Mare a settembre l’esotica Calcidica

Un’idea da non lasciarsi sfuggire per una stupenda vacanza lontano dalla folla: l’esotica Penisola Calcidica, premiata con 96 Bandiere Blu nel 2021, che regala ai suoi visitatori 550 km di magnifiche spiagge!
Un angolo di di Paradiso tutto da scoprire: acque turchesi e verde smeraldo, spiagge sconfinate da sogno, un’infinita linea costiera ricoperta da pini che si spingono fino al mare, una natura eccezionale, ma anche beach bar, luoghi di villeggiatura in riva al mare adatti a vacanze in famiglia mare1e una vivace vita notturna. La penisola Calcidica (o Halkidiki) offre tutto ciò che normalmente associamo alla Grecia, mare, cultura, buon cibo e gente simpatica ma è ancora poco nota ai turisti italiani e rappresenta quindi una validissima alternativa a mete costose ad affollate come Mykonos, Santorini e le altre isole più famose.
Situata nella parte nordorientale della Grecia continentale, è un’ampia penisola formata in realtà da tre penisole più piccole (Kassandra, Sithonia e Monte Athos) dette le Tre Dita.
A Kassandra, il Primo Dito, la più turistica e vivace, si trova Kriopigi un piccolo villaggio molto caratteristico e meno caotico dei più famosi villaggi di Pefchokori e Hanioti. Kriopigi è ideale per gustare appieno l’autentica ospitalità locale, trascorrere intere giornate in spiaggia, godendo di una natura incredibilmente rigogliosa, le cui tinte verdeggianti esaltano ancor di più il turchese delle onde. Alla sera taverne e piccoli ristoranti tipici solleciteranno il vostro palato senza alleggerire troppo il vostro portafoglio!
Sithonia, il secondo dito, tra Kassandra e il Monte Athos, è più tranquilla e selvaggia rispetto a Kassandra. Con le sue affascinanti spiagge di sabbia finissima e i caratteristici villaggi tradizionali, è una meta perfetta per un’escursione giornaliera alla ricerca di ritmi lenti e paesaggi incontaminati.
Infine il Terzo dito, la Repubblica del Monte Athos, è considerato territorio sacro e può essere visitato soltanto da visitatori maschi (eh si i monaci sono piuttosto misogini!) che hanno richiesto ed ottenuto il permesso di entrare. Essendo la procedura molto complessa vi consigliamo una mini crociera partendo da Ouranopoli per ammirare dal mare i Monasteri e la splendida natura.
L’aeroporto più vicino alla Penisola Calcidica è quello di Salonicco, distante circa 100 km e collegato da diversi voli anche low cost, tantissime compagnie di rent a car offrono interessanti proposte per noleggio auto. Esiste anche un servizio di bus pubblici che collega la Calcidica all’aeroporto ma guardate bene gli orari e le stagionalità. Una volta arrivati in Calcidica ci si può muovere facilmente anche con degli scooter, sempre a noleggio, ma attenzione alle strade notturne poco illuminate.
Gabriel Betti

Mittenwald e la Funivia del Karwendel

Mittenwald è un piccolo e grazioso villaggio alpino tedesco che si trova ai piedi dei Monti del Karwendel e a pochi km da Garmisch.
Goethe, mentre si recava in Italia per il suo famoso viaggio, soggiornò a Mittenwald nel 1786 definendola “un vivace libro illustrato”, come ci ricorda la targa posta sulla via principale Obermarkt. Mittenwald è infatti rinomato per le sue belle case affrescate con una tecnica particolare chiamata Lüftlmalerei che significa letteralmente “pittura d’aria”, trattandosi di una particolare tecnica utilizzata per decorare con affreschi le facciate delle case dell’Oberbayern, la parte alpina della Baviera meridionale, e tipica della tradizione contadina di questa splendida zona. Può anche essere intesa come pittura “aerea” in quanto è generalmente utilizzata per rappresentare santi, patroni e soggetti a carattere religioso sospesi su vaporose nuvole. Questi affreschi prendono ispirazione da quelli del barocco italiano ma qui interpretati dai pittori locali del XVIII secolo utilizzando colori molto tenui, creando appunto questa impressione “lüftl” (“aerea”) sia per la loro delicatezza sia per il loro senso di leggerezza. Con questa espressione di arte popolare sono stati affrescati non solo temi religiosi ma anche scene di vita quotidiana con effetto trompe-l’oeil, meridiane ed episodi tratti da celebri fiabe come “Cappuccetto rosso” e “Hansel e Gretel”.
Molte di queste case affrescate sono state trasformate in alberghi dove si può soggiornare per godere al massimo dell’atmosfera incantata di questa deliziosa cittadina.
Mittenwald è anche famosa per aver coltivato l’antica arte italiana della liuteria. Alla fine del Seicento Matthias Klotz allievo dei più famosi liutai cremonesi, introdusse e diffuse in Baviera l’arte ed i segreti appresi in Italia per costruire i magici strumenti musicali ad arco quali violini, violoncelli e contrabbassi. I capolavori creati dagli abili artigiani di Mittenwald sono raccolti nel Geigenbaumuseum dove è possibile assistere alle diverse fasi della costruzione di uno strumento, così come avviene in una bottega di liuteria.  Nel centro storico merita una visita la chiesa parrocchiale di St. Peter und Paul, in stile barocco e i piccoli giardini pubblici caratterizzati da aiuole fiorite di grande attrazione cromatica. Il laghetto con le paperelle che nuotano placide garantisce un’atmosfera rilassante e bucolica a tutto l’insieme.
Se poi volete scoprire una montagna vera, aspra che regala panorami mozzafiato non perdetevi la funivia del Karwendel, la  seconda funivia per altezza della Germania, che in pochi minuti porta da 900 a 2244 mt di altitudine. Non particolarmente economica, ma davvero spettacolare.
La stazione a monte della funivia del Karwendel è un punto di partenza ideale per escursioni intorno alla catena settentrionale del Karwendel, la scelta di percorsi è ampia ci sono infatti escursioni adatte alla famiglie ma anche ferrate impegnative per la gioia dei fan dell’adrenalina.
Tra gli itinerari adatti alle famiglie, direttamente dalla stazione a monte parte la via Passamani, un sentiero panoramico ideale per godersi in poco tempo la vista mozzafiato sullo splendido Karwendel. La visita al Centro di Informazione Naturalistica è un must. Il «Cannocchiale Gigante» si sporge in modo spettacolare sul profilo roccioso che sprofonda verso Mittenwald. Per ben 1.300 metri la vista si perde verso il basso, togliendo il respiro, fino all’ampia valle dell’Isar. All’interno vi aspettano interessanti informazioni sul Karwendel, la più grande area sottoposta a protezione ambientale delle Alpi Orientali, ricca di flora e fauna.
Se volete godervi uno spuntino o un po’ di relax al sole, non manca un ristorante dove gustare un piatto di speck e un boccale di birra della distilleria locale e accomodarvi su comodi sdrai.
Per info https://www.karwendelbahn.de

Gabriel Betti

 

Rassegna i Borghi più belli d’Italia da visitare in treno: Buonconvento

Alcuni sono arroccati sui monti, altri hanno spettacolari vista mare o sono affacciati su un lago: tutti sono accomunati da una caratteristica comune:  una stazione in centro (o quasi). Buonconvento è situato 25 km a sud di Siena e si raggiunge facilmente in treno. Il viaggio da Siena dura circa 25 minuti e c’è un treno quasi ogni ora. Dalla stazione di Buonconvento, il centro storico è raggiungibile in 5 minuti a piedi.

Il borgo, sconosciuto ai più, situato tra le meravigliose Crete Senesi, appare tra casolari di campagna e cipressi. Il suo centro storico è caratterizzato da case in pietra, balconi fioriti, biciclette appoggiate sui muri.
Il nome Buonconvento deriva dal latino bonus conventus: una felice adunanza di persone che gode della fertilità della terra e dei vantaggi derivanti dalla prossimità ai fiumi Arbia e Ombrone, sull’importante Via Francigena.
L’antico borgo di Buonconvento è circondato da storiche mura in mattoni e archetti pensili, realizzate nel 1379, su ordine dei Governatori di Siena. Originariamente il borgo era provvisto solo di due porte di accesso, poste le estremità del Paese: Porta Senese verso nord e Porta Romana sul lato sud, distrutta nel 1944 dai tedeschi in ritirata.
Il borgo è rimasto intatto per secoli, subendo notevoli trasformazioni nell’ ‘800 con la costruzione di nuovi edifici a ridosso delle mura, come ad esempio il Teatro dei Risorti.  Da visitare, il Museo di Arte Sacra di Buonconvento, che conserva opere di Duccio di Buoninsegna, Pietro Lorenzetti e tanti altri. Il borgo si può visitare in agosto, quando è animato dagli eventi organizzati per il Festival delle Crete Senesi. Info: comune.buonconvento.siena.it
Nelle antiche trattorie del borgo, si può gustare una cucina toscana tipica e schietta a base di sughi di cinghiale e lepre, bruschetta, panzanella e buonconvento-hdfettunta, pappa al pomodoro, pici con le briciole.

Gabriel Betti

 

Vita da castellani al Castello di Gropparello

Una vita da fiaba, anche se non priva di difficoltà, quella della famiglia Gibelli che nel 1994 decisero di vendere il loro confortevole appartamento a Milano per acquistare il Castello di Gropparello nella Val Vezzena in provincia di Piacenza. Gianfranco Giorgio Gibelli consulente informatico con una laurea in matematica, sua moglie Margherita, appassionata e studiosa di strumenti musicali antichi e con un lavoro al Museo Correr di Venezia e le loro due figlie, Maria e Giovanna che all’epoca andavano alle elementari ebbero il coraggio di cambiare radicalmente la propria vita per inseguire un sogno, vivere a contatto con la natura ma immersi nella storia.

Una passione quella per la storia che i coniugi Gibelli hanno sempre coltivato collezionando per anni oggetti antichi nell’appartamento di Milano che con il trasferimento al Castello hanno trovato la propria cornice ideale.

Il Castello, che è inserito nel Circuito dei Castelli di Parma, Piacenza e Pontremoli, si distingue dagli altri proprio per il tipo di accoglienza che offre. Sono infatti gli stessi proprietari, in particolare Gianfranco e Maria Chiara, che accompagnando le visite e realizzando accattivanti iniziative in costume permettono al Castello di tornare ogni giorno a vivere in tutto il suo storico splendore.

La visita guidata al Castello che conduce il visitatore nei meandri di una storia millenaria, la prima fortificazione pare sia stata fatta in epoca romana mentre le prime documentazioni storiche risalgono all’800, può essere effettuata sia di giorno che in notturna godendo di un’atmosfera davvero magica, complici anche la presenza di aalcuni fantasmi. D’altra parte che Castello sarebbe senza un fantasma? La leggenda narra che la nobildonna Rosania Fulgosio nel 1200 venne murata viva dal marito per essergli stata infedele e da allora il suo spirito si aggira inquieto per le stanze del Castello. Il fantasma di Rosania è stato oggetto di vari studi da parte di medium e sensitivi ed è stato immortalato in varie fotografie.

Per i più piccoli non mancano il divertimento e le emozioni. A Gropparello vengono organizzati vari eventi in costume nel Parco delle Fiabe, il primo parco emotivo in Italia, dove è possibile vivere una magica esperienza fuori dal tempo, immersi in uno scenario naturale di rocce millenarie e alberi secolari. Accompagnati da guide in costume lungo il percorso, i ragazzi vengono coinvolti nell’immaginario fiabesco del medioevo del popolo minuto, le cui radici affondano in realtà remote che si perdono nella notte dei tempi. I ragazzi vivranno anche una fantastica ed entusiasmante avventura insieme ai personaggi del bosco!

Altro punto di forza, la visita guidata alle Gole del Vezzeno. Il Castello, che rappresenta un esempio dell’arte della fortificazione medievale, posto a difesa della via d’accesso alla valle, si erge su un grande comprensorio ofiolitico con un orrido che scende fino al torrente Vezzeno ed è circondato da un parco di 20 ettari, all’interno del quale si trovano le magnifiche Gole del Vezzeno con il famoso altare celtico ed il Museo della Rosa Nascente, che si snoda in un labirinto di carpini con 17 roseti costituiti da 1280 piante di 120 varietà di rose.

Al Castello di Gropparello anche il palato trova la propria soddisfazione, si possono gustare un pranzo o una cena romantica nella bella e suggestiva Taverna medioevale oppure consumare un cestino di eccellenti salumi e formaggi accompagnati dal tipico gnocco fritto piacentino nella aree dedicate al picnic.

Ultima chicca la Torre del Barbagianni dove poter diventare per una notte castellani dormendo in una fantastica suite tra le torri del Castello.

Per info

https://www.castellodigropparello.net

https://www.castellidelducato.it

Gabriel Betti

 

 

Emilia-Romagna: che bello andar …… per antichi borghi e castelli.

Chi di noi è rimasto indifferente davanti alla maestosità di un castello o nel percorrere le anguste viuzze di un borgo medievale? Credo nessuno, né grande né piccolo.

Perché allora non mettere in programma una breve vacanza alla scoperta di interessanti borghi e castelli non troppo distanti da noi, dove l’intera famiglia ha sicuramente modo di sentirsi appagata?

Abbiamo provato per voi, in due giorni, uno dei tanti itinerari possibili visitando l’imponente fortezza di Bardi, per poi inoltrarci nel caratteristico Borgo di Bobbio dominato dal Ponte Gobbo, proseguire con i castelli di Rivalta, Gropparello, Vigoleno e teminando nella bella Castell’Arquato. Luoghi incantevoli, castelli imponenti e magici, molto ben conservati e fruibili che ci hanno lasciato piacevolmente sorpresi. Quale è dunque il modo migliore per programmare una simile esperienza?

Innanzitutto collegatevi al network https://www.castellidelducato.it/  dove troverete una serie di proposte su “I Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli”. Qui scoprirete una quarantina fra Rocche, Castelli, e Borghi medioevali degni di essere visitati. Per ogni struttura sono indicate una serie di importanti informazioni circa l’ubicazione degli stessi, le caratteristiche di ogni singola struttura, nonché indicazioni per la visita con prezzi, orari ed eventi programmati.

Raccolte queste informazioni potrete quindi scegliere le strutture per voi più interessanti ed organizzare un tour di uno o più giorni.

E’ utile precisare che in diversi Castelli e Borghi è possibile anche gustare piatti tipici della zona oltre che pernottare in location particolari.

A fine avventura sarete i primi a stupirvi positivamente dell’esperienza fatta probabilmente rammaricandovi per non averci pensato prima.

Avrete comunque modo di riparare mettendo in programma successivamente un altro tour alla scoperta di nuove realtà presenti sul territorio.

Gabriel Betti