiente rustico e caratteristico, ma sono anche moderne a seconda della posizione.

Quando si soggiorna in un rifugio di montagna

sarete accolti e letteralmente abbracciati dal paesaggio delle Dolomiti, potrete godere della tranquillità del luogo, vedere e godervi l’alba o il tramonto sulle montagne. Per non parlare di quanto possa essere impressionante guardare il cielo stellato dalla tua cabina, circondato dalla natura e dalla maestosità delle montagne. Trascorri una notte in alta quota e concediti delizie culinarie a cena ea colazione . Se vuoi vivere un’esperienza unica: una notte in alta quota fa per te.

La cucina delle Dolomiti conquisterà le vostre papille gustative!

Le Dolomiti sono l’accogliente patria di ristoranti stellati e rifugi rustici dove gustare la cucina tipica della regione. Sono 14 i ristoranti premiati con una stella Michelin e oltre 400 rifugi dove pranzare o cenare in montagna!

Da Casunziei d’Ampezzo, Schlutzkrapfen dall’Alto Adige, il Ladino Turtres

ai dolci tipici della regione, i piatti che si possono gustare spaziano dai primi piatti realizzati con ingredienti di qualità, ai secondi a base di carne o pesce di lago o di fiume, a piatti dedicati anche a chi predilige verdure, erbe aromatiche e formaggi tipici delle Dolomiti  .

Nei ristoranti e rifugi delle Dolomiti potrete lasciarvi coccolare dalla cucina di chef professionisti che sanno unire tradizione, cuore pulsante della montagna e ingredienti delle immediate vicinanze per offrirvi un’esperienza unica ed emozionante

Gabriel Betti

Fonte : Ufficio Stampa Dolomiti Superski